Villa San Giovanni. Crisi di maggioranza, Siclari addolcisce i toni: “La mia porta è sempre aperta”

25 Marzo 2019
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VILLA SAN GIOVANNI – «Non esistono motivazioni tali da immaginare di dover riconsegnare nuovamente la città in mano ai commissari. La mia sicurezza nasce da questa consapevolezza, l’amministrazione che mi onoro di rappresentare, ha agito sempre nella piena trasparenza e condivisione e anche quando ci è stata fatta notare qualche défaillance ho sempre manifestato, e continuo a farlo, la mia piena disponibilità. La mia porta è sempre aperta e sono pronto a qualsiasi confronto costruttivo che abbia come obiettivo l’interesse unico della città». Alle dichiarazioni a caldo rilasciate dopo il civico consesso di venerdì sera – cominciato ma poi chiuso per mancanza del numero legale, inizialmente garantito dalla minoranza – il sindaco Giovanni Siclari fa seguire un comunicato stampa in cui chiarisce la propria posizione. Addolcendo molto i toni rispetto a qualche ora prima, il primo cittadino lancia un accorato appello: «Mi appello a tutti i cittadini di buona volontà, politici e non, a chi ha veramente a cuore le sorti di Villa e immagina che si possa fare di più e sempre meglio. L’invito è a condividere un percorso di responsabilità amministrativa e istituzionale dove la politica assume il suo vero ruolo, perseguendo il bene collettivo in una strada dove legalità e trasparenza trovino cittadinanza, dove il confronto sia costruttivo senza mai perdere di vista la necessità di dare risposte vere e concrete alla città. Questo è necessario perché la politica, troppo spesso, perseguendo obiettivi poco chiari, ha finito per dimenticare se stessa abbandonando la città ad un destino nefasto. Non ho nessun problema ad incontrare chiunque voglia confrontarsi con me sull’attività amministrativa, sia politici che non. Sono pronto e disponibile ad incontrare tutti, chiunque si sente escluso, anche in diretta streaming tramite social, per certificare la democrazia e la condivisione che qualcuno ha messo in discussione. Villa non può essere commissariata per sofferenza politica. Chi viene eletto ha l’obbligo morale e politico di portare avanti il programma presentato agli elettori così come stiamo facendo. Chiunque voglia dare dei suggerimenti utili alla città è benvenuto. L’apertura è sempre stata massima e continuerò in questa strada disposto a confrontarmi nell’esclusivo interesse della nostra comunità, anche con la minoranza affinchè faccia parte di questo importante progetto di rinnovamento della città già iniziato e che persegue gli interessi esclusivi di Villa San Giovanni». Se l’appello è rivolto anche ai dissidenti micariani (gli assessori Labate e Ciccarello e il consigliere Sofi), allora si tratta di un passo indietro da parte di Siclari viste le sue affermazioni del post consiglio di venerdì quando ai micariani aveva detto: “Se non volete volare alto con me, dimettetevi. Io non scenderò in basso”. Un Siclari che, oltre ad addolcire i toni, snocciola numeri e date: «Il nodo centrale da dirimere appare essere proprio il bilancio e la sua approvazione in Giunta che, secondo quanto affermato dai 2 consiglieri Ciccarello e Sofi non sarebbe stato condiviso. In realtà le riunioni di maggioranza nelle quali è stato ampiamente discusso e condiviso il documento contabile sono ben 14, nel dettaglio le convocazioni risalgono al 21 -22 e 23 ottobre, il 7 e il 28 novembre, il 17 dicembre, il 7 e il 14 gennaio, il 7 e il 25 febbraio, il 19 febbraio riunione di Giunta con i dirigenti, il 13 e il 21 marzo e il 12 marzo si è tenuta commissione bilancio allargata all’opposizione».  E continua: «Si è discusso pacificamente – ha precisato il sindaco – È chiaro che la condivisione c’è stata e che comunque questa non può essere una motivazione o un pretesto valido per mettere in discussione la stabilità del paese perché il bilancio, è bene precisarlo, è sempre suscettibile di modifiche anche post approvazione. Fino ad ora le modifiche apportate porteranno migliorie significative alla città, basti pensare al finanziamento per la scuola di Pezzo, alle somme destinate al rifacimento delle strade o a quelle che consentiranno l’applicazione delle tariffe idriche pro-capite che permetteranno un notevole risparmio ai cittadini (soprattutto famiglie con figli), quindi è chiaro che tanto lavoro è stato fatto e che molto si può fare stabilendo insieme le modifiche. Sono fortemente e quotidianamente impegnato ad affrontare e risolvere i problemi della città per questo, insieme alla maggioranza che mi sostiene, non comprendiamo i motivi politici che spingono una parte della maggioranza a sollevare polemiche che finirebbero solo per distogliere tutti dall’impegno che abbiamo preso con i cittadini. L’amministrazione, che con orgoglio rappresento, ha raggiunto risultati importanti e strategici per il futuro della città e per le realtà limitrofe, una su tutte la più grande opera pubblica consegnata negli ultimi 50 anni, ovvero il molo futuro porto turistico (si sta lavorando per aprirlo ai diportisti già questa estate, risolvendo l’emergenza posti barca) e nelle stesso tempo si sta lavorando per il bando europeo. Molto resta da fare ma è intatto il mio impegno e quello della maggioranza di chi ha a cuore il futuro della città prima di tutto, di chi è capace di anteporre l’impegno pubblico all’interesse politico personale. Sono il sindaco della città, tanto di chi mi ha sostenuto quanto di chi non l’ha fatto, l’ho detto e lo ribadisco sono il sindaco di tutti e tutti meritano di avere un punto di riferimento pronto ad ascoltare e accogliere le istanze nel bene supremo della collettività. Per mantenere fede a questo patto di servizio nei confronti della città forse è arrivato il momento di una verifica del lavoro svolto fino a qui, degli obiettivi raggiunti e di quelli ancora in cantiere. Per questo occorre lavorare ancora più appassionatamente e allo stesso tempo con armonia, condividendo impegno e responsabilità, non lesinando il sacrificio pur di riuscire a portare a termine l’impegno assunto nel giugno del 2017 con la nostra elezione». E intanto lunedì mattina si torna in aula. Sarà pace o rottura definitiva?

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