BAGNARA/SCILLA – C’erano anche le marinerie di Scilla e Bagnara Calabra alla recente riunione con l’Alpa e la Cgil regionali per fare il punto sullo stato di crisi della pesca in Calabria causato principalmente dalle restrizioni imposte dall’Unione Europea. E ovviamente pure i pescatori della Costa Viola sono pronti alla mobilitazione, così come si è stabilito durante l’incontro, mediante una serie di assemblee che interesseranno tutti i territori, in vista dell’appuntamento nazionale del 14 aprile a Roma per chiedere una svolta nella politica per la pesca nazionale e meridionale. «Si è decisa la mobilitazione, attraverso un piano di assemblee che coinvolgeranno tutti i territori – hanno spiegato i rappresentanti della Cgil – in vista dell’appuntamento nazionale del 14 aprile per chiedere una svolta nella politica per la pesca nazionale e meridionale». E’ stato inoltre stigmatizzato «l’atteggiamento particolarmente repressivo delle capitanerie di porto nei confronti di diverse marinerie. Il rispetto della legge, obbligatorio e necessario, deve avvenire – hanno messo in chiaro i partecipati alla riunione dei giorni scorsi – nel rispetto della dignita’ dei pescatori e comprendendo le difficolta’ e soprattutto aiutandoli in questa fase di difficolta’ loro e delle loro famiglie». La politica non può continuare a voltarsi dall’altra parte, deve cominciare a occuparsi seriamente dei problemi dei pescatori calabresi e promuovere delle iniziative che possano dare una boccata d’ossigeno a un settore sempre più in ginocchio. « Chiediamo alla nuova Giunta Regionale di sostenere questa mobilitazione, di attivare un incontro urgente per aiutare da parte loro anche ricorrendo ai fondi comunitari e a provvedimenti necessari e non piu’ differibili per sostenere le specificita’ della pesca calabrese, comparto fondamentale dell’economia e della vita di tante persone», hanno affermato le segreterie regionali di Cgil Flai e Alpa. Tornando alla imminente manifestazione capitolina, ecco alcune delle richieste contenute nella piattaforma rivendicativa: deroga temporanea almeno fino al 31/12/2015 del Decreto ministeriale del 21 settembre 2011, consentendo l’utilizzo delle piccole derivanti con maglia non superiore ai 18 cm; attribuzione esclusiva al sistema “palangaro” delle 350 tonnellate di quote tonno aumentate dall’Iccat, inserendo nell’attribuzione dei permessi nuove barche; costituzione di un tavolo permanente di confronto tra il ministero i pescatori, i sindacati, le associazioni del settore e i rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste, al fine di costruire un percorso che consenta la crescita del comparto. f.m.
Potrebbe interessarti
Ponte sullo Stretto, società smonta nuova fake news de La Repubblica
Francesca Meduri - 10 Novembre 2024La Stretto di Messina Spa interviene per smontare l'ennesima notizia, a quanto pare errata se non falsa, riportata dal quotidiano…
Vicenda E-Koru a Villa, la sindaca: «Abbiamo parlato con tutti i sindacati»
Francesca Meduri - 10 Novembre 2024VILLA SAN GIOVANNI - Dopo un video su Facebook, l'amministrazione Caminiti è ulterirmente intervenuta sulla vicenda E-Koru con un comunicato…
VILLA. Cambio vertice Polizia locale, Città in Movimento: «Intervenire è diritto e dovere del sindaco»
Francesca Meduri - 10 Novembre 2024VILLA SA GIOVANNI - Città in Movimento saluta «con estrema soddisfazione la scelta dell’Amministrazione Comunale di intervenire finalmente sul settore…