Cannitello, il Comitato erosione costiera rivendica l’attività svolta con l’amministrazione Siclari-Richichi

11 Aprile 2023
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VILLA SAN GIOVANNI – «Hanno tutti ragione a dire “finalmente”. Ma è importante precisare come si è potuto arrivare a questo inizio». Così il Comitato a difesa della costa di Cannitello in merito ai lavori di ripascimento iniziati nei giorni scorsi lungo il litorale a nord di Villa San Giovanni.

Il Comitato erosione costiera rivendica a gran voce il lavoro svolto negli ultimi anni, affermando che l’odierno risultato è stato reso possibile «grazie ad un percorso attivato da un “Comitato” di persone che hanno deciso di esporsi per difendere la “spiaggia di Cannitello” (proprio quella spiaggia che esisteva da decine di secoli e che ha fatto sì che esistesse Cannitello). Oltre cento associati che, a vario titolo, hanno operato consentendo, senza troppo rumore e senza assoluto clamore, di individuare percorsi possibili per ottenere qualcosa. Persone che lottano e servono questa causa almeno dal 2017.

Sono stati aperti tavoli tecnici in Prefettura e presso tutti gli Enti e le Amministrazioni che a vario titolo hanno un ruolo in questa vicenda, – ricorda il Comitato –  cercando di informare sui disastri che la costa di Cannitello era costretta a subire e vivere, con ansia di tutti, giorno dopo giorno, per l’innaturale avanzare del mare in danno di quella sua millenaria spiaggia.

Perciò, se “finalmente” si vuol dire, è più corretto “si sta concretizzando”, piuttosto che “si sta realizzando”».

Il cantiere appena avviato,  secondo il Comitato, «è  frutto di una lunga e travagliata storia iniziata con una richiesta avanzata dal Comitato, in accordo con l’Amministrazione comunale dell’epoca (rappresentata da Maria Grazia Richichi), nel corso di uno dei tavoli tecnici tenuti in Prefettura, nel lontano settembre 2019, durante il quale si riuscì ad ottenere, dalla Regione Calabria di poter essere il Comune e non già la Città Metropolitana a gestire il finanziamento di € 400.000 messo a disposizione dal Governo.

Dopo un lungo iter romano i fondi – rammenta ancora il Comitato – sono stati messi a disposizione ad inizio 2021. E, solo, con la nota prot. 15259 del 26/05/2021 del suo Dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, è stato chiesto all’Amministrazione comunale di Villa S. Giovanni se fosse “… in possesso di progettualità a livello almeno definitivo per “interventi di ripristino e ricarica di opere idraulico-marittime esistenti” per gli importi e nelle località riportate nella scheda operazione allegata”.

Fortunatamente, malgrado il tempo trascorso e l’impegno per i continui solleciti attivati ad ogni livello, erano stati avviati, dal gruppo dei tecnici del Comitato in sinergia con l’Amministrazione comunale, tutti gli atti necessari per poter procedere.

L’impegno dei tecnici del Comitato e la disponibilità degli Amministratori comunali (primo fra tutti Giovanni Imbesi, impegnatissimo, sia come tecnico che come assessore) era stata predisposta prima la “scheda operazione” e quindi la “progettualità a livello definitivo” che era stata richiesta dalla predetta nota.

Tanto che risulta che la data dell’avvenuta “generazione” del procedimento completo è del 07/06/2021, con l’assegnazione del CUP al progetto. E fin qui l’iter è stato seguito quotidianamente. Poi l’iter per l’attivazione dell’appalto ed ora l’avvio dei lavori».

E infine: «A noi tutti non rimane che essere felici perché si è “finalmente” avviato quel cantiere tanto desiderato.

Siamo sicuri che, tutti coloro i quali si erano battuti perché questo giorno potesse arrivare il più presto possibile, se fossero stati invitati, avrebbero preferito un altro scenario e non solo il greto del Torrente Zagarella “ricostituito”. Comunque va bene così.

L’importante è ora che tutti comprendano che questo intervento di ripascimento, effettuato alla foce dei torrenti:

  • è un’attività che dovrà essere ripetuta ogni anno;
  • è un’attività di esclusiva competenza del Comune costiero;
  • è un’attività che il Sindaco deve garantire fintantoché non si sarà ristabilito l’equilibrio;
  • è l’unica attività che può garantire la ricostituzione della “spiaggia di Cannitello”.

Si è affermata una metodologia ed una tecnica operativa oltre che la quantificazione di un fabbisogno che deve essere garantito per il futuro».

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