VILLA SAN GIOVANNI – Il Comitato genitori dell’Istituto d’istruzione superiore “Nostro-Repaci” torna a richiedere locali scolastici per l’a.s. 2023/24, stavolta con una lettera via pec firmata dall’avvocato Maurizio Cimino.
«Evitare un inutile esborso economico alla Citta Metropolitana di Reggio Calabria e soprattutto garantire il diritto allo studio e la pari opportunità agli studenti di tutte le scuole senza discriminazioni né privilegi»: questa la motivazione della missiva, rivolta in primis alla Città Metropolitana e poi alle altre istituzioni coinvolte.
Il Comitato esige risposte celeri, rivendicando tramite il proprio legale «che venga effettuato entro e non oltre 7 giorni dal ricevimento della presente un sopralluogo presso i locali siti in via De Gasperi per constatare l’esistenza di classi vuote e/o inutilizzate». Da qui la richiesta vera e propria, e cioè «che venga attribuito all’Istituto “Nostro-Repaci” il primo piano lato sud dell’edificio di via De Gasperi o in subordine ed in via temporanea almeno 8 aule da incrementare successivamente». Si tratta dell’edificio scolastico realizzato negli anni ’90 per l’allora Istituto Tecnico “Leonida Repaci” e che oggi ospita parte del “Luigi Nostro” (Liceo Scientifico) e l’intero Alberghiero.
Il Comitato genitori avvalora la propria istanza confrontando i numeri delle due scuole attualmente presenti in via De Gasperi, in particolare i dati sugli alunni per il 2023/24: «Al “Nostro Repaci” sono state assegnate in organico 39 classi; e l’IpalbTur, a cui risultano assegnate all’interno del plesso di via De Gasperi 29 classi per un totale di 500 alunni, ha subito un rilevante decremento di nuovi studenti così rendendo disponibili locali che potrebbero mitigare in parte i notevoli disagi che sono costretti a subire gli studenti del “Nostro- Repaci”».
Sono tante infatti le problematiche legate alla dislocazione del “Nostro-Repaci” in quattro sedi diverse (due delle quali in affitto), situazione sorta nel 2016/17 in seguito alla dichiarazione di inagibilità della sede di via Marconi. E il Comitato genitori le ricorda tutte queste criticità: «Pesante carico del monte ore giornaliero (6-7 ore di lezione); disagi per gli alunni pendolari; itineranza dei docenti costretti a spostarsi tra le sedi; mancanza di spazi e strutture sportive nelle sedi di via Garibaldi, di via Zanotti Bianco e di via Monsignor Bergamo; mancanza di vani per ricollocare i laboratori realizzati con fondi europei; continui trasferimenti degli studenti da una sede all’altra per lo svolgimento di attività specifiche; mancanza di fruizione della ricca biblioteca, dei laboratori scientifici e di altre strumentazioni e attrezzature non trasferite dalla sede inagibile di via Marconi; continua itineranza degli amministrativi per il reperimento di dati d’archivio».
Il Comitato chiede, inoltre, di essere informato sullo stato dei lavori necessari per la costruzione del nuovo edificio scolastico di via Marconi. (fra.me.)
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