Campo C. Endometriosi, il messaggio degli esperti: «Conoscere per prevenire»

18 Maggio 2018
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di DOMENICO ARCUDI

CAMPO CALABRO – «Conoscere per prevenire». È stato questo il messaggio lanciato dai relatori agli spettatori presenti durante il convegno dedicato alla prevenzione e al trattamento dell’endometriosi e del papilloma virus tenutosi nella sala polifunzionale in data 16 maggio 2018, patrocinato dal Comune di Campo Calabro nonché dall’Azione Cattolica di Campo Calabro, nel quale si è discusso di queste due patologie che intaccano l’apparato genitale femminile (o maschile, nel caso dell’HPV) e che non sono tuttora sconosciute sia a causa della disinformazione a seguito di credenze popolari, sia attraverso le fake news che hanno generato la crescita di movimenti e campagne “No-Vax”. Proprio in merito alla vicenda “No-Vax” si è espresso il sindaco Sandro Repaci, già medico curante e moderatore dell’incontro, il quale ha sottolineato ai presenti l’importanza della figura del medico come garante della salute del paziente, invitando così alla comunità di non dare credito alle fake news legate alla medicina. Successivamente ha preso parola il dott. Rosario Idotta, responsabile dell’area chirurgica della clinica “Villa Aurora”, il quale ha sottolineato che l’endometriosi, come d’altronde il papilloma virus, è una malattia che coinvolge più aree della medicina, per cui si è ritenuto opportuno dare parola a  medici di settori eterogenei coinvolti nel trattamento delle patologie, ma anche a gente comune che ha subìto in prima persona il problema dell’endometriosi: difatti è stata preziosa la testimonianza della signora Margherita Iellamo, dapprima paziente ed, in seguito, responsabile del centro d’ascolto di endometriosi in piazza Sant’Anna a Reggio Calabria, la quale ha affermato che «la salute proviene da una corretta informazione» ed è così che, attraverso questa linea guida, la signora Iellamo si è resa divulgatrice di conoscenza nei confronti delle adolescenti, quest’ultime le prime a soffrire dei sintomi dell’endometriosi, i quali possono divenire addirittura invalidanti.

A soffermarsi sul profilo patologico di entrambe le malattie è stata la patologa clinica di “Villa Aurora”, la dott.ssa Angela Puntorieri, che ha evidenziato da una parte l’eterogeneità del papilloma (si stima che siano 150 specie diverse di batteri), dall’altra, invece, ha evidenziato il quadro clinico dell’endometriosi. Inoltre, sempre la stessa dott.ssa Puntorieri, ha asserito ai presenti che l’HPV non è un virus che intacca solo le donne, ma interessa anche l’altra metà del cielo: difatti proprio la responsabile del settore pediatrico dell’ospedale metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria dott.ssa Rita Agnello ha offerto alla comunità, ma con particolar riguardo alle giovani e alle madri delle ragazze presenti al convegno, un profilo classificatorio di quelli che sono gli effetti del papilloma-virus, asserendo che l’uomo non è dispensato dalla contrazione dell’HPV: infatti possono ripercuotersi effetti nefandi quali carcinoma del pene, carcinoma anale e malattie al tessuto orofaringeo. Rimanendo sul tema HPV, la dott.ssa Agnello ha smentito le teorie pseudoscientifiche del “No-Vax”, conferendo al vaccino dati concreti riguardanti gli effetti apportati nei soggetti vaccinati, dando ulteriore valore al ruolo della medicina tradizionale in quanto scienza esatta e trasparente nei confronti del paziente.

Ulteriore spazio è stato dato anche ad esponenti dei settori della fisioterapia e della psicanalisi coinvolti nel trattamento dell’endometriosi, ossia, il fisioterapista dott. Claudio Albino, che ha illustrato come la malattia possa essere alleviata attraverso l’attività fisica (nello specifico, il “core training”, mirato nella zona pelvico – addominale) che aiuta il corpo a rilasciare l’endorfina (nota ai più come la “molecola della felicità”) e di conseguenza alleviare il dolore; e la psicanalista dott.ssa Eva Gerace, che ha evidenziato il ruolo della psicanalisi nell’endometriosi per definire ciò che rappresenta nella donna questa patologia: infatti, in termini psicologici, l’endometriosi può minare la sfera sessuale e l’identità della donna, la quale può sentirsi privata della sua femminilità.

L’incontro si è concluso attraverso un ultimo intervento da parte del dott. Idotta, il quale ha smontato una serie di credenze sul settore della medicina ed, in particolare, della ginecologia: in primis, ha asserito che per eseguire il Pap-Test e il Tampone Vaginale non vi siano limiti particolari d’età o prerogative simili ed, in seguito, ha esortato anche la componente maschile a prestare attenzione all’HPV, che non presenta campanelli d’allarme o sintomi percettibili ma che possono a lungo andare intaccare la salute dell’uomo.

 

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