Villa San Giovanni. Crisi politica, maggioranza e minoranza tra appelli e attese: tutte le dichiarazioni dell’ultimo consiglio comunale

26 Marzo 2019
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VILLA SAN GIOVANNI – Sono giorni frenetici per la politica villese. Giorni particolari, con il sindaco Giovanni Siclari impegnato a ricostruire attorno a sé una nuova maggioranza visto che sembra ormai definitiva la rottura con il gruppo micariano (Liz Ciccarello, Sonia Labate e Giuseppe Sofi). Nel giro di qualche ora o, comunque, di pochissimi giorni sono attese novità importanti sul futuro dell’amministrazione in carica. Se questa resterà o meno alla guida della città. Di certo il tempo stringe e bisogna fare presto. Il 28 marzo la prima convocazione del consiglio per l’approvazione del bilancio, il 31 la seconda. Ieri, con la maggioranza orfana solo dei tre micariani e la minoranza presente solo con Cristian Aragona e Milena Gioè, un altro consiglio con zero punti approvati. Un altro rinvio, perché adesso ciò che conta è riempire – in tutti i sensi – il vuoto prodotto dalla crisi politica. In tal senso, Siclari ha messo il piede sull’acceleratore dopo la spinta che gli è giunta dall’ultimo consiglio comunale.

Una seduta velocissima, aperta dalle parole del sindaco: «Grazie ai consiglieri presenti che hanno scelto di tenere alto il civico consesso e di garantire il numero legale che può consentire a questa città di proseguire per risolvere i tanti problemi che interessano il territorio e soprattutto per raggiungere quei traguardi che i cittadini stanno aspettando. Grazie davvero perché state dimostrando un grande senso di responsabilità e un grande senso di appartenenza alla vostra comunità».

Sindaco che continuerà ad apparire fiducioso e ottimista anche dopo l’intervento della capogruppo del Nuovo Centrodestra Villese Francesca Porpiglia, decisamente a sfavore di una coalizione di maggioranza diversa da quella decretata dalle urne. «Giovedì sera – comincia Porpiglia – prima dell’ultimo consiglio comunale nella riunione di maggioranza che avevo convocato appositamente, ho cercato invano di spiegare, inascoltata, il mio disagio personale e come capogruppo del centrodestra villese per la situazione politica creatasi in maggioranza. Successivamente avevo comunicato a tutti voi, riservatamente, la decisione di non partecipare ai consigli comunali prima che la situazione non si fosse chiarita. Registro che purtroppo ad oggi nessun passo avanti è stato fatto, anzi la distanza è ancora maggiore perché non sono stati superati i malumori. E perciò oggi come rappresentante della Lega in Consiglio ho il dovere di chiarire ai villesi la mia posizione. La crisi della nostra maggioranza è conclamata, sotto gli occhi di tutti! Oggi la tensione è maggiore di ieri! Già è difficile – continua Porpiglia – rappresentare come capogruppo una maggioranza coesa, immaginiamo una divisa e dilaniata. Né sono disponibile a farmi coinvolgere in una maggioranza raccogliticcia, diversa da quella votata dalla gente. Credo invece serva, più di prima, una verifica che coinvolga tutti i referenti politici per trovare una soluzione politica per il rilancio con nuova forza dell’amministrazione. Bisogna però prima tutti, e dico tutti, mettere da parte i risentimenti personali. Tra colleghi, amici e persone perbene il tempo per i chiarimenti sono sicura si troverà, adesso bisogna parlarsi. Apprezzo perciò le dichiarazioni fatte ieri dal sindaco che mi sembra vadano in questa direzione. Parlando le soluzioni si trovano, così da uscirne tutti bene. Parlarsi è l’unica cosa da fare per stemperare questo clima che si è creato e che sta portando a lacerare anche rapporti personali e affettuosi di vecchia data, dai banchi di scuola, ma anche quelli coltivati in questi ultimi anni. È anche per questo, forse soprattutto per questo, che – conclude Porpiglia – non me la sento di partecipare a consigli ove tutto diventa ancora più esasperato. Amministrare per me è un diritto e un dovere. A 27 anni non deve essere una sofferenza. È una decisione sofferta ma meditata. Spero possa servire a far riflettere e a far prendere coscienza a tutti».

