VILLA. Chiusura Legalitàlia, riconoscere la nuova mafia e vigilare sull’antimafia: gli interventi del pm Lombardo e del giornalista Inserra

10 Agosto 2015
916 Views
Stampa

di CONSOLATA MAESANO

VILLA SAN GIOVANNI – Secondo e conclusivo appuntamento del meeting Legalitàlia sabato  sera a Cannitello, dove gli ospiti del salone legalitario di Aldo Pecora si sono confrontati su una pluralità di temi.

magistrato Giuseppe Lombardo
Il pubblico ministero della Dda reggina Giuseppe Lombardo ha illustrato i cambiamenti che hanno investito il mondo della magistratura ed il ruolo dei giudici: «Penso che il ruolo della magistratura sia cambiato negli ultimi anni, seguendo anche una serie di classificazioni che provengono dalla società civile. Ancora molto noi dobbiamo fare: dobbiamo essere in grado di superare una serie di tecnicismi che a questa terra non servono, perché se ancora oggi alcuni fenomeni non sono pienamente ricostruiti, spiegati e fatti comprendere, dico che è anche colpa nostra. Il compito di un magistrato è semplificare tutta una serie di risposte e spiegare attraverso il proprio lavoro quali sono le chiavi di lettura per riconoscere determinati fenomeni e soprattutto nel momento in cui parliamo di gravi fenomeni criminali come le mafie di spiegare in maniera comprensibile e diretta che le mafie non sono più la coppola e la lupara, quel tipo di mafia non esiste più».
Un ruolo sempre più difficile viste le ristrettezze economiche che, inevitabilmente, avviano una politica di tagli con ripercussioni dannose: «Non dobbiamo metterci a fare i conti della serva: noi a Reggio Calabria siamo troppo pochi, perché abbiamo lo stesso carico di lavoro che ha un ufficio come Palermo: ma la procura di Palermo è tre volte quella di Reggio Calabria e obiettivamente io non penso di essere in grado di fare il lavoro di tre colleghi di Palermo».
Impossibile poi parlare di mafia attuale senza fare riferimento alla proiezione extraterritoriale:«Alcuni paesi europei hanno fatto finta di scoprire la presenza della ndrangheta nei territori solo dopo la strage di Duisburg, quando in realtà sapevano benissimo che i circuiti finanziari che contano e soprattutto il sistema bancario mondiale vive di capitali illeciti.  Avremmo dovuto capire che la ndrangheta non era quella che ancora ci raccontavano fino a qualche tempo fa, ma era soprattutto un’enorme sistema criminale che spostava capitali ingenti e condizionava anche l’attività delle grandi banche europee: gli esempi risalgono già agli anni ’70. Probabilmente saremmo stati in grado di impedire che qualcuno dicesse pubblicamente: “ma come? in Germania esiste la ‘ndangheta?”».

legalitalia ultima serata

Il giornalista Michele Inserra si è soffermato sulle ambiguità, sulle ombre che hanno coperto (e che in molti casi continuano a coprire) determinate categorie del mondo della magistratura e di quello mafioso: «Il primo grande problema è la mancanza di fiducia delle persone nelle istituzioni, purtroppo anche nella magistratura. Quando un cittadino vedeva il magistrato in compagnia o in bar dei mafiosi o di persone che venivano ritenute o percepite dalla comunità locale come appartenenti alla criminalità organizzata a chi doveva rivolgersi, se aveva qualcosa da denunciare? Per fortuna i tempi sono cambiati, per fortuna sono cambiati tanti magistrati. Non vediamo più i grandi magistrati andare in locali di persone che sono appartenenti alla criminalità organizzata. Tanti magistrati di adesso hanno ridato fiducia a questo territorio, a questa città. Qui non siamo in un territorio dove c’è una maggioranza di delinquenti: il problema è che una minoranza di delinquenti mantiene ostaggio questi territori. A me a volte preoccupa lo stato di incensurato: il pregiudicato lo conosco, so che è tale, so anche come prendere le dovute contromisure. Ma parecchie volte ho difficoltà a riconoscere la persona incensurata: area grigia, borghesia mafiosa, chiamatela come volete.  La mafia è una cosa seria, ma l’antimafia parecchie volte non lo è: quindi bisognerebbe veramente approfondire a largo raggio, su tutti. Prima si parlava ancora di pentiti e pentitismo. Come mai in alcuni anni in questo territorio alcune dichiarazioni di pentiti non sono stati oggetto di riscontro da parte della magistratura?».

legalitalia ultima serata

La deputata Dorina Bianchi è del parere che una vera rinascita del sud sia possibile solo se i suoi abitanti iniziano ad adottare un atteggiamento più propositivo: «Credo che un difetto importante del sud sia “la sindrome del palio di Siena”, come dice Bonzio: l’abitudine a realizzarsi nella sconfitta altrui, o di andare contro le menti altrui. Molto spesso noi nel momento in cui troviamo qualcuno che fa lo dobbiamo demolire. Dobbiamo iniziare a parlare di sud in maniera positiva. Noi abbiamo nel nostro sud delle grandi eccellenze, delle cose che funzionano e credo che dobbiamo ripartire da queste cose. Credo che bisogna iniziare a costruire attorno alle cose che funzionano e bisogna iniziare a farle vedere al mondo. Nel momento in cui noi ci piangiamo addosso, diciamo che tutto va male non facciamo altro che manfestarlo all’esterno: tutti si convincono che non ce la possiamo fare, che tutto è ndrangheta, che non funziona niente. Invece, nel momento in cui iniziamo a valorizzare tutto ciò che di bello, di buono, di efficiente c’è nel nostro sud, immettiamo un meccanismo positivo che da entusiasmo. Faccio un esempio: il software che sorveglia i traffici della camorra sui rifiuti viene costruito a Catanzaro».

Potrebbe interessarti

Appalto rifiuti a Villa, il Codacons segnala all’Anac «gravi irregolarità»
Attualità
251 views
Attualità
251 views

Appalto rifiuti a Villa, il Codacons segnala all’Anac «gravi irregolarità»

Francesca Meduri - 26 Luglio 2024

VILLA SAN GIOVANNI – Il Codacons di Reggio Calabria getta ombre pesanti sulla gestione dell’appalto relativo al servizio di igiene…

Ponte, il Pd villese incalza la sindaca: «Risponderà finalmente alle nostre istanze?»
Attualità
164 views
Attualità
164 views

Ponte, il Pd villese incalza la sindaca: «Risponderà finalmente alle nostre istanze?»

Francesca Meduri - 24 Luglio 2024

VILLA SAN GIOVANNI - «La sindaca Caminiti risponderà finalmente, al "Teatro Primo" (24 Luglio, ore 18), alle richieste dei Democratici?»,…

Villa, il movimento “No Ponte Calabria” interroga la sindaca Caminiti
Attualità
130 views
Attualità
130 views

Villa, il movimento “No Ponte Calabria” interroga la sindaca Caminiti

Francesca Meduri - 24 Luglio 2024

VILLA SAN GIOVANNI – «Cosa possono fare le amministrazioni comunali per ostacolare la truffa del Ponte? Può essere trovato un…