VILLA SAN GIOVANNI. Cristian Aragona sulle ultime uscite della maggioranza: “Ennesima farsa anziché dimettersi e ridare dignità alla città”

4 Novembre 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato stampa del consigliere comunale Cristian Riccardo Aragona, del gruppo “Impegno in Comune”:

Giorni convulsi che si susseguono uno dietro l’altro senza che i cittadini e la città tutta riescano bene a capire cosa stia succedendo a Palazzo San Giovanni e quali saranno le vere sorti della città.

Molteplici gli interrogativi che si rincorrono tra le vie della città. La maggioranza degli elettori che hanno manifestato un pensiero diverso avendo votato per le liste oggi rappresentate, purtroppo, in minoranza, non comprendono quali saranno le sorti della città.

Nei primi giorni di ottobre la pubblicazione della sentenza resa dal TAR di Reggio Calabria che in accoglimento delle domande proposte dai ricorrenti (parte della minoranza consiliare) ha dichiarato la nullità degli atti posti in essere dal Sindaco eletto ma sospeso Dr. Giovanni Siclari.

Tale prima vicenda in maniera chiara ed inequivocabile ha sancito un dato incontrovertibile, ossia l’intera campagna elettorale portata avanti dalla lista “Leali per Villa”, o in buona o in mala fede, certamente è stata fondata tutta su una serie infinita di menzogne raccontate alla città. 

La consapevolezza di non poter operare, per via dei limiti legali determinati dalla sospensione del Sindaco eletto Dr. Giovanni Siclari, già noti all’intera coalizione ancor prima di iniziare la campagna elettorale avevano portato i soggetti politici fautori di quella coalizione ad affinare degli accordi che consentissero di mantenere saldo il potere su Palazzo San Giovanni anche nel periodo di sospensione, cosi la decisione di stabilire prima ancora dell’esito elettorale chi sarebbe stato il possibile Sindaco f.f. in attesa del rientro di Siclari cosi come la formazione della Giunta che sarebbe stata nominata. Tutto pronto per continuare ad avere e mantenere il potere su Palazzo San Giovanni, per vincere a tutti i costi in barba alla legge ma quel che è peggio a discapito della città.

Dopo la sentenza del TAR e la conseguente nomina del Commissario Prefettizio Dr. Saladino, come se nulla fosse, ritenendosi legittimati da un voto popolare fuorviato, la maggioranza ha ritenuto di poter proseguire nel mandato ricevuto e cosi facendo ha convocato per il giorno 17/10/2017 l’ennesimo consiglio comunale invalido ed illegittimo.

La minoranza consiliare contestualmente ed a seguito di precedente richiesta veniva convocata dal sig. Prefetto di Reggio Calabria Dr. Michele Di Bari, al quale rappresentava in via preliminare la necessità di un intervento a salvaguardia delle opere del Decreto Emergenza e successivamente la problematica attinente la illegittima convocazione del consiglio comunale del 17/10/2017 al quale la minoranza non aveva partecipato.

Da tale incontro scaturiva la successiva convocazione in Prefettura del consigliere comunale illegittimamente eletto Presidente del Consiglio Dr. Antonino Giustra firmatario della ennesima convocazione “illegittima” di consiglio comunale per giorno 17/10/2017 nonché del Commissario Prefettizio Dr. Saladino, al fine di dare agli stessi indicazione sulla prosecuzione delle attività da svolgere.

Tale seconda vicenda unitamente all’andamento dei primi mesi di amministrazione, bocciati dal TAR e ritenuti illegittimi, hanno sancito e confermato in via definitiva, ove ve ne fosse bisogno, quale è stato l’animo che ha mosso l’intera coalizione “Leali per Villa” e cioè, vincere costi quel che costi e mantenere il potere sino alla fine. Se è vero che errare è umano, è anche vero che perseverare nell’errore, come fatto da “Leali per Villa”, oltre che essere diabolico manifesta grande presunzione ed arroganza.