A Francesca Porpiglia, dunque, non piace l’ipotesi di una nuova maggioranza attingendo dall’opposizione. Fatto sta che è sempre più insistente la voce che dà per concluso l’accordo tra Siclari e il gruppo “Impegno in Comune”, di Cristian e Mimmo Aragona. Un accordo che avrebbe davvero del clamoroso, ripensando alla campagna elettorale (e a due programmi decisamente diversi) e soprattutto ai ricorsi al Tar contro il sindaco sospeso per via della legge Severino. E proprio il giovane Aragona non le ha  mandate a dire ieri, condannando l’attuale situazione che tiene in stallo Palazzo San Giovanni e l’intera città: «Posso in un certo senso – ha esordito Aragona – apprezzare il messaggio della collega Porpiglia, nella misura in cui lei invita tutti a trovare quella soluzione necessaria affinché Villa possa essere amministrata. Però, cara collega, cerchiamo di non sminuire ciò che realmente è successo e ciò che abbiamo avuto modo di constatare in diverse occasioni in cui il civico consesso si è riunito. E allora non posso limitarmi solo ad una valutazione personalistica, l’ente necessita di una guida politica ed è evidente che la crisi manifestata l’altro giorno, in termini di fiducia, di fiducia verso la città, lede in maniera irreversibile, secondo la mia opinione, quella che è la posizione dell’amministrazione rispetto ai cittadini. Ho già chiarito che noi della minoranza, seppur numericamente inferiori, – ha aggiunto Aragona – rappresentiamo una percentuale di cittadini consistente nei confronti dei quali dovete avere un doveroso rispetto. E ciò che avviene in questa aula – ha ammonito il consigliere di “Impegno in Comune” – non è rispettoso per la città, non possiamo consentire di trasformare il consiglio comunale di Villa nel Teatro Primo dove le marionette recitano il loro ruolo. Non sono qui per votare i punti all’ordine del giorno, non sono qui per tenere il numero legale striminzito, sono qui per rispetto verso la mia città ed è per questo rispetto che chiedo il rinvio di questo consiglio e l’apertura di una fase seria di consultazioni delle forze politiche per dare a questa città non una maggioranza raccogliticcia ma una guida sicura. Villa sta in una condizione pietosa e non posso acconsentire a una maggioranza che litiga, non si capisce bene per cosa, senza assumersi la responsabilità di quello che dice con documenti tirati fuori così dalla tasca. Chi nutre rispetto per la città, chi ha dentro di sé amore e rispetto anche verso il prossimo non necessita di un documento scritto, parla tirando fuori dall’animo ciò che sente e rispondendone personalmente davanti alla città. Quello a cui abbiamo assistito è vergognoso – termina Aragona – e concludo chiedendo l’immediata sospensione e rinvio del consiglio e l’apertura di una seria fase di consultazione, perché Villa ha bisogno di essere amministrata».

Il discorso di Aragona è stato condiviso, almeno in parte, dalla consigliera pentastellata Milena Gioè: «Non posso che fare mie le dichiarazioni del collega Aragona, perché in realtà anche io sono qui stamattina per rispetto verso la città e rispetto verso i cittadini che mi hanno votato e quelli che non mi hanno votato. Io rappresento l’intera comunità, non solo il M5S. Sento questa responsabilità, per cui oggi sono qui soltanto per chiedere di studiare bene la faccenda perché non si può relegare il tutto ai punti alla ordine del giorno; qui la cosa è seria, dovete cercare di trovare la via giusta per amministrare insieme con coesione questa città. Noi daremo il supporto perché il M5S quando le cose sono giuste le supporta e voi lo sapete; quando qualcosa contrasta con i nostri princìpi è normale che andiamo dritti per la nostra strada. Il M5S sarà pronto a fare andare avanti questa amministrazione quando si rispetterà il programma M5S, mentre verrà meno il nostro supporto in caso di obiettivi non comuni. Però oggi occorre una seria riflessione, soprattutto tra di voi, – ha detto Gioè rivolgendosi ancora alla maggioranza – perché noi abbiamo le idee chiare. Siete voi a dover fare il punto della situazione, noi agiremo di conseguenza. Cercheremo di fare il meglio per la città. A maggior ragione dopo le dichiarazioni della consigliera Porpiglia è giusto questo momento di riflessione. Non si può venire qui e fare finta che non sia accaduto nulla».

Dai banchi della maggioranza, tuttavia, non si spengono le note polemiche nei confronti dei consiglieri dissidenti. L’assessore Pietrone Caminiti punzecchia il gruppo forzista micariano con un “avvertimento”: «Farò una richiesta ufficiale a Forza Italia perché in questi giorni si è letto che una parte di Forza Italia ha abbandonato l’aula, ma da quello che mi risulta solo otto consiglieri di maggioranza hanno aderito a FI. La mia richiesta al coordinamento provinciale del partito sarà: quanti e chi sono i consiglieri di maggioranza che sono tesserati a FI? E se sono maggiori a otto chiederò anche quali sono le determinazioni del partito in merito a quello che sta accadendo a Villa, che il 31 gennaio scorso è stata definita l’amministrazione più azzurra della provincia di Reggio se non della Calabria». 

A conclusione del giro degli interventi ecco di nuovo il sindaco Siclari: «Grazie a tutti per gli accorati appelli, ringrazio la capogruppo Porpiglia che ha lanciato un appello di grande responsabilità e di grande maturità. Ringrazio anche la minoranza che, come la Porpiglia, ha allargato anche al civico consesso questa verifica e queste consultazioni. Nell’esclusivo interesse della nostra comunità – ha ribadito Siclari – c’è un importante progetto di rinnovamento nel quale vorrei coinvolgere tutti, maggioranza e minoranza; chiunque abbia a cuore  l’interesse esclusivo della nostra città può sedersi al nostro fianco e lavorare assieme per i risultati che tutti aspettano.  Accolgo i vostri appelli e da subito convocherò una riunione di maggioranza e aprirò le consultazioni con tutti i capigruppo della minoranza per capire se ci sono delle convergenze e se possono collaborare con l’amministrazione, rafforzando l’azione amministrativa per risultati sempre più importanti. Ragionerò se sarà il caso di azzerare la giunta e le deleghe per ripartire da zero con più forza e vitalità».

In accoglimento della richiesta di Aragona, il consiglio comunale ha quindi votato all’unanimità il rinvio dell’ordine del giorno ad altra seduta.

(FRA.ME.)

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