VILLA SAN GIOVANNI – Il Ponte sullo Stretto ha tenuto banco nell’ultimo consiglio comunale, con una lunga discussione conclusasi con l’approvazione unanime di una deliberazione il cui contenuto racchiude una serie di richieste a tutela di Villa San Giovanni e non solo che saranno sottoposte all’attenzione dei vari livelli istituzionali. Delibera consiliare che sarà dunque inviata, come allegato (in attesa della sua pubblicazione all’albo pretorio), innanzitutto: alle Commissioni Trasporti e Ambiente della Camera (nelle persone dei presidenti), al componente relatore della conversione del decreto legge n.35/2023 Domenico Furgiuele, a tutta la deputazione locale; al viceministro Rixi, per il governo; a tutte le parti interessate, quindi per conoscenza e competenza, alla Regione Calabria, alla Regione Sicilia, alla Città metropolitana di Messina, alla Città metropolitana di Reggio Calabria, al Comune di Messina, al Comune di Reggio Calabria, al Comune di Campo Calabro; e ancora: all’Autorità di sistema portuale dello Stretto, Rfi e Anas; a tutte le società di trasporto e navigazione attive nello Stretto; per conoscenza, infine, al presidente dell’Associazione dei Comuni dell’area dello Stretto Michele Spadaro.
Le richieste per Villa in cinque punti
In linea con quanto già sollecitato dal sindaco Giusy Caminiti in audizione alla Camera, il consiglio comunale di Villa San Giovanni ha deciso di rivendicare in primis la «partecipazione stabile e continua al CdA della società Stretto di Messina SpA dei comuni di Villa San Giovanni e Messina, senza alcun onere a carico degli stessi enti e senza alcun aggravio per la società stessa, come riconoscimento del ruolo strategico di cerniera dell’Europa e del Mediterraneo rispetto all’opera ponte sullo Stretto di Messina».
Il secondo punto, poi, riguarda la «presentazione di un Disegno di legge per la continuità territoriale dell’Area dello Stretto tra i comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Messina».
“Decreto Villa San Giovanni” per una città innovativa
Ricco di contenuti il terzo punto: «Accordo di programma quadro “Decreto Villa San Giovanni” che promuova Villa come città innovativa dei trasporti, della sostenibilità, della salvaguardia delle risorse culturali e ambientali e dello sviluppo turistico, programmando grandi interventi: approdi a sud, riqualificazione e rigenerazione urbana dei fasci binari di Bolano a fine logistico e turistico, servizi di mobilità-intermodalità ed interscambio, viabilità congruente con le opere di collegamento stabile e di mobilità dinamica dell’attraversamento su nave; porto turistico e riqualificazione fronte mare; riqualificazione e valorizzazione delle aree collinari cittadine; attività preliminare di monitoraggio ambientale intensificata nelle fasi di avvio del cantiere; interventi primari connessi alle reti di servizi alla città, arredo e viabilità urbana, parchi e assi verdi nel centro cittadino; deroga da ogni vincolo di bilancio e potenziamento mediante il finanziamento per un piano assunzionale straordinario per il Comune di Villa San Giovanni; potenziamento delle strutture sanitarie del territorio ed immediata attivazione di un PET e 118; realizzazione di convenzioni e protocolli d’intesa con le attività imprenditoriali del territorio, le strutture turistiche ricettive e le attività commerciali, finalizzati all’incremento occupazionale e favoriti con sgravi contributivi; musei tematici sull’identità dello Stretto e del Ponte; centri di studio e/o ricerca (a titolo esemplificativo biodiversità, correnti e maree, sismologia e vulcanologia), polo nazionale di ricerca tecnologica innovativa in collaborazione con l’università del territorio; promozione di percorsi di legalità nella realizzazione delle opere del richiesto decreto e delle opere del cantiere ponte, attraverso la definizione di protocolli d’intesa con la Prefettura, la Procura, l’A.N.A.C., COSFEL e l’Ispettorato del Lavoro competente per territorio».
Ed ancora: «Rimodulazione della ZES al fine di estendere le superfici già individuate a ridosso del porto di Villa San Giovanni alla contigua area industriale di Campo Calabro, Villa San Giovanni e Reggio Calabria nel quadro della rivedibilità delle superfici e della rimodulazione degli obiettivi del Piano di Sviluppo Strategico ZES Calabria, già approvato dalla regione Calabria con deliberazione del DGR n.110/2018».
Quinto e ultimo punto: «Prevedere, al fine di valorizzare al massimo la partecipazione del territorio, un’attenzione particolare per l’occupazione, che ponga quale obiettivo prioritario quello di stipulare tra la Società Stretto di Messina, il Contraente Generale, la regione Calabria e la regione Siciliana ed i comuni di Villa San Giovanni e Messina, anche con la partecipazione delle organizzazioni di settore, appositi accordi che dovranno riguardare non soltanto le iniziative di formazione da avviare nel più breve tempo possibile, ma anche nella fase di avvio e realizzazione dell’opera le forniture di beni e servizi».
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