La sesta serata della rassegna a Cannitello ha regalato un dibattito fuori dagli schemi tra Antonella Rizzo, Wanda Ferro, Pasquale Anastasi, Vittorio Caminiti, Eduardo Lamberti Castronuovo, Francesco Morabito, Giovanni Siclari e Lorenzo Micari. Questa sera gran finale con Nicola Gratteri
Il Turismo incatenato da falle e pregiudizi: questo il tema della sesta serata di SeaTouring a Cannitello di Villa San Giovanni, che ieri ha rinnovato la grande attenzione di pubblico degli appuntamenti precedenti con un dibattito come sempre fuori dagli schemi. Si è partiti proprio dalle tante falle e ferite del turismo calabrese – primi fra tutti l’ambiente malato e la mancata cura del territorio – con la cronaca incombente del disastro annunciato di Corigliano e a Rossano. «Incrociamo le dita perché non succeda nulla», ha esordito l’assessore regionale all’Ambiente Antonella Rizzo, «e speriamo di non doverlo dire ancora, perché è necessario mettere in campo delle azioni che ci consentano di non affidarci più alla sorte. Sono stata a Carfizzi, dove ho conosciuto lo scrittore Carmine Abate che spiegava come la terra sia il luogo dell’anima. A questa Calabria manca la capacità di ritornare alla propria anima, di amarsi. Noi calabresi siamo capaci sempre di aspettare che gli altri facciano qualcosa per noi e non abbiamo quasi mai la capacità di rimboccarci le maniche e lavorare». Il neo assessore regionale non scarica le responsabilità: «Non è vero che chi si è appena insediato non sia colpevole di questa situazione disastrosa. Chi va ad amministrare è responsabile anche del passato: con un atteggiamento di grande discontinuità, deve farsi carico di quello che hanno fatto gli altri e cambiare le cose»
La rassegna socioculturale patrocinata dalla Provincia di Reggio Calabria e dai Comuni di Scilla e Villa San Giovanni, promossa dall’associazione culturale Farcose e organizzata da Sabbiarossa Edizioni in collaborazione con Progetto 5 e il Network Touring è entrata nel vivo partendo da un dato: il 10 per cento degli italiani che va in vacanza sceglie o sceglierebbe la Calabria. Ed è proprio su questo punto che si è concentrata parte del dibattito condotto da Paola Bottero e Alessandro Russo, ideatori di SeaTouring: quella che per il presidente di Federalberghi Vittorio Caminiti è solo al momento una preferenza manifestata in un monitoraggio, per il dirigente regionale del settore turismo Pasquale Anastasi è invece una realtà in linea con i dati che stanno affluendo alla Regione. Caminiti è stato chiaro: «A maggio il governatore ha detto che entro una settimana si sarebbe seduto con gli albergatori per discutere dei problemi. Adesso da maggio siamo passati ad agosto e ancora niente. Se ci fosse stato un assessore regionale al Turismo avremmo potuto confrontarci con lui e non rimandare tutto a settembre. è vero che il 10 per cento dei turisti italiani vuole venire in Calabria, ma è solo un’intenzione. Il dato vero è che noi abbiamo il 2,7 per cento di prenotazioni in meno, tantissimo se lo sommiamo al 5 per cento dell’anno scorso e al 4,5 per cento di due anni fa. Le grandi compagnie internazionali investono dappertutto ma in Calabria no. Qui è quasi impossibile sopravvivere nel settore alberghiero». Altrettanto forte la replica di Anastasi: «Sono stati gli albergatori a mandarci i numeri delle presenze. Il 16 per cento in più a luglio non è un libro delle intenzioni, ma un dato reale. Se guardiamo al periodo che va dal primo gennaio al 30 giugno 2015, complessivamente registriamo un 5 per cento in più. è innegabile che rispetto all’anno scorso siano diminuiti gli stranieri (dal più 6 per cento dell’anno precedente al più 2 di quest’anno) ma sono aumentati gli italiani (dal meno 6 per cento al più 6, compreso luglio). Questi dati – ripeto – sono stati inviati dagli albergatori e dalle amministrazioni provinciali. Quest’anno possiamo dire con orgoglio che c’è un 5-6 per cento in più, ad agosto vedremo. Gli interventi della Regione ci sono stati, sui trasporti ad esempio. Siamo all’inizio è vero, bisogna migliorare, ma non piangiamoci addosso». Controreplica di Caminiti: «A questo punto non c’è bisogno di un assessore al Turismo, non ci resta che contenere le prenotazioni».
