VILLA SAN GIOVANNI – Sui problemi idrici che attanagliano Villa interviene a muso duro la professoressa Maria Idotta, responsabile Dipartimento Enti Locali di Fratelli d’Italia Villa San Giovanni.
«Dopo due anni di Amministrazione Caminiti, possiamo parlare di emergenza idrica continua – esordisce Idotta – a causa di una gestione pessima da parte dell’Ente sulla questione idrica e le relative problematiche che ne conseguono».
«Abbiamo sentito in questi anni continue giustificazioni rispetto a sprechi e progetti errati del passato e di una programmazione che doveva rimediare alla disastrosa, per conto loro, gestione del sistema idrico ma sono riusciti addirittura – accusa Idotta – a peggiorare ogni più pessimistica previsione, considerata la gravissima situazione che riguarda la quasi totalità del territorio con i quartieri con il maggior numero di abitanti, come il quartiere Pezzo che viene lasciato “a secco” per diverse ore del giorno e costantemente nelle ore notturne. Comunicazioni sui disservizi idrici da parte degli organi competenti che giungono alla cittadinanza (oltretutto non attraverso il sito ufficiale dell’ente) e sempre in ritardo, tanto che appare che nella realtà si rincorra l’emergenza, senza nessuna azione in campo atta a gestirla. Negli ultimi giorni addirittura, sono stati i cittadini a dover informare gli uffici competenti rispetto la mancanza o la scarsa pressione nell’erogazione dell’acqua e di quanto si sia resa insostenibile tale situazione, tenuto conto che i responsabili tecnici e l’organo politico apparivano totalmente all’oscuro di tale stato di cose».
«Se la razionalizzazione idrica estiva negli anni scorsi – ricorda Idotta – era già di per sé un disagio ma che comunque si riusciva in qualche modo a gestire, la mancanza d’acqua oramai da due anni anche nel periodo invernale in interi quartieri cittadini appare la dimostrazione più lampante di un fallimento tecnico – amministrativo in materia senza precedenti. Da Ferrito a Pezzo oltre 6 mila cittadini, in particolar modo quelli che non sono dotati di impianto di accumulo, sono costretti a vedersi razionalizzato il prezioso liquido non solo la notte ma anche durante il giorno. Le proteste dei cittadini villesi sui social continuano in modo incessante, tenuto conto che dalla macchina amministrativa e politica non si hanno notizie ufficiali di una concreta proposta di risoluzione relativa alle problematiche che giornalmente i cittadini denunciano, se non nel caso di interventi di manutenzione la cui durata o programmazione è sempre intempestiva con parziali riparazioni, sulle quali spesso, a breve lasso di tempo, occorre intervenire nuovamente».
«In questi giorni – prosegue Idotta – l’emissione di apposita ordinanza sindacale per un corretto uso dell’acqua e per evitare usi impropri, rappresenta il clou di una modalità di gestione fatta di proclami enunciati, di forma, ma di alcuna sostanza, pertanto non all’altezza della situazione in quanto nessuna attività di controllo reale, a supporto della stessa ordinanza, sembra venga messa realmente in campo per poter recuperare qualche metro cubo d’acqua per uso umano. E pertanto i soliti atti dovuti quelli amministrativi e le solite enunciazioni di principio alle quali non seguono realmente atti amministrativi efficaci ed efficienti che dovevano essere collegati all’acquisto di infrastrutture e di tecnologie tali da consentire una gestione ottimale dei serbatoi, così come abbiamo avuto notizia da parte dell’Amministrazione Comunale. In tal senso appare oramai scontato che la gestione politica dell’acqua da parte degli organi competenti sia diretta ad una drastica decisione di ridurre le portate di acqua in favore della cittadinanza per poter risparmiare sulle casse comunali o sul debito maturato nei confronti della società regionale di erogazione dell’acqua stessa. Non appaiono ad oggi altre plausibili giustificazioni rispetto ad una drammatica situazione che, con l’approssimarsi della stagione estiva, e dell’incremento dei consumi di acqua per uso umano non può che peggiorare».
«In tal senso – conclude Idotta – ritengo indispensabile una concreta azione di protesta presso la massima autorità di governo, ovvero il Prefetto di Reggio Calabria e la stessa Regione Calabria – Dipartimento Protezione Civile affinché l’estate villese non si trasformi in una vera stagione di totale siccità su tutto il territorio comunale con aggravio di disagi e di costi per l’intera cittadinanza e per le stesse attività turistiche ricettive che vedranno il territorio soffrire a causa dell’inerzia dell’Amministrazione e degli uffici rispetto a tale stato di cose con una sofferenza anche da parte dei turisti o dei villesi di ritorno alle proprie abitazioni natie. Con l’arrivo dell’estate già in atto ed in previsione di criticità idriche sarebbe opportuno non farsi trovare impreparati anche in considerazione che in città esistono realtà critiche (case per anziani etc.) alle quali dare assistenza anche con l’utilizzo di apposite autobotti o stabilire punti di approvvigionamento. Un vero stato di emergenza che merita degli interventi correttivi che vadano a surrogare l’inefficace azione tecnica degli organi comunali competenti e dell’Amministrazione Caminiti che ha raggiunto dei record storici in negativo in merito alla suddetta problematica in questi due anni di governo del territorio».
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