Si è tenuta l’altro ieri l’audizione del sindaco Giusy Caminiti alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati sul tema ‘Realizzazione Ponte sullo Stretto‘
Ringraziando per l’attenzione e il confronto tutti gli onorevoli impegnati e il referente relatore on.le Furgiuele, il sindaco di Villa San Giovanni ha ricordato «la posizione dell’Amministrazione ormai nota da mesi: avevamo chiesto che si affrontasse la questione Ponte sullo Stretto con un metodo diverso rispetto al passato, ovvero un metodo tecnico scientifico che vedesse parte attiva i due comuni di Villa San Giovanni e Messina in quanto fortemente soggetti all’impattato dell’opera e che riguardasse la preventiva valutazione dell’utilità dell’opera stessa, della sua realizzabilità dal punto di vista strutturale, della sostenibilità ambientale ed anche economica. Questo avrebbe permesso ai territori, e quindi al comune di Villa San Giovanni, di essere parte di una fase successiva di dibattito pubblico e quindi successivamente dell’opportuno coinvolgimento nell’ipotesi della realizzazione del Ponte».
«Abbiamo chiesto, a decisione politica nazionale assunta, pur mantenendo tutte le perplessità citate rispetto alla eventuale realizzazione del Ponte, che ci venga riconosciuto – ha aggiunto Caminiti – il ruolo di protagonisti del cambiamento del nostro territorio: vogliamo la governance di questo cambiamento per una Città che ha già costruito una visione di sviluppo trasportistico e turistico; abbiamo chiesto al Governo quel qualcosa in più che è dato dalla responsabilità di favorire quell’azione territoriale che mi onoro di rappresentare per la mia Città».
«Senza dimenticare che il Parlamento oggi – ha ancora evidenziato Caminiti – è chiamato alla conversione del decreto legge 35/2023 che riguarda la riattivazione della società Stretto di Messina SpA, ho chiesto la opportuna “partecipazione alla società Stretto di Messina SpA dei comuni di Villa San Giovanni e Messina, senza alcun onere a carico degli stessi enti e senza alcun aggravio per la società stessa, come riconoscimento del ruolo strategico dello Stretto quale cerniera dell’Europa e del Mediterraneo rispetto all’opera Ponte sullo Stretto di Messina».
«Al Governo ho chiesto – ha proseguito il sindaco – un segnale concreto per tutta l’Area Integrata dello Stretto, con l’approvazione della legge sulla continuità territoriale, dal momento che per noi “strettesi” non è una questione di conubarzione ma di “passaggio”.
Alla Città di Villa San Giovanni servono opere preliminari e non complementari e tanto meno compensative (la variante di Cannitello a 10 anni di distanza è una ferita che grida vendetta e ancora è conosciuta come l’eco-mostro), per cui ho chiesto un “accordo di programma quadro che promuova Villa San Giovanni come città innovativa per i trasporti, la salvaguardia delle risorse culturali e ambientali e lo sviluppo turistico, programmando grandi interventi: nuovo porto per gli approdi a sud, aree di stoccaggio, servizi di mobilità-intermodalità ed interscambio, viabilità congruente con le opere di collegamento stabile e di mobilità dinamica; porto turistico e riqualificazione fronte mare; riqualificazione e valorizzazione delle aree collinari cittadine; interventi primari connessi alle reti di servizi alla città; arredo e viabilità urbana, parchi e assi verdi nel centro cittadino, attività commerciali, fieristiche, centri di studio e/o ricerca (a titolo esemplificativo biodiversità, correnti e maree, sismologia e vulcanologia), musei tematici sull’identità dello Stretto e sull’eventuale Ponte”.
Non possiamo trascurare l’area industriale di Campo Calabro – Villa San Giovanni e la città di Reggio Calabria: per lo sviluppo di queste è necessaria (d’accordo con i sindaci Repaci e Brunetti) la “rimodulazione della ZES al fine di estendere le superfici già individuate a ridosso del porto di Villa San Giovanni alla contigua area industriale di Campo Calabro, Villa San Giovanni e Reggio Calabria nel quadro della rivedibilità delle superfici e della rimodulazione degli obiettivi del Piano di Sviluppo Strategico ZES Calabria, già approvato dalla Regione Calabria con deliberazione del DGR n. 100/2018”.
Infine, ma non da ultimo, ho chiesto alle commissioni parlamentari una sessione di lavoro a Villa San Giovanni, per avere contezza del ruolo della Città rispetto allo Stretto e dell’impatto che essa subirà dal Ponte, ma anche della visione che già possiede quest’Amministrazione rispetto alla necessaria trasformazione del territorio per farlo sopravvivere a tale impatto, da tutti i punti di vista.
Al Ministro Matteo Salvini, infine, rinnovo – ha concluso Giusy Caminiti – la richiesta che la Città di Villa San Giovanni sia rappresentata direttamente al tavolo del gruppo di lavoro del progetto del Ponte sullo Stretto perchè questa è la città calabrese del Ponte. Non si può prescindere dall’attenzione ai territori e dal dialogo con essi e dei suoi abitanti; noi siamo certi che se le scelte non coinvolgeranno i territori più prossimi alle opere, non ci potrà essere l’efficacia dell’azione amministrativa a tutti i livelli».
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