SCILLA – Il commissario Aldo Aldi non ha ancora salutato la città che già alcuni scillesi ne sentono la mancanza. O meglio, tra gli stessi vige il timore che la futura amministrazione non possa essere all’altezza della situazione per far fronte alle tante problematiche del paese. E quindi, quasi quasi, per loro sarebbe meglio che le cose restassero così. Un senso di sfiducia nella politica che invade una buona parte della cittadinanza, perlomeno quella che non si fa convincere tanto facilmente dalle promesse e dai buoni propositi tipici della campagna elettorale.E’ il caso, ad esempio, della responsabile di un comitato civico locale, nonché del più partecipato gruppo facebook su Scilla (Qui è radio Scilla che vi parla …), Carolina Cardona, che in una lettera aperta si rivolge così al commissario Aldo Aldi: «E’ già passato quasi un anno dal suo insediamento. Fra qualche giorno lascerà in consegna il nostro Comune all’Amministrazione eletta. L’ha ereditato in una situazione disastrata, ora per quel che ne sappiamo le cose si stanno appianando. Che dirle, grazie. Grazie per averci ascoltato, grazie per essere stato fermo su molti punti, grazie di questa pausa disintossicante che ci ha concesso di riflettere e ripartire. Ma ripartire da dove? Già perché se dobbiamo ripartire e fra qualche anno ritrovarci incagliati nei membri del debito pubblico scillese, le chiedo, commissario, non ci abbandoni! Non ci abbandoni fra le braccia di una politica che non sa migliorarsi, di una politica clientelare, di una politica chiusa e bigotta! Ma che dico, non ci abbandoni a noi stessi, perché il male peggiore che c’è a Scilla sono gli scillesi! Apatici, convenzionali, per nulla attenti al sociale e al senso civico, criticoni ma con le dovute cautele, amanti del caos e dell’illegalità! Fra qualche anno, se le cose dovessero riniziare ad andare male, spero di rivederla, per un’ulteriore disintossicazione sperando che possa fermarsi per almeno due anni! Per migliorare un paese non basta un giorno, non basta un anno, ma è necessario un cammino ricco di sconfitte e poche vittorie. Importante è incontrare persone costruttive che ti facciano capire la differenza. Per me lei è la differenza».
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