di FRANCESCA MEDURI
VILLA SAN GIOVANNI – Per la prima volta i circoli territoriali del Pd di Villa San Giovanni e di Messina si riuniscono in assemblea comune sul tema del Ponte sullo Stretto. L’appuntamento è per venerdì 9 giugno, alle ore 17, sulla sponda calabra della mega infrastruttura, precisamente presso la sede dell’associazione “La Cave” in piazza Giustino Calabrò, già piazza dei Parlamenti.
I documenti democratici prodotti sulle due sponde
«La tutela dei territori è il futuro dello Stretto!», premette il segretario dei dem villesi Enzo Musolino annunciando l’iniziativa. L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, vedrà i militanti del circolo Pd di Villa San Giovanni e del circolo Pd della quarta circoscrizione di Messina «discutere dei documenti democratici – prodotti nelle due sponde dello Stretto – contro l’ultima illusione del ministro Salvini, contro il “decreto Ponte” e l’annunciato nuovo sperpero di denaro orchestrato a danno di Villa e di Messina». Il documento stilato dal Pd villese è stato già consegnato dalla dirigente Lina Vilardi ai vertici regionali del partito, in occasione della recente assemblea tenutasi all’hotel La Conca.
«Governo senza strategia di sviluppo per Calabria e Sicilia»
Un’assemblea dalla quale è emersa una posizione chiara, precisa, a nome del Partito democratico, riassunta, a margine dell’incontro, dal segretario regionale Nicola Irto: «La posizione del Pd Calabria non è quella di affermare un no al Ponte sullo Stretto in maniera ideologica e strumentale ma di ferma opposizione alla mancanza di strategia del Governo sul tema dello sviluppo intermodale della rete dei trasporti in Calabria e in Sicilia. Sviluppo che passa necessariamente dall’Alta Velocità Ferroviaria fino a Palermo, ultimo miglio del corridoio europeo scandinavo-mediterraneo. Senza tale contesto, il decreto Ponte è utile non per le comunità calabresi e siciliane ma per la società che va a finanziare. Questo “no” si rafforza poi in relazione ai forti, motivati e concreti dubbi sul mancato coinvolgimento delle comunità nell’attualizzazione del progetto e di effettiva copertura finanziaria di studio di fattibilità e rispetto del cronoprogramma come sopra elencati».
«Boicottate le priorità, le infrastrutture preliminari»
Più o meno lo stesso concetto più volte espresso dal segretario villese Enzo Musolino, intervenuto a muso duro pure dopo il placet all’opera da parte del Senato: «Si tira dritto con la retorica della “grande opera”; si nega ruolo concreto a Messina e a Villa; vengono sostanzialmente boicottate le priorità, le infrastrutture preliminari a qualsiasi ragionamento serio sull’attraversamento stabile e gli stessi “approdi a sud” (che rappresentano davvero il futuro per Villa!) sono ormai derubricati a specchietto per le allodole, la cui eventuale progettazione sarà sempre secondaria, strumentale, asservita alla “priorità” Ponte sullo Stretto. Dopo l’approvazione del provvedimento anche al Senato il problema tornerà ad essere problema nostro, nostra ferita e sfregio, con buona pace di una “visibilità” posticcia che tornerà a fare capolino – come retorica elettorale – con l’avvicinarsi delle elezioni europee del 2024».
I documenti democratici prodotti sulle due sponde
«La tutela dei territori è il futuro dello Stretto!», premette il segretario dei dem villesi Enzo Musolino annunciando l’iniziativa. L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza, vedrà i militanti del circolo Pd di Villa San Giovanni e del circolo Pd della quarta circoscrizione di Messina «discutere dei documenti democratici – prodotti nelle due sponde dello Stretto – contro l’ultima illusione del ministro Salvini, contro il “decreto Ponte” e l’annunciato nuovo sperpero di denaro orchestrato a danno di Villa e di Messina». Il documento stilato dal Pd villese è stato già consegnato dalla dirigente Lina Vilardi ai vertici regionali del partito, in occasione della recente assemblea tenutasi all’hotel La Conca.
«Governo senza strategia di sviluppo per Calabria e Sicilia»
Un’assemblea dalla quale è emersa una posizione chiara, precisa, a nome del Partito democratico, riassunta, a margine dell’incontro, dal segretario regionale Nicola Irto: «La posizione del Pd Calabria non è quella di affermare un no al Ponte sullo Stretto in maniera ideologica e strumentale ma di ferma opposizione alla mancanza di strategia del Governo sul tema dello sviluppo intermodale della rete dei trasporti in Calabria e in Sicilia. Sviluppo che passa necessariamente dall’Alta Velocità Ferroviaria fino a Palermo, ultimo miglio del corridoio europeo scandinavo-mediterraneo. Senza tale contesto, il decreto Ponte è utile non per le comunità calabresi e siciliane ma per la società che va a finanziare. Questo “no” si rafforza poi in relazione ai forti, motivati e concreti dubbi sul mancato coinvolgimento delle comunità nell’attualizzazione del progetto e di effettiva copertura finanziaria di studio di fattibilità e rispetto del cronoprogramma come sopra elencati».
«Boicottate le priorità, le infrastrutture preliminari»
Più o meno lo stesso concetto più volte espresso dal segretario villese Enzo Musolino, intervenuto a muso duro pure dopo il placet all’opera da parte del Senato: «Si tira dritto con la retorica della “grande opera”; si nega ruolo concreto a Messina e a Villa; vengono sostanzialmente boicottate le priorità, le infrastrutture preliminari a qualsiasi ragionamento serio sull’attraversamento stabile e gli stessi “approdi a sud” (che rappresentano davvero il futuro per Villa!) sono ormai derubricati a specchietto per le allodole, la cui eventuale progettazione sarà sempre secondaria, strumentale, asservita alla “priorità” Ponte sullo Stretto. Dopo l’approvazione del provvedimento anche al Senato il problema tornerà ad essere problema nostro, nostra ferita e sfregio, con buona pace di una “visibilità” posticcia che tornerà a fare capolino – come retorica elettorale – con l’avvicinarsi delle elezioni europee del 2024».
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