Posti in evidenza questi primi dati di fatto, documentalmente dimostrati, successivamente vi è di più,  infatti, anche sui quotidiani di stampa locale è apparso un titolo che diceva : “ Villa San Giovanni si riparte da zero”.

Certamente anche questa dicitura è il caso di ritenere che abbia indotto in errore i politici della coalizione “Leali per Villa”.

Ed infatti, da un lato il Commissario Prefettizio Dr. Saladino, per sopperire agli ORRORI di una maggioranza confusa, e forse dopo aver letto la sentenza del TAR, ha rinnovato il manifesto di proclamazione degli eletti, nonché convocato un nuovo consiglio comunale che svolga le attività previste per la prima seduta di insediamento, senza considerare, però, di essere ormai molto e troppo in ritardo e comunque certamente oltre i termini di legge. Dall’altro i politici della coalizione “Leali per Villa”, che hanno pensato di essere di nuovo in campagna elettorale e quindi, sono ripartiti con gli slogan e le pubblicazioni volte a supportare la loro scelta politica.

Si legge infatti da alcuni giorni a questa parte una serie di interventi pubblicati dalla stampa locale nei quali i rappresentanti della citata coalizione a diverso titolo, non si sa bene quale venute meno deleghe, nomine ed incarichi assegnati, pubblicizzano non si sa bene quali risultati raggiunti dandosene merito da soli.

Ancora una volta si assiste all’ennesima farsa volta ad annebbiare le vicende cosi che la cittadinanza non possa ben capire cosa stia succedendo, cosa può succedere o cosa succederà nel futuro sia prossimo che lontano per le sorti della città.

A questo punto, corre l’obbligo, ai sottoscritti consiglieri comunali eletti per la lista Impegno in Comune, di evidenziare alcuni temi delicati per i quali non è corretto che si faccia passare alla città una errata informazione che proviene consapevolmente strutturata e formata cosi da coloro i quali dicono di prodigarsi per il bene della città.

Al riguardo è opportuno precisare che la città di Villa San Giovanni oggi è nuovamente sotto gestione Commisariale non per colpa della minoranza che ha proposto ricorso a tutela della legalità, ma per colpa di una coalizione che pur di vincere ha unito le forze elettorali sotto la guida di un candidato Sindaco che non poteva esercitare la sue funzioni, sapeva di non poterle esercitare e (contro legge) voleva esercitarle e le ha esercitate. Ove non fosse stato cosi, comunque ad un Sindaco eletto e sospeso doveva succedere l’insediamento di un Commissario Prefettizio.

Ed ancora il Comune di Villa San Giovanni è oggetto di attenzione e verifica da parte di una commissione di accesso antimafia nominata dal Ministero dell’Interno, insediata nel decorso mese di ottobre certamente non per colpa della minoranza consiliare, che ha fin da subito manifestato la propria posizione tanto in sede consiliare quanto nelle opportune sedi giurisdizionali, ma probabilmente per le inefficienze e non solo manifestate dalla precedenti amministrazioni nonché da quest’ultima che rappresenta chiaramente la prosecuzione e continuazione delle precedenti esperienze politiche.

La attuale situazione in cui si trova Villa San Giovanni è dovuta alla assoluta incapacità politico amministrativa dimostrata, indistintamente, dalle precedenti amministrazioni degli ultimi vent’anni, specie con riferimento alla gestione, progettazione, definizione ed esecuzione delle grandi opere che avrebbero dovuto mutare e migliorare il territorio comunale. Nulla è stato fatto per il piano regolatore generale, per la viabilità, per la portualità, il diportismo, il turismo, l’edilizia scolastica e servizi, per lo sport e la cultura, per la salute dei cittadini e per i servizi per i bambini.

Trattando in particolare, per come chiesto da molti in città il problema dei fondi inerenti le opere del Decreto Emergenza. Leggiamo come promessa per il futuro, quasi da campagna elettorale che sono ripartiti i lavori di completamento del “molo di sottoflutto” che saranno ultimati entro il 31/12/2017.

