VILLA. Politiche sociali, Richichi replica a Caminiti: «Da me impegno, lealtà e risultati»

3 Marzo 2023
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VILLA SAN GIOVANNI – Prosegue lo scontro tra il centrodestra villese e l’amministrazione Caminiti. Particolarmente aspro è stato quello in tema di servizi sociali, per il triplice ruolo assegnato all’avvocato Eros Polimeni: cosa inopportuna e illegittima per i consiglieri di minoranza e le forze politiche di centrodestra, e pienamente in regola secondo quanto assicurato dal sindaco Giusy Caminiti e dalla sua squadra di assessori e consiglieri. Nella querelle si inserisce adesso anche Maria Grazia Richichi, chiamata in causa proprio dall’attuale squadra di governo insieme agli altri ex sindaci Rocco La Valle, Antonio Messina e Giovanni Siclari.

«Da Sindaco f.f. e assessore con delega alle politiche sociali – comincia Richichi – non posso esimermi dal non rispondere al comunicato fatto dalla Sindaca Caminiti e dalla sua amministrazione sulla gestione passata delle suddette tematiche. 

Condivido in pieno ciò che è stato scritto dal già Sindaco Antonio Messina che rappresenta e interpreta un chiaro messaggio dei consiglieri di minoranza e di tutta la compagine del CDX.

Sentirsi tirati in ballo per “mala-gestio” dall’attuale Sindaca per aver ridotto in macerie Villa San Giovanni anche con riferimento all’aspetto delle politiche di coesione sociale è quantomai privo di verità. 

Che il presupposto giuridico, materia della Sindaca – possa essere a suo appannaggio è tutto da dimostrare nei fatti che non sono per come vengono raccontati, né spiegati alla sottoscritta, la quale ha guidato le politiche sociali sin dalla legislatura Messina, con lealtà, impegno, dedizione ottenendo pubblici apprezzamenti ministeriali, prefettizi e dal Tribunale dei minori di Reggio Calabria che da anni definiscono il lavoro svolto dall’assessorato “fiore all’occhiello di tutto il territorio Calabrese”. Ignorare e cancellare quanto di buono fatto in questi anni difficili nonostante le Commissioni d’accesso, due commissari, un trauma giudiziario e la pandemia oltre al pensionamento di varie risorse della struttura comunale, riducendo il tutto con le affermazioni del Sindaco che parla di “inadeguatezza” nella gestione delle politiche sociali sembra poco garbato, ingeneroso e poco istituzionale da parte di chi detiene oggi tra le tante deleghe anche quella delle politiche sociali e che da giornalista ha appreso e scritto infiniti comunicati sulle varie azioni e risposte in termini di servizi rivolti alle fasce deboli grazia anche agli innumerevoli finanziamenti regionali e ministeriali ottenuti». 

A difesa del proprio operato, quindi, Maria Grazia Richichi passa in rassegna alcuni dei risultati conseguiti negli anni scorsi: «Dai fondi PAC infanzia e anziani ai tutoraggi avviati con le università, dal progetto SPRAR/simpromi (nel Dicembre 2019 il comune di Villa San Giovanni è stato ritenuto virtuoso ed eccellente dal Ministero degli interni) ai progetti PUC per impiego dei percettori del reddito di cittadinanza ed ancora l’elaborazione del Piano di zona, strumento fondamentale per l’ottenimento di finanziamenti e fondi per le tematiche sociali, redatto a costo zero per tutti i Comuni dell’Ambito a differenza di tanti Comuni che, rivolgendosi ad agenzie e consulenze esterne, hanno sostenuto costi notevoli per la sua redazione. 

Tanti inoltre i vari riconoscimenti ottenuti negli anni in favore del Comune dei Villa, tra i quali quello regionale nel 2019 in favore del centro per la famiglia con la possibilità di aprire altrettanti centri nei comuni limitrofi. E ancora il finanziamento Pon Inclusione del Dicembre del 2016 con fondi riconosciuti per oltre 1 milione e 200 mila euro che ha consentito di rafforzare e potenziare la struttura dell’intero Ambito 14 determinando l’assunzione di ben 21 risorse umane dalle diverse competenze e professionalità, tra assistenti sociali, educatori amministrativi e psicologa e ancora il finanziamento ottenuto grazie al lavoro della stessa equipe con il programma PAIS che ha consentito di ottenere 464.000 euro per la prosecuzione sul territorio senza alcun costo per i Comuni dell’AtS 14».

«Tali risorse che sin da subito – ricorda ancora Richichi – hanno svolto ruoli importanti di responsabilità all’interno dell’assessorato, di cui oggi la Sindaca Caminiti si vanta di aver collocato in ruoli strategici della struttura burocratica dell’Ente.

Tutto ciò lo ribadisco è stato possibile grazie all’impeccabile lavoro gestionale svolto dal Segretario Gangemi e dal Dipendente Tonino Giordano in una prima fase e dall’Avv. Papasidero a seguire assieme al Segretario Cama.

Si evidenzia, inoltre, come la disposizione del personale nei Comuni sia stata sempre frutto di concertazione con i Sindaci dell’Ambito, ne sono prova i Verbali del Coordinamento Istituzionale atti pubblicati all’Albo pretorio dell’Ente, dalla cui lettura si evince che le scelte siano state sempre condivise sull’assegnazione del personale, lo stesso non si riscontra negli ultimi spostamenti fatti dall’attuale amministrazione.

Lo stesso Segretario Generale Dr. Francesco Gangemi che all’ epoca era stato designato come capo settore delle politiche sociali in quanto non era presente alcun regolamento comunale di funzionamento dell’Ambito poi predisposto e non erano presenti nella struttura burocratica dell’epoca altre categorie D che avrebbero potuto avere assegnata la funzione di responsabile del settore».

E sul finire del comunicato diffuso oggi Maria Grazia Richichi non risparmia ulteriori stoccate alla numero uno di Palazzo San Giovanni: «La sindaca Caminiti dichiara a tal proposito che sta provvedendo a ristrutturare l’apparato burocratico, cosa che siamo stati costretti a realizzare anche durante il mio mandato di facente funzioni  dopo l’ azzeramento forzato dell’intero ufficio tecnico ed i relativi pensionamenti, con le conseguenti difficoltà di dover tamponare le numerose vacanze di organico che nel frattempo si erano determinate, riuscendo, nonostante tutto, con poche risorse, in piena emergenza pandemica a far fronte a tutte le incombenze, rifondando l’intero ufficio tecnico ed avviando i concorsi intersettoriali e la stabilizzazione di ben 36 LSU.

«In tal senso non ci sembra che l’Amministrazione Caminiti, in questo primo scorcio di mandato, stia procedendo allo stesso modo, tenuto conto che non si sta realizzando nessuna concertazione sindacale e/o nessun confronto con le forze politiche dell’intero consiglio comunale. 

Per quanto attiene l’accusa rivoltaci dal Sindaco di fare riunione con i tre ex sindaci e con i consiglieri di minoranza, mi sorprende il fatto che la cosa desti sospetti e invettive verso un gruppo di ex amministratori, con alcuni dei quali ella stessa era solita riunirsi nel corso degli anni per fare strategie e opposizione e che oggi, nel rispetto del proprio mandato elettorale, avviano una concreta attività di controllo dell’azione amministrativa della squadra di Governo del Sindaco Caminiti».

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