VILLA. Guasti, dinieghi, burocrazia: ecco perché la raccolta dei rifiuti va in tilt

1 Dicembre 2020
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LETTERA APERTA ALLA CITTA’ SULLA PROBLEMATICA DEI RIFIUTI A FIRMA DELL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE DI VILLA SAN GIOVANNI PIETRO CAMINITI:

È d’obbligo spiegare con maggiore chiarezza alla città e a tutti i cittadini le motivazioni che hanno causato il disservizio della raccolta differenziata nell’ultimo periodo e sono sicuro che a leggere tutto il contenuto della lettera saranno solo quei cittadini che vogliono realmente conoscere le motivazioni dei mancati ritiri al di là delle posizioni politiche, mentre chi vuole cavalcare l’onda del malcontento commenterà sui social, senza aver letto nella sua interezza la comunicazione.

Da giorno 1 novembre il servizio di raccolta rifiuti in città è stato affidato alla ditta E-KORU che è subentrata alla ditta AVR in seguito a procedura di gara avviata dal Settore Tecnico-Urbanistico. Al momento del subentro già la situazione in città aveva delle evidenti criticità che sono state immediatamente affrontate dal gestore del servizio in termini di riorganizzazione dei turni di raccolta e dall’ Amministrazione Comunale richiedendo maggiori quantitativi alla Città Metropolitana per quanto riguarda i conferimenti presso gli impianti di smaltimento della frazione indifferenziata. A partire dalla seconda settimana di novembre abbiamo ottenuto di poter conferire in impianto un maggior quantitativo di rifiuto indifferenziato arrivando a conferimenti settimanali di 50 tonnellate a fronte delle 30/35 prodotte settimanalmente dalla città, quantitativi che, secondo le nostre previsioni, ci avrebbero consentito di recuperare tutto l’arretrato nell’arco di tre settimane e così stava avvenendo; infatti entro questo fine settimana non un solo sacchetto sarebbe rimasto per le strade della città. Purtroppo le nostre previsioni ed i nostri sforzi sono stati vanificati a causa di un guasto presso l’impianto di conferimento della frazione indifferenziata di Gioia Tauro che non ci ha consentito, sabato 21 novembre, di smaltire 10 tonnellate di rifiuti, smaltite poi il 25 novembre presso l’impianto di Sambatello. Ad aggravare ancora di più la situazione è stato il diniego a conferire, presso l’impianto di Vazzano, i rifiuti organici raccolti in città sabato 21 e lunedì 23 novembre per un totale di 22 tonnellate che ha causato un blocco totale del servizio in quanto non solo il mezzo che effettua il trasporto era carico di rifiuto organico ma risultavano carichi anche i mezzi utilizzati per la raccolta porta a porta tutto questo si è verificato a causa della mancata comunicazione al Comune del blocco dell’impianto. La criticità che non consente il conferimento del rifiuto organico è da imputare al problema principe del settore rifiuti in Calabria ossia la carenza di discariche che consentono agli impianti di smaltire tutto quel prodotto di lavorazione, chiamato “scarto”, che trova collocazione solo ed esclusivamente in discarica, cioè non può essere né riutilizzato attraverso il riciclo né combusto nei termovalorizzatori. A tal proposito la problematica potrebbe essere facilmente risolta per il territorio Metropolitano con l’apertura e il riavvio della discarica di Melicuccà, promessa, in campagna elettorale dal Sindaco Falcomatà per la fine del mese di ottobre ed invece, ad oggi, non ancora in funzione. Durante i giorni che intercorrono tra il 20 ed il 26 novembre numerose sono state le interlocuzioni tra l’Amministrazione, il settore Ambiente della città Metropolitana e la società proprietaria dell’impianto di smaltimento di Vazzano per addivenire ad una soluzione e, da parte nostra, per capire quale fosse il motivo dei dinieghi di conferimento nonostante fossimo in possesso di regolari autorizzazioni allo scarico del settore Ambiente della Città Metropolitana, evidenziando che non è sostenibile il perdurare di tale situazione, che ha gravemente messo a rischio, tra l’altro, in un periodo emergenziale quale quello che la comunità sta attraversando, le normali condizioni di igiene e salute pubblica di una città che in sei anni di raccolta differenziata è stata premiata per ben quattro consecutivi come “comune riciclone”, vanificando di fatto gli sforzi di tutti i cittadini. Pertanto venerdì 27 novembre, avendo ricevuto l’ennesimo diniego ad entrare in impianto nonostante l’autorizzazione allo scarico, ho deciso di recarmi personalmente presso l’impianto di compostaggio di Vazzano per avere dei chiarimenti ed ho preteso lo scarico o in alternativa che venissero messe per iscritto le motivazioni dei mancati conferimenti, al fine di poterne identificare le responsabilità.

