VILLA. Chiusura Legalitàlia, il sindaco Messina al ministro Orlando: «Si valorizzi l’area metropolitana di Reggio Calabria». Sul palco anche Falcomatà e Accorinti

10 Agosto 2015
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di FILIPPO FRANCESCO IDONE

VILLA SAN GIOVANNI – Anche la seconda e ultima serata di Legalitàlia ha visto protagonisti personaggi di spicco della politica nazionale, della magistratura e del giornalismo, su tutti il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ha parlato di poteri criminali, di ecomafia, di mafia capitale.
Con i rappresentanti delle istituzioni locali (il sindaco di Villa Antonio Messina con il suo vice Giovanni Siclari, il sindaco di Messina Renato Accorinti, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà), sono saliti sul palco il pubblico ministero della Dda di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, il giornalista del Quotidiano del Sud Michele Inserra e la deputata Dorina Bianchi.

legalitalia ultima serata
Ad aprire la manifestazione, presentata da Aldo Pecora di “Ammazzateci tutti”, è stato il sindaco Antonio Messina che ha ringraziato i presenti e ha parlato dei problemi della Calabria e del Sud in generale: «Siamo fiduciosi, attenti a quello che vuole essere un master plane al Sud che vuole nuove infrastrutture, per rendere il Sud e la Calabria più competitivi col resto dell’Europa. Un master plane che dia l’alta velocità alla Calabria. Noi vogliamo prendere questa sfida. Cerchiamo di dare il meglio giornalmente, cerchiamo di amministrare i nostri comuni, cercando di dare dei servizi, ascoltando la gente e cercano di eliminare questo deficit con le nuove generazioni».

ministro orlando a legalitalia
Messina ha continuato chiedendo al ministro di valorizzare l’intera area metropolitana (Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria). Poi è toccato a Siclari intervenire. «Legalitalia è il più grande evento per Villa San Giovanni, sia per gli ospiti sia per i temi attuali ma soprattutto perché si parla di antimafia e di principi leciti in ricordo del giudice Scopelliti».
Il ministro Orlando si è soffermato su alcuni temi molto importanti: «Il potere criminale non è solo del Mezzogiorno. Al Sud ci vogliono politiche industriali e investimenti pubblici per far ripartire l’economia». Il ministro ha poi parlato dei partiti e delle funzioni che hanno svolto: «I partiti non hanno saputo svolgere le funzioni assegnate. La reazione è stata guidata dalle organizzazioni giovanili. Dopo tangentopoli, qualcuno ha pensato che i partiti non servissero».
Tra le domande dei ragazzi di “Ammazzateci Tutti”, quelle relative allo scottante tema degli ecoreati che travolge il Sud dalla Campania sino alla Calabria: «Il nostro paese è stato usato come una discarica. Ma non c’erano solo prodotti del sud, ma anche del nord e dell’Europa. In altri paesi si smaltivano questi rifiuti, mentre la camorra fungeva da service». Ma Orlando ha rassicurato sul futuro del Meridione: «Il Mezzogiorno ha grandi possibilità di crescita e vede una buona generazione futura sulla crescita sia politica che intellettuale». Infine ha dichiarato che la politica si sta allontanando dai giovani, aggiungendo: «L’Italia – ha concluso Orlando – aveva una buona classe morale e i cittadini votavano progetti educativi e lavorativi. Oggi, la società sta andando verso l’astensionismo».
Il sindaco di Reggio Calabria Falcomatà ha spiegato il compito dell’amministrazione locale: «Reggio Calabria viene da uno scioglimento per contiguità mafiosa. Noi stiamo dalla parte della legalità. Stare dalla parte della legalità conviene sempre. I sindaci sono artigiani della propria terra». Renato Accorinti, sindaco di Messina, ha parlato del proprio ruolo: «Fare il sindaco non è un lavoro, per come lo intendo io. E’ una cosa straordinaria. Lavoro “h 25”, ho una gioia infinita a stare nelle istituzioni. Sono entrato scalzo in comune perché entrare dentro le istituzioni è un luogo sacro, più della chiesa. Il comune è un luogo di tutti, il potere serve se hai un potere come una madre verso il figlio. Ma se porta potere su potere, porta una malattia di falsi valori, vuol dire che lo spirito non è quello del bene comune. Io mi sto scialando!».

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