Wanda Ferro, già presidente della Provincia di Catanzaro ed esponente di punta della politica calabrese, ha evidenziato quanto sia pertinente la definizione di “turismo incatenato”, rapportata alla situazione calabrese: «Se è vero che una delle vocazioni fondamentali della Calabria è quella turistica, probabilmente ci vorrebbe un atto di responsabilità della politica per fare sistema tra una burocrazia di alto livello e una forte presenza dei Comuni – che sono i bracci armati del territorio – con forti deleghe, risorse e funzioni. Noi parliamo di un mare straordinario ma che manca della depurazione da tanti anni, anche perché troppo spesso si stanziano le risorse in ritardo. Qualunque cittadino capisce che i 100 milioni stanziati nel mese di giugno non salvano la stagione, visto che servono almeno 90 giorni per lo smaltimento dei fanghi. Ho apprezzato molto l’assunzione di responsabilità dell’assessore Rizzo – di cui conosco le doti umane e professionali – ma dobbiamo fare memoria nel presente, per far sì che non si ripetano gli errori del passato. Gli errori di un regionalismo che ha fallito in una missione troppo spesso clientelare e legata a interessi di partito. La politica deve avere un progetto, penso alla Calabria delle Calabrie, dei parchi archeologici, del turismo mistico, del turismo scolastico e montano».
Eduardo Lamberti Castronuovo, assessore alla Cultura e alla legalità della Provincia di Reggio Calabria, ha evidenziato l’incapacità della politica di offrire qualcosa di nuovo rispetto ai discorsi già sentiti più volte. «Dobbiamo smetterla con il lamento continuo – ha incalzato – qui ci sono problemi reali da individuare e affrontare. Il piangerci addosso è un fatto atavico: è vero che mancano gli aerei, che mancano le strade, che bisogna rinnovare. Ma la verità è una sola: qui bisogna ragionare in grande e in prospettiva. Se un’azienda non va, e la Calabria è un’azienda, bisogna trovare un manager in grado di farla funzionare. Bisogna trovare qualcuno che abbia un’idea coinvolgente del sistema. E questo dovrebbe essere un assessore al turismo, che non c’è. Abbiamo grandi patrimoni ai quali dobbiamo togliere la polvere. Solo così potremo upgradare la Regione. Invece di mettere le fotografie dei Bronzi sulle carlinghe degli aerei, pensiamo a una promozione reale e soprattutto diamo un’idea di programmazione: il turista che viene qui dove va? Che fa? Facciamogli trovare servizi che gli consentano di stare bene».
Francesco Morabito, consigliere provinciale nonché capo dell’ufficio tecnico di Villa San Giovanni, ha posto l’accento sulla difficoltà che in Calabria si ha nell’accorciare i tempi «tra le cose che si pensano e quelle che effettivamente si realizzano». «Tante opere pubbliche richiedono tempi biblici e ogni volta ci si deve affidare al Padreterno per evitare disgrazie nonostante i progetti siano stati approvati. Serve tempestività, servono tutor effettivamente competenti che aiutino le amministrazioni locali a mandare avanti le pratiche. Con una capacità di spesa immediata otterremmo risultati di cui beneficerebbero il territorio e il settore turistico. Gli imprenditori non investono se per una pratica devono vivere un’odissea».
Lorenzo Micari, assessore alla Cultura di Villa, ha ricordato come turismo e ambiente in una regione come la Calabria camminino di pari passo: «Nessuno di noi andrebbe in vacanza in un posto che ha uno scarso appeal e in Calabria ci sono centinaia di chilometri di coste che spesso, purtroppo, sono deturpate dall’abusivismo».
il vicesindaco di Villa, Giovanni Siclari, ha ricordato che per un vero salto di qualità del turismo «non bastano feste e spettacoli, servono strutture e infrastrutture, un adeguamento urbanistico della città, che non si può fare in pochi anni senza risorse: un turista tedesco viene qui quando trova un paese urbanisticamente adatto a riceverlo e con servizi adeguati».
SeaTouring si chiude alla grande questa sera, alle ore 21 e 30, sempre in Piazza Chiesa a Cannitello: il Procuratore aggiunto della Dda di Reggio Nicola Gratteri sarà intervistato da Paola Bottero. Come ogni serata, anche questa sarà ripresa integralmente da videoTouring655 per essere rigustata a settempre con la programmazione di seaTOURING sul digitale terrestre.
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