Al riguardo ogni perplessità è stata rappresentata in sede consiliare nel consiglio comunale del 28/09/2017 a mezzo di apposita relazione scritta. Nei contenuti seppur brevemente si evidenzia quanto segue: per la ripresa dei lavori è stata sottoscritta una transazione con la ditta esecutrice dei lavori che ha comportato un incremento dei costi quasi pari al doppio rispetto al progetto appaltato, con incidenza sui fondi complessivi (anche se questo è il male minore), lasciando scoperti tutta una serie di rischi inerenti la fase di esecuzione non disciplinati che potrebbero lasciare insorgere nuovi contenziosi e conseguenti interruzioni dei lavori. È chiaro che è speranza unanime della città e quindi anche dei sottoscritti consiglieri di veder completate le opere in questione, ma non ci si può esimere dal sollevare tutte le dovute segnalazioni che riguardano gli atti posti in essere che, anche, alla luce delle vicende verificatesi senza dubbio espongono maggiormente l’Ente ad evidenti rischi sia di natura contabile sia nello specifico in ordine al completamento delle opere.

Continuando è doveroso specificare che solo parte dei fondi del D.E. sono stati interessati per le opere del molo di sottoflutto, il restante del capitale che rischia di perdersi, non per colpa della minoranza, riguarda la realizzazione delle opere del cosiddetto “polmone di stoccaggio”.

Al riguardo è stato triste alcuni giorni addietro, in occasione di un incontro avuto con il Commissario Saladino delegato dal Prefetto per fornire alla minoranza ogni informazione sul progetto inerente, appunto, il polmone di stoccaggio, sentir dire a quest’ultimo con riferimento al progetto in questione che trattasi di un morto e che sarà quasi impossibile risuscitarlo.

Il Commissario Saladino, rammaricato, ha dovuto constatare insieme con la minoranza che è quasi impossibile poter salvare il progetto. È gravissimo pensare che ad oggi si continui a parlare di un’opera di 8500 mq il cui appalto come al solito è finito in contenzioso e dovrà essere risolto in transazione per poi non riuscire a fare altro, nonostante risulti agli atti del Comune un altro e diverso progetto sin dall’anno 2014 per un’area più ampia di ben 26000 mq che non è mai stato portato a compimento, per il quale si sarebbe potuto per tempo iniziare tutta la trafila necessaria a rendere esecutivo il progetto ed effettuare il relativo bando di appalto cosi che oggi si sarebbe stati in fase di esecuzione e non si sarebbe corso alcun rischio di perdere i fondi al tal fine destinati da oltre vent’anni e mai utilizzati.

La politica della maggioranza attuale rappresentata dalla coalizione “Leali per Villa” è la medesima degli anni precedenti, che non ha fatto nulla per risolvere questi problemi, che ha tenuto nei cassetti degli uffici i progetti ed oggi vuole far credere alla città che fa di tutto per salvare i fondi, con l’alibi quando le cose andranno male, di non esserci riuscita per colpa della minoranza che ha rotto le uova nel paniere.

Questa politica ha fallito e nulla può fare per le grandi opere importanti per il paese, delle quali nei limiti dei poteri provvederà il Commissario Prefettizio, il quale potrà provvedere anche all’ordinaria amministrazione da ultimo trascurata.

I giovanissimi esponenti della coalizione “Leali per Villa” probabilmente non conoscono, ma non per questo possono essere giustificati. I più esperti, invece, hanno capito che è finita una storia politica che non ha dato alla città i frutti che doveva dare e, quindi, bisogna resistere fino alla fine, perché se si molla non si vince più.

Per questa ragione, certamente, i consiglieri eletti nella lista Leali per Villa non riescono alcuni, non vogliono altri, cogliere la soluzione ultima per ridare dignità alla città e, quindi, dimettersi, lasciare la guida agli organi commissariali prefettizi sino a giungere a nuove elezioni con la speranza di poter competere liberamente senza limiti confrontandosi su progetti e programmi attuali ed attuabili.

I consiglieri comunali della lista Impegno in Comune manifestano la loro disponibilità a promuovere, condividere e/o supportare la eventuale scelta per la libertà della città di Villa San Giovanni

 

 

 

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