REGGIO CALABRIA – «I Marinai d’Italia lasciano la sede storica al Porto che per venti anni ha costituito un punto fermo nella città di Reggio. Secondo la normativa vigente gli immobili sono subordinati al pagamento di quote troppo alte per le casse dell’Associazione di volontari. Nuove norme aggravano i costi di permanenza all’ interno del porto e questo spinge i Marinai d’Italia a traslocare modelli di imbarcazioni, crest e libri fuori dalla sede storica di oltre vent’anni». È quanto comunica la presidente Anmi Sabrina Martorano, che aggiunge: «Al momento non vi sono soluzioni alternative per una nuova sede, ma non si vedrà più il loro simbolo dell’ancora dorata in campo blu svettare come sempre in prossimità degli imbarchi degli aliscafi. Doloroso cambiamento che si verifica a segnare un’epoca. Tanti eventi hanno contraddistinto la vita del gruppo. Ne ricordiamo qualcuno dell’ultimo anno. A settembre i Marinai- circa 50 soci, uomini e donne- hanno festeggiato il 90° anniversario della Costituzione del Gruppo alla presenza delle autorità religiose, militari e civili. Coinvolgendo le scuole superiori e le altre associazioni hanno dato vita a bellissime manifestazioni in città come “Io racconto il mare” e “Il mare di Ulisse” all’Arena dello Stretto; la presenza dell’Amerigo Vespucci in porto a settembre, la mostra fotografica su Calipari e i 16 di Premuda al castello Aragonese; non ultima la Pubblicazione del libro su analogo tema “PREMUDA: 03.31. SILURI A SEGNO. BERSAGLIO COLPITO” nella sala dei Lampadari a Palazzo San Giorgio. La Seconda Edizione a Vela di Marinai Solidali con la partecipazione delle Madrine Giusy Versace e Anna Barbaro, atlete paralimpiche testimonial a vantaggio delle fasce deboli della popolazione».
Prosegue Martorano, prima donna in Italia a ricoprire il ruolo di presidente Anmi: «Tanto impegno e tante gratificazioni ora scaldano il cuore e riempiono di nostalgia p er un tempo passato. La nostra associazione di volontariato, che si sostiene sulle quote di iscrizione dei soci con tutta la lungimiranza possibile, non può affrontare l’onere dei costi di locazione attuali, fortemente incrementati dal 2022, senza rimetterci perlomeno nel genere di attività a cui dedicarsi. Noi siamo un gruppo di rappresentanza e abbiamo dato un contributo culturale, per Statuto non possiamo trasformarci in una realtà
commerciale».
E infine: «Oggi capita a tante Associazioni di dover lasciare l’area demaniale. Quindi si chiude la sede storica di sempre per cercare nuovi spazi. Dal festeggiare per l’arrivo del Vespucci, disegnando forme di vita marina con le ginnaste che omaggiano la nave più bella del mondo, alla nostalgia per un passato in cui erano i veterani esperti e stabili, facilmente raggiungibili ad un passo dal loro Habitat Naturale, il mare, all’interno del porto di Reggio vivevano da tempo. La forma dell’acqua cambia di continuo, metafora del destino il cui disegno non si può cogliere. Ma la presidente garantisce continuità nella spinta verso il cambiamento.
Buon vento, Marinai!»
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