FIUMARA. Furto di agnellini e segnaletica al “Presepe Vivente”. Lo sdegno del sindaco e della comunità

FIUMARA – Si è chiusa ieri con un sospiro di sollievo l’edizione 2019 del Presepe Vivente di Fiumara. Uno spiacevole episodio è infatti accaduto in questi giorni di festa, lasciando sbigottita la comunità del piccolo centro della Vallata del Catona. Qualcuno ha pensato di portare via gli agnellini che si trovavano nell’area della rappresentazione sacra, eliminando al contempo parte della segnaletica con le varie indicazioni per i visitatori. L’incresciosa azione è stata raccontata sui social dal sindaco Vincenzo Pensabene, la cui denuncia mediatica ha fatto sì che la situazione rientrasse nel giro di pochissimo tempo. Ecco le parole del primo cittadino subito dopo il fatto: «Al di là di ogni credo politico o religioso, l’ ignobile gesto perpetrato ai danni del “Presepe Vivente” del nostro paese (il furto degli agnelli e la rimozione di parte della segnaletica) si commenta da solo. La mancanza di rispetto nei confronti di chi con spirito di sacrificio si è speso, per la realizzazione del presepe, ha lasciato le persone perbene, attonite e stupite. La mancanza di coraggio per chi ha agito alle spalle ai danni di una intera comunità, rende questi soggetti vili e miserabili. La trasparenza ed il confronto civile sono armi vincenti sconosciute a chi agisce nell’oscurità. Con grande spirito di dedizione anche oggi il presepe verrà realizzato». Parole che hanno sortito i loro frutti, tant’è che, per l’ultima giornata del Presepe Vivente, gli animali sono ritornati al loro posto e l’iniziativa si è svolta regolarmente. «A distanza di qualche ora dal precedente post, vi informo che, miracolosamente, gli agnellini trafugati sabato dal presepe vivente, sono stati fatti ritrovare. Evidentemente il clamore suscitato dall’increscioso episodio, ha fatto rinsavire l’autore/autori. Fermo restando la gravità dell’accaduto, mi sento di affermare che “tutto è bene ciò che finisce bene”», commenta sollevato il sindaco Pensabene. (Fra. Me.)