VILLA SAN GIOVANNI. Molo sottoflutto, Bellantone (Pd) all'amministrazione comunale: «Rivedere le condizioni di consegna dell’area portuale»

1 Novembre 2016
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FILIPPO BELLANTONE - minoranza

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il documento del consigliere del Pd Filippo Bellantone in vista del prossimo consiglio comunale: Su “Proposta di deliberazione consiliare in merito all’utilizzo, temporaneo e precedente al completamento delle opere del molo sottoflutto in località “Croce Rossa”, dello specchio acqueo interno al summenzionato molo, con funzione di ricovero imbarcazioni durante la stagione estiva”.

Ancora una volta ci ritroviamo ad affrontare la questione dell’utilizzo del costruendo porticciolo turistico, dico ancora una volta, perché dall’inizio di questa legislatura, l’argomento è stato presentato all’attenzione di questa amministrazione, sotto forma di diverse proposte utili alla fruizione dello stesso in via provvisoria e precedente al completamento delle opere del molo sottoflutto di Croce Rossa.

Lo abbiamo prospettato in diversi consigli comunali, attraverso i social network e le pagine dei quotidiani, fino a formulare la proposta di delibera consiliare presentata lo scorso Luglio, sospesa in attesa di ulteriori approfondimenti al termine di un aspro dibattito in aula, che ha visto l’amministrazione fermamente convinta a non procedere alla ipotesi di utilizzo anticipato, ne della struttura, ne dello specchio acqueo al suo interno.

Di lì a pochi giorni si sarebbe consumata, quella che ricordiamo come la peggiore stagione estiva mai vissuta da tutti i diportisti e dall’intero settore della nautica del nostro comune, vale a dire: nessun posto barca lungo l’intera costa con il contraltare di un porticciolo vuoto e inservibile da oltre 8 anni.

Ma oggi siamo chiamati a guardare avanti, perseguendo con determinazione le soluzioni in grado di fornire risposte alle esigenze del territorio, giacché il vero problema, al momento, consiste nella concreta ipotesi che la prossima estate sia esattamente la copia di quella appena trascorsa, con l’aggravio di non avere alcun posto barca già da inizio stagione. Perché occorre dire chiaramente, che se per l’estate 2017 non si troverà la maniera di utilizzare il porticciolo, la costa sarà nuovamente inibita alla nautica di ogni tipo.

La proposta è sempre uguale, ma come richiesto dalla maggioranza di governo, abbiamo fatto i compiti anche per loro ed abbiamo ulteriormente sviscerato l’argomento, già chiarissimo per noi lo scorso Luglio in sede consiliare, ma adesso ulteriormente approfondito attraverso un proficuo confronto svoltosi a Catanzaro con i dirigenti regionali preposti, dai quali sono arrivate le rassicurazioni in merito alla fattibilità della nostra proposta.

Tralasciando in questa sede l’excursus normativo delle ripartizioni di competenze sul demanio marittimo, è vitale chiarire un concetto cardine per chi amministra un comune costiero: oggi il conferimento delle funzioni amministrative dallo Stato, ente proprietario del demanio marittimo, agli Enti Locali, è sancito dal D.l.g.s n. 112/98, il quale ha trovato piena applicazione anche in Calabria dal Dicembre 2007, a seguito dell’approvazione della legge regionale n. 17 del 2005, del relativo regolamento di attuazione ( PIR 2007) e infine col conclusivo D.D.G. del Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio n. 16066 del 24/10/2007. Ad ulteriore chiarezza, quanto appena esposto si traduce nel trasferimento ai comuni della piena titolarità della gestione del demanio marittimo, ad esclusione di quei pochi ambiti rimasti riservati agli interessi inderogabili dello stato. Nello specifico, l’area demaniale data in consegna al comune di Villa per l’ultimazione delle opere del molo sottoflutto, fa espressamente parte delle aree demaniali di competenza comunale, per di più il porticciolo turistico, una volta completato non potrà che essere un porto di interesse regionale e come tale, di competenza e gestione comunale (art. 4 L.R. n. 17/05).

Per cui, stando così le cose nulla impedirebbe all’amministrazione comunale di rivedere in sede di apposita conferenza dei servizi le condizioni di consegna dell’area portuale e sulla scorta di determinazioni approvate in quella sede, anche in considerazione delle rovinose condizioni attuali, prevedere l’utilizzo anticipato dello specchio acqueo interno al molo per la sola durata della stagione estiva.

Stabilito questo concetto, che deve stare necessariamente alla base di ogni discussione in merito alle competenze comunali sulla gestione del demanio marittimo, occorre far emergere che questa ipotesi resta l’unica perseguibile in tempi brevi ed in grado di creare non meno di 200 posti barca nel pieno rispetto delle regole, allontanando il più possibile le spiacevoli situazioni vissute nell’ultima stagione estiva e che hanno portato un enorme danno materiale e d’immagine alla città, agli esercenti e a tutti cittadini fruitori della costa.

Va detto  infatti, che lo stato di quasi totale inibizione della costa, riguardo alla nautica di ogni tipo, richiede una precisa presa di posizione, in primis della politica che è chiamata a dare risposte concrete rispetto ai bisogni della città e a stretto giro del resto delle istituzioni.

Perché se non è la politica, a farsi carico della paradossale situazione per cui una cittadina che si affaccia per oltre 8 km sul mare non abbia alcun posto barca, allora tanto varrebbe far gestire la cosa pubblica direttