VILLA. Parco dei Falchi, interrogazione di tutta la minoranza: «Possibile rovina per la città, sindaco decida»

29 Agosto 2019
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VILLA SAN GIOVANNI – È un’interrogazione a risposta orale e scritta in merito alla delibera di giunta numero 122 dello scorso 19 luglio a tenere accesi i riflettori sulla spinosa vicenda “Parco dei Falchi”. L’atto, presentato nella seduta del consiglio comunale di ieri sera e rivolto al sindaco Giovanni Siclari e per conoscenza al prefetto Massimo Mariani, è firmato dall’intera minoranza: gruppo Pd, gruppo Impegno in Comune, M5S, gruppo Riscatto Civile.

«Il Sindaco nell’ultima seduta di Consiglio Comunale – inizia così l’interrogazione dei gruppi di opposizione – ha difeso la richiesta milionaria di risarcimento danni promossa dalla Società di famiglia contro il Comune per la nota vicenda “Parco dei Falchi”, ed è lo stesso Sindaco che, dalla Giunta, da lui nominata ha ricevuto il mandato a sottoscrivere la “procura alle liti” per difendere, in appello, il Comune di Villa dall’azione dei suoi congiunti».

«La posizione del Sindaco innanzi ai due quesiti posti dalla minoranza in merito sia all’opportunità di procedere nel ricorso dinnanzi al consiglio di stato promosso dalla società ECO SRL, che alle motivazioni di tutela e difesa in giudizio della Città (a distanza di ben due mesi dall’acquisizione al protocollo della comunicazione al comune con cui si informava l’ente in merito al ricorso della ECO RSL avverso la sentenza del TAR RC n. 651/2018) – continua l’interrogazione – non è a nostro parere sufficiente e risolutiva. E silenzio il Sindaco ha opposto sulla richiesta di chiarimenti circa la tempistica del ricorso in Appello contro la Città. Tutto ciò non ci tranquillizza per niente in merito alle possibili e rovinose conseguenze per la Città».

La minoranza esige una decisione da parte del primo cittadino: «Vogliamo qui ricordare che la risposta nel merito dell’opportunità di ritirare il ricorso “ …se la giustizia me lo ordina lo farò…” e l’assoluta assenza di risposta alla seconda domanda sui “ ..tempi.. ben due mesi da maggio a luglio 2019 ..” ha lasciato e ancora oggi lascia incertezza e timore e la Città, la politica del buon senso e delle istituzioni, non può non avere risposte definitive ed immediate, nel supremo interesse del bene comune».

E poi rincara la dose: «Tra possibili conflitti d’interessi, conflitti interni e “conflitto” con la Città emerge eclatante e preoccupante, dunque, che la Sindacatura Siclari crolla! E per non far crollare Villa servono ora solo gesti carichi di responsabilità e di dignità … questi sì davvero epocali e necessari! Il disfacimento – giuridico e politico – della Sindacatura Siclari si rende evidente anche solo prestando attenzione ad una superiore considerazione: la maggioranza che ha vinto di misura le elezioni comunali non esiste più: una vera DISFATTA politica che incrementa, nei numeri, la SFIDUCIA che la Città ha già da tempo notificato al Sindaco».

I gruppi di opposizione, quindi, rimarcano l’assurdità della vicenda: «Ed ecco emergere, quindi, il paradosso più grande: il Sindaco e la sua Maggioranza, per fare cassa, sembrano industriarsi in iniziative estemporanee come il Piazzale Anas mentre, allo stesso tempo, la Società della sua famiglia ricorre in appello per affossare definitivamente le speranze di riscatto della Città, attraverso una richiesta di risarcimento pari a 69 milioni di Euro. A prescindere dalla delicata situazione giuridica, la minoranza – TUTTA – ha un unico obiettivo: tutelare lo Stato di diritto, il principio di legalità, stimolare un intervento di trasparenza e lealtà verso la Città che chiarisca e risolva l’evidenza di un conflitto di interessi che oppone il Sindaco e la sua famiglia agli interessi dei cittadini in questa vicenda».

Una minoranza agguerrita, unita come non mai, e decisa a non fare sconti: «Al di là della successione delle sentenze, al di là delle pronunce sul merito e sul rito, qui ci importa puntualizzare il “problema politico” di fronte al quale, nella qualità, non intendiamo cedere alla velata richiesta di acquiescenza ma esercitare i nostri doveri di controllo. Questo dovevamo e abbiamo fatto, in quanto forze di minoranza presenti in Città, unico baluardo a tutela di chi non si sente rappresentato da un sistema che sembra, sempre di più, puntare al destino dei singoli e non della collettività».

E conclude con una richiesta precisa, netta: «Nessuno sconto quindi sull’applicazione del Diritto, nessun passo indietro nella realizzazione concreta del principio di Giustizia, e massima attenzione per la tutela delle nostre istituzioni cittadine.In virtù delle superiori motivazioni; La minoranza – TUTTA – chiede una presa di posizione e di pronuncia definitiva che vada nella direzione del chiarimento della posizione del Sindaco in merito».

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