Ogni festa in piazza, in estate come in inverno, a San Roberto riecheggia per tutta la Vallata la tarantella, un suono tradizionale che qui ha trovato numerosi giovani, ragazze e ragazzi, che si divertono e rallegrano un’intera comunità con organetto e tamburello. Molti di loro, quasi tutti, hanno imparato ciò che sanno da Rocco Randazzo, un uomo buono prima che talentuoso.
«La tarantella è un’espressione di libertà offerta dall’avere delle regole, un codice attraverso cui esprimere e condividere la propria personalità attraverso il suono ed il ballo. Perché viviamo la tarantella? Gli studiosi negli ultimi decenni si sono spesi nello svolgere ricerche e darci risposte, ma noi che invece la viviamo e tramandiamo, sappiamo che il significato di questa tradizione sta tutto nello stare insieme e nel divertirsi – spiega il suonatore e maestro Rocco Randazzo – Ai ragazzi ed alle ragazze a cui ho insegnato ciò che sapevo e da cui ho anche appreso molto, so di avere offerto loro un’alternativa alla televisione, al telefonino ed a molto altro. Non che non si debbano fare le altre cose, ogni generazione vive lo spirito del proprio tempo, imparare a ballare e suonare la tarantella è avere una marcia in più e sono felice di godermi questi ragazzi che hanno raccolto il testimone delle nostre tradizioni».
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