A seguito dell’interlocuzione del sottoscritto con il responsabile dell’impianto e la proprietà dell’azienda che lo gestisce, abbiamo ottenuto ciò che ci spettava di diritto, cioè di poter conferire. In seguito si è svolta una proficua riunione presso l’impianto con i gestori dello stesso e due funzionari del settore Ambiente della Città Metropolitana al fine di avere garanzie sui futuri conferimenti. Tuttavia siamo stati costretti a sospendere la raccolta dell’organico per la giornata del 28 novembre proprio perché, in attesa della tabella di programmazione per la settimana che intercorre tra il 30 novembre e il 5 dicembre, non volevamo correre il rischio di ritrovarci di nuovo con tutti i mezzi, adibiti al servizio di raccolta porta a porta, carichi e perciò impossibilitati ad effettuare qualsiasi tipologia di servizio.

Se gli impegni presi a quel tavolo saranno rispettati e se non ci saranno ulteriori guasti agli impianti, secondo le nostre previsioni, nell’ arco di 10/15 giorni saremo in grado di azzerare tutto l’arretrato presente oggi nelle strade e che deturpa il decoro della nostra città. Personalmente vi garantisco che vigilerò affinché tutto questo si realizzi nel più breve tempo possibile e continuerò a profondere tutti gli sforzi possibili per garantire l’igiene e la salute in città. Chiarisco, infine, tre questioni che la stampa ed gli utenti dei social sollevano ripetutamente:

  • Qualunque confronto fra i servizi di spazzamento e di raccolta del Comune di Villa San Giovanni con comuni limitrofi è assolutamente fuori luogo, in quanto si possono confrontare solo entità omogenee in termini di numero di abitanti, estensione territoriale e percentuale di raccolta differenziata: Villa, non può essere paragonata a Scilla, Campo Calabro, Calanna, San Roberto, Santo Stefano e così via, in quanto, giusto per intenderci, questi piccoli comuni producono quantitativi di rifiuto, per ogni singola tipologia, pari a circa 1/5 – 1/8 rispetto alla nostra città:
  • La reintroduzione dei cassonetti, sollecitata da più parti della cittadinanza, non solo rappresenterebbe una sconfitta nel percorso della differenziata, ma vanificherebbe anche gli sforzi fin qui fatti dalla cittadinanza, che ci hanno consentito di avere importanti riconoscimenti, anche in termini economici, tali da poter non aumentare l’imposizione TARI: prima della differenziata Villa produceva 350 tonnellate di rifiuto indifferenziato a settimana a fronte degli attuali 30/35 con picchi, nel periodo estivo, di 50 tonnellate;
  • Da ultimo e non per importanza, l’Amministrazione ha proseguito, sul solco della gestione commissariale del prefetto Iorio, nell’iter per la realizzazione e la messa in esercizio dell’isola ecologica: tuttavia, ad oggi, la burocrazia della Città Metropolitana e della Regione Calabria non ha completato le procedure burocratico-amministrative; non appena sarà in esercizio l’isola ecologica nel sito individuato, facilmente accessibile dalla cittadinanza, saremo in grado non solo di offrire un servizio migliore e più ampio ai cittadini, ma riusciremo anche a “tamponare” qualunque situazione di criticità dovuta sia ad eventuali maggiori quantitativi di rifiuto prodotto, sia a crisi del sistema regionale e/o metropolitano dei rifiuti.

 

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