VILLA SAN GIOVANNI – Non è ancora un porticciolo turistico (anche se così gli amministratori hanno continuato a definirlo) e chissà se lo diverrà mai viste le condizioni in cui versa oggi, a quasi un anno dall’inaugurazione in pompa magna. Si parla del molo di sottoflutto, affidato provvisoriamente a metà della scorsa estate a una società (di cui non si sa molto) e ora in attesa di essere nuovamente affidato sempre in gestione provvisoria e sempre dietro bando comunale pubblico. Che ovviamente non è il bando europeo più volte annunciato. Tuttavia, a dispetto del celere utilizzo dell’infrasruttura, entrata in funzione come zona di alaggio nonostante la mancata conversione in porticciolo turistico e la mancata esecuzione dei necessari lavori di adeguamento, l’attuale situazione del molo non è delle migliori. Le dichiarazioni rilasciate in occasione del taglio del nastro e anche successivamente stonano con quanto si osserva adesso. L’area è circondata da poche imbarcazioni e da tanto degrado. Cumuli di immondizia stazionano ai margini del molo, mentre le erbacce continuano a crescere indisturbate. Si nota, inoltre, qualche situazione di dissesto e deficit vari. L’area sembra abbandonata, spenta, un po’ come tutta la città in questo periodo certamente non facile. Del bando per la nuova concessione non si sa nulla, e non appare azzardato pensare che c’entri qualcosa la paralisi in cui si trova l’ufficio tecnico dopo l’operazione “Cenide”. Del bando europeo nemmeno a parlarne. Idem per quanto riguarda la conversione ufficiale in porticciolo turistico, il cui iter pare caduto nel dimenticatoio. Insomma, lo scorso 1 marzo appare davvero lontanissimo. Quante parole, quante promesse sono state spese in quell’occasione. Dalle navi da crociera alla consacrazione di Villa San Giovanni come polo turistico dello Stretto, e naturalmente l’annuncio di una risoluzione definitiva inerente alla mancanza di posti barca. Che, è vero, al molo non mancano di certo. Peccato, però, che sono pochi i diportisti che ne usufruiscono. A pagamento ovviamente. Chi non vuole pagare, invece, continua a lasciare la propria barca in spiaggia, in barba al vecchio Piano spiaggia e all’ordinanza balneare. Verranno tempi migliori per il molo di sottoflutto? Villa lo spera.
(Francesca Meduri)
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