Sciopero E-Koru a Villa, salta raccolta umido. Dal Comune: «Nessun impegno disatteso»

22 Gennaio 2024
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VILLA SAN GIOVANNI – Confermato nella giornata odierna lo sciopero dei lavoratori E-Koru, indetto dalle sigle sindacali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel per protestare contro i ritardi nei pagamenti del personale in forza all’azienda. Oggi, dunque, la raccolta della frazione organica sarà garantita solo per i servizi essenziali (cliniche, caserme, scuole etc.).

I motivi dello sciopero

Nel mirino delle organizzazioni sindacali finiscono, ancora una volta, sia l’azienda incaricata del servizio di raccolta rifiuti e igiene ambientale sia il Comune guidato dal sindaco Giusy Caminiti. Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel richiamano gli sviluppi della vertenza: «Con nota del 30 novembre 2023 le segreterie territoriali hanno avviato le procedure di raffreddamento e conciliazione. In data 6 dicembre 2023 la società convocava le parti al fine di trovare soluzioni atte a scongiurare qualsivoglia azione di lotta previste dalla normativa vigente. Tale incontro si chiudeva con esito negativo». I sindacati vanno al nocciolo della questione, sostenendo senza mezzi termini che «ad oggi nonostante gli impegni assunti da parte datoriale e dal Comune, i lavoratori sono rimasti senza alcun pagamento delle mensilità arretrate e dovute agli stessi e che alla data odierna sono tre gli stipendi arretrati». Da qui l’impossibilità «di poter proseguire in un’ottica di miglioramento per la forza lavoro attualmente impegnata», continuano i sindacati sottolineando «la mancata collaborazione a risolvere il problema legato al pagamento degli emolumenti». Problema che ricade appunto «sull’anello debole della catena che sono i lavoratori, che nonostante le difficoltà – rimarcano – Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel – portano avanti con dedizione e spirito di collaborazione un servizio essenziale che non può e non deve fermarsi per il bene della comunità, ma naturale come è essenziale l’attività di igiene urbana, è essenziale essere retribuiti con puntualità, al fine di poter sostenere le spese di ogni famiglia». Proseguono i sindacati: «L’ 11 dicembre 2023 le organizzazioni sindacali procedevano ad esperire la seconda fase al fine di poter definire positivamente la questione relativa al costante e continuo ritardo da parte della società E-Koru e coro al pagamento degli monumenti ai lavoratori. In data 20 dicembre 2023 la Prefettura convoca le parti, in modalità da remoto, e dopo ampia discussione le organizzazioni sindacali comunicavano la chiusura del verbale con esito negativo». I lavoratori incroceranno le braccia h24, «in ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti norme in materia, non avendo avuto certezze sulla situazione economico-finanziaria, e sulle condizioni minime di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».

La replica dell’amministrazione comunale

 

«Il comune di Villa San Giovanni – scrive l’amministrazione su Facebook – non ha disatteso alcun impegno assunto al tavolo convocato dalla Prefettura: come da impegno, infatti, l’ente ha pagato a metà gennaio (alla riapertura della tesoreria) una quota di spazzamento erroneamente non saldata (quella del giugno 2023) e l’intera fattura (raccolta e spazzamento) del mese di settembre 2023 andata in scadenza.

Se l’azienda non ha effettuato ad oggi i pagamenti per come convenuto non è certo responsabilità di quest’amministrazione comunale che, dal primo giorno di insediamento, nonostante le difficoltà legate al dissesto, ha recuperato tutti i debiti precedenti con E Koru ed ha ottemperato ai pagamenti delle fatture nei sessanta giorni dalla scadenza delle stesse come da contratto.

Azienda e sindacati sanno benissimo (la prima ha anche accettato la condizione posta) che i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2023 potranno essere liquidati solo dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2023/2025: questo i sindacati lo sanno perché ne è stata notiziata anche la funzionaria della Prefettura di Reggio Calabria al tavolo convocato nel mese di dicembre.

Siamo solidali con i lavoratori non pagati, conosciamo la logica che sottende lo sciopero proclamato e non revocato, ma stigmatizziamo il disagio che si arreca a una comunità che non ha colpe come non ne ha l’Amministrazione che ha pagato.

Stringiamo i denti come i lavoratori non pagati, ma non accettiamo critiche gratuite e non motivate da parte dei sindacati.

La Prefettura è notiziata di ogni passo (anche per conoscenza dei mandati di pagamento) e non ci sono responsabilità ad oggi nell’operato dell’ente.

La Città non può essere penalizzata da una contrapposizione terza tra azienda e sindacati.

Lo ripetiamo: comprendiamo le ragioni dei lavoratori ma non il disagio arrecato a noi cittadini, di cui comunque chiediamo scusa!».

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