L’Aspromonte al centro dell’attenzione di un folto pubblico nella sede dell’Associazione Marinai d’Italia di Cannitello, martedì 17 aprile. A dare il benvenuto il presidente dell’Associazione ospitante, Pino Cartella, che ha salutato gli ospiti e la presidente della Fidapa di Villa San Giovanni, prof.ssa Giovanna Ferrante, con scambio di doni. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito e la lettura di uno scritto di Leonida Repaci dal titolo “Quando fu il giorno della Calabria”, la presidente si è congratulata con il gruppo di lavoro promotore della Conferenza dal titolo “L’Aspromonte: natura e bellezza di una montagna al centro del Mediterraneo”. Quindi la socia Maria Giovanna Santoro ha presentato il nutrito curriculum del relatore, prof. Giuseppe Bombino, docente universitario presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Presidente del Parco Nazionale d’Aspromonte. Il prof. Bombino ha, da subito, catturato l’interesse di socie e ospiti presenti con un racconto avvincente e appassionato sulla straordinaria storia geologica di questo massiccio montuoso che giace al centro del mediterraneo, nonché sulle sue diverse configurazioni ricoperte dalle variegate specie vegetali, alcune delle quali risalenti al periodo preglaciale del terziario. Si è, poi, soffermato sulle due possibili etimologie del nome dato a questa montagna, grecanica e latina, propendendo per quest’ultima in considerazione della sua asperità. Non ha tralasciato di accennare ai vari flussi migratori che hanno influenzato questa realtà territoriale contaminandone cultura e tradizioni, come la parlata grecanica di alcuni paesi dell’isola ellenofona della Calabria. Ha concluso la sua narrazione parlando del Parco Nazionale d’Aspromonte, uno dei più suggestivi e grandi Parchi naturali del Sud d’Italia. Nato per la tutela e la salvaguardia del territorio, è stato oggetto di progetti finalizzati a porlo al centro del suo sviluppo, come i campi di volontariato per i giovani, l’istituzione della prima rete dei Musei del Parco, le iniziative per accompagnare i pastori a diventare eco pastori rendendoli responsabili delle terre loro affidate. Lo scroscio di applausi che ne è seguito ha sancito l’apprezzamento del pubblico per la dotta e coinvolgente relazione. La socia Anna Maria Delfino, nelle sue conclusioni, ha dichiarato che ci si deve sentire orgogliosi di possedere un patrimonio di tale portata, eccezionale per natura, storia, cultura, che stimola ad approcciarsi a questa montagna con maggiore consapevolezza. I rinnovati ringraziamenti al prof. Bombino da parte della presidente Giovanna Ferrante con l’invito ad un ulteriore incontro hanno concluso la conferenza.
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