Villa, 5 sindaci del passato per il futuro della città: «Non possiamo restare spettatori di fronte a tanto disagio»

31 Gennaio 2022
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di FRANCESCA MEDURI

VILLA SAN GIOVANNI – Cinque ex sindaci «al servizio del futuro della città». È così che Giancarlo Melito, Totò Calabrò, Mimmo Aragona, Rocco Cassone e Rocco La Valle esordiscono in conferenza stampa dopo la presentazione, un mese fa, del documento “Dialogo aperto, un laboratorio di idee per Villa San Giovanni”. Cinque ex primi cittadini che si rimettono in gioco, gettando le basi per la costituzione di una lista che possa essere in grado di vincere le prossime elezioni comunali. Nessuno di loro, a quanto pare, sarà (ri)candidato alla carica di sindaco, ma in ognuno di loro c’è il desiderio di creare una squadra forte raccogliendo l’adesione delle migliori energie della città.

«Un progetto condiviso per un futuro solidale e sostenibile»

«Siamo cinque persone – dichiarano nel comunicato esposto in conferenza stampa – che hanno avuto l’onore e il privilegio di servire ed amministrare questa città. Cinque storie. Chi, come noi, ha svolto questo ruolo, chi ha dedicato ogni giorno della legislatura che lo ha visto protagonista, pur con tutti i limiti umani e politici, alle ansie, ai problemi ed alle speranze di questa città, non può rimanere spettatore inerte quando constata che questa città è in difficoltà. E che sia in difficoltà è sotto gli occhi di tutti: e che sia in difficoltà è sotto gli occhi di tutti: lo sente la gente comune e lo avverte l’operatore economico; c’è disagio nel mondo delle professioni, tra i giovani, nel mondo generoso del volontariato ma, soprattutto, nel mondo di chi ha bisogno e lotta ogni giorno per difendere la propria dignità. Ci siamo chiesti cosa potessimo fare perché la “nostra Villa” possa rialzarsi, pensare e costruire un futuro migliore dell’oggi; cosa potessimo fare perché nella nostra comunità cittadina nasca una nuova consapevolezza, la voglia della speranza, un progetto condiviso per cui spendersi e lottare e un progetto che possa camminare sulle gambe di persone (giovani, uomini e donne) capaci e competenti, facendo tesoro dell’esperienza ma anche degli errori del passato, superando il vuoto del presente, rilanciando il sogno di un futuro solidale e sostenibile come lo abbiamo sempre tutti immaginato».

«La Città Metropolitana è l’istituzione “di prossimità” con cui interloquire»

Cinque politici di lungo corso che decidono di fare squadra mettendo da parte singole ideologie e appartenenze, per dare concretezza a un progetto politico fondato su una serie di parole chiave: «Dialogo, disponibilità, condivisione ed inclusione, solidarietà, orgoglio, servizio, scambio intergenerazionale, futuro, spartiacque, dibattito civico, matrice comune». In cantiere una serie di azioni perché alcuni temi vitali siano posti all’attenzione di tutti e di altri livelli istituzionali: «Lavoreremo – questo l’impegno dei 5 ex sindaci – perché al di fuori dei nostri confini non si abbia l’idea che questa città è distratta o, peggio, ripiegata su stessa. Ma soprattutto lavoreremo perché si affermi l’idea di una città che non rinuncia al suo ruolo, che vuole camminare con le altre comunità locali con cui condivide i destini di quest’area. Villa è baricentrica nell’Area dello Stretto e lo è nel variegato e grande territorio della Città Metropolitana. L’associazione dei Sindaci dell’Area dello Stretto (di cui Villa è stata convinto motore propulsore) è il territorio in cui la Città si muove e da cui non può e non vuole prescindere nell’immaginare il suo futuro. La Città Metropolitana è l’istituzione “di prossimità” con cui interloquire in maniera serrata per proporre una visione complessiva che sia sistema.  Negli Ultimi 100 anni la storia di questa Città è stata legata al sistema dei trasporti che ha creato lavoro ed economia. Nel tempo le infrastrutture si sono modificate ed implementate per adattarsi alle nuove modalità. Queste infrastrutture sono il punto di forza di questo territorio».

«Valorizzare le infrastrutture esistenti e completare quelle già finanziate»

Al centro del progetto, dunque, ci sono i grandi temi e i grandi nodi irrisolti della città. Il momento è difficile, ma certi treni non si possono perdere: «Oggi – concludono – ci troviamo in una fase delicata: il sistema dei trasporti cambia. Ci sono nuovi bisogni, nuove esigenze. Bisogna avere la capacità di intercettarli e rendere il sistema funzionale alla nuova domanda; c’è uno strumento di programmazione e finanziamento, il Pnrr; l’istituzione comunale di Villa sta attraversando il momento che tutti conosciamo. Quali sono i rischi: perdere un’occasione che è un’opportunità storica; vedere realizzati interventi che tra di loro non facciano sistema. Il nostro obiettivo è valorizzare le infrastrutture esistenti e completare quelle già finanziate e, al contempo, modernizzarle esaltandone le potenzialità per avere un polo logistico dell’Area dello Stretto capace di creare lavoro e sviluppo».

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