VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del consigliere comunale Massimo Morgante: Nonostante le rassicurazioni del sindaco, Antonio Messina, sulla questione della raccolta differenziata, i dati da noi riportati sono assolutamente confermati con un 2,96 % al 31/12/2013 e meno del 34% nel 2014. A confermarlo non sono solo i dati dell’ARPACAL, gli unici ufficiali, ma pure le dichiarazioni dello stesso sindaco e del suo predecessore.
Quello di Messina è un vecchio film già troppe volte visto e rivisto ma smentito dalla Regione Calabria e dallo stesso Comune di Villa San Giovanni che, per far fronte ai debiti sui rifiuti, è corso ai ripari con le anticipazioni messe a disposizione dal Governo.
Si concentri, invece, il sindaco, l’amministrazione comunale e lo stesso Consiglio, a cercare di trovare le risposte ad una interrogazione parlamentare (clicca qui per i dettagli interrogazione parlamentare) che qualcuno ha ritenuto essere un atto contro la città, dimenticandosi che quello è, invece, un atto di democrazia e una prerogativa dei Parlamentari, senza lasciarsi andare “sine titulo” in accuse di terrorismo e offese personali ma badando, piuttosto, a sollevarsi da questioni di incompatibilità fin troppo evidenti.
Avere avuto un atteggiamento ostile nei confronti dei 7 parlamentari che hanno pubblicato, proprio ieri, l’interrogazione su vicende ancora tutte da chiarire ma evidentemente anomale, pone l’intero Consiglio Comunale fuori dalla democrazia e conferma una gravissima deriva politico-istituzionale che già si era manifestata negli scorsi consigli comunali, nel silenzio delle altre istituzioni territoriali che, adesso, potrebbero essere chiamati a risponderne.
Questa, infatti, è solo la prima di una serie di interrogazioni e iniziative che scrivono la parola fine ad una ricreazione durata troppi anni.
L’idea che chi vince le elezioni diventa anche proprietario della città e di chi vi risiede, è una concezione che si è improvvisamente bloccata di fronte ad una interrogazione che, tra le altre cose, chiede ai ministri dell’interno e dell’economia e finanze di accertare e perseguire attraverso controlli ispettivi.
Chiunque, dentro il consiglio comunale, dovesse avere un pensiero diverso, è invitato a trarre le conseguenze, perché dietro ogni provvedimento amministrativo c’è la vita di persone e famiglie stanche di essere trattate come sudditi.
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