CAMPO CALABRO. Alimentazione e salute nello sport: l’importanza della prevenzione

17 Luglio 2015
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di CONSOLATA MAESANO

CAMPO CALABRO – “L’alimentazione e la salute nello sport”: se n’è parlato ieri sera a Campo Calabro, in occasione di una tavola rotonda organizzata dal comune col patrocinio dell’ordine dei medici e dei farmacisti.

I relatori, moderati dal giornalista Enzo Tromba, sono stati Domenico Pistone, medico cardiologo e responsabile del centro di medicina dello sport presso l’Asp 5; Giuseppe Chindemi, biologo nutrizionista e docente e Cristina Pratticò, farmacista, farmacologa e collaboratrice presso l’unica farmacia del territorio comunale.

Il seminario rientra nel progetto di una serie di incontri educativi con cadenza mensile che il comune di Campo Calabro ha organizzato per informare e coinvolgere i propri cittadini su una pluralità di temi.
È il sindaco Domenico Idone a spiegare la motivazione di questa scelta: “Si tratta di un percorso volto a valorizzare e a investire sulla qualità delle persone. La conoscenza è consapevolezza: per questo vogliamo offrire con cadenza mensile delle possibilità di confronto con esperti su salute, arte, medicina, cultura, sport. Stiamo lavorando per costruire uno staff apposito e qualificato”. Il tutto con l’ausilio e l’utilizzo delle infrastrutture comunali: dalla villa comunale, in fase di realizzazione, alla ristrutturazione delle scuole medie e della sua palestra, al già avviato centro polifunzionale. “Questo patrimonio infrastrutturale è totalmente offerto al comprensorio”.
Ancora, un progetto che mira a proiettare il comune in un’ottica extraterritoriale, divenendo punto di riferimento per le realtà limitrofe: “Campo Calabro deve divenire baricentrica nell’area dello stretto, nell’imminente città metropolitana: vogliamo parlare a Reggio Calabria, alla Calabria, all’Italia, al mondo”.
Idone si è poi soffermato sull’associazionismo, una realtà ben diffusa e radicata nel territorio: “A Campo Calabro sono presenti 28 associazioni. La vita è un dono e il modo migliore per viverlo è donarlo agli altri, soprattutto nei luoghi dove viviamo. Donare, dedicarsi agli altri significa credere nel vero senso della vita, facendo vincere una cultura del positivo, del proiettarsi fuori da se stessi, verso gli altri”.
E difatti all’incontro hanno presenziato le associazioni sportive, sociali, giovanili e cattoliche campesi.

Ha quindi preso la parola il cardiologo Pistone, il quale ha focalizzato il suo intervento sulla medicina dello sport: “Essa rappresenta ormai l’unica branca reale di prevenzione, soprattutto giovanile: molti ragazzi pensano di essere sani, poi attraverso i controlli purtroppo scoprono di non esserlo. E ciò non è raro: potete immaginare quanto sia difficile dare una notizia simile, rappresenta un vero dramma. La salute dei cittadini passa anche dal controllo degli atleti. La normativa che impone l’obbligo di visita medica preventiva per l’idoneità sportiva esiste dal 1982, ma è stata presa sottogamba per parecchio tempo. Adesso sono garantite visite e controlli gratuite, per un’accurata prevenzione: l’atleta è seguito, con una dettagliata anamnesi e con la cartella clinica.

Successivamente, il biologo nutrizionista Chindemi ha aperto gli occhi sulla scarsa qualità dell’informazione che accompagna il settore alimentare: “Le nostre scelte sono orientate in modo subdolo e subliminale: la pubblicità è l’anima delle internazionali, non vengono fornite informazioni scientificamente corrette. Orientarsi in questa selva non è facile”.
Chindemi è poi entrato nello specifico dell’alimentazione dell’atleta.
“Ormai nessuna società lavora senza dietologi e nutrizionisti. L’approccio è specifico per il singolo atleta, tramite una serie di apposite analisi. L’alimentazione dello sportivo determina l’esito delle prestazioni e quello della gara: non c’è un alimento che può far vincere, ma molti che possono far perdere”.

La farmacista Pratticò è infine intervenuta in merito agli integratori: “Si tratta di sostanze finalizzare a risolvere delle carenze. Hanno il compito di migliorare e completare la dieta, apportando benessere. Vale sia per condizioni normali, che per condizioni speciali: anziani, donne in età fertile o in menopausa”.

La popolazione di Campo Calabro ha risposto con entusiasmo all’incontro: stimolata dai temi trattati, è divenuta parte attiva del dibattito, sottoponendo agli esperti una serie di quesiti: la presenza e l’uso dei defibrillatori nei luoghi pubblici, il rapporto tra alimentazione ed incidenza tumorale, l’importanza di saper leggere le etichette alimentari, il cuore dello sportivo, l’attività fisica idonea agli anziani ed ai cardiopatici, la differenza tra agonismo e non agonismo.

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