CAMPO C. Il messaggio di speranza de “Il capofamiglia”

25 Settembre 2017
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di CONSOLATA MAESANO

CAMPO CALABRO – La proiezione del film “Il capo famiglia”, svoltasi sabato sera presso l’auditorium del centro polifunzionale di Campo Calabro, ha registrato la presenza di Salvatore Borrelli. Egli, regista del film e autore dell’omonimo romanzo, è un medico specializzato in patologia clinica, non nuovo alla macchina da presa e a quella da scrivere: ha scritto, diretto e interpretato il docu-film “In viaggio tra i Greci di Calabria” ed è altresì autore di best sellers quali “Il silenzio del peccato”, “Ricomincio” e “per non fare fiasco”.

Borelli ha scelto Campo Calabro come set del suo ultimo film: «Io sono casertano, provengo da Pignataro Maggiore. Vivo tuttavia a Reggio Calabria da più di trent’anni e sono follemente innamorato di questo stupendo territorio». Il sindaco Sandro Repaci ha espresso gratitudine per questa scelta: «È importante valorizzare non solo le storie, ma anche e soprattutto i luoghi e questo film lo fa egregiamente, mescolando questi ultimi alla trama».

Il regista ha raccontato alla platea le varie fasi della produzione, in primis la stesura del testo al quale si ispira il film: «Mi sono emozionato tantissimo nel creare questa storia ed i suoi personaggi. Ho pianto per le loro emozioni: credo che i lettori e gli spettatori possano rispecchiarsi».

L’opera, prosegue Borrelli «vuol lanciare un messaggio di speranza, perché il cambiamento in chi non adempie al proprio dovere è ancora possibile: pensate al pentimento del boss locale nel film. Anche la politica, quella vera, deve ricordare di essere al servizio del bene della comunità e non dei propri interessi».

L’alto valore pedagogico de “Il capofamiglia” è indubbio, tant’è che, come annunciato da Borrelli, il film verrà proposto agli alunni delle scuole, che potranno assistere alla sua proiezione presso il Multisala Lumiere per un mese, dal 15 novembre al 15 dicembre.

Entusiasta anche l’attore campese Giuseppe Mandica: «Ho accettato la proposta di Borrelli perché mi sono innamorato sin da subito del messaggio che lancia questo film: il male si può distruggere solo col bene».

Il sindaco e la consigliera Alessandra Lofaro, delegata al turismo, alla cultura polare e alle tradizioni hanno ricordato come l’iniziativa di sabato sera sia l’apripista di un ciclo di eventi culturali organizzati dall’amministrazione in sinergia con l’associazionismo locale. Sono previsti nello specifico otto eventi a cadenza mensile.

 

 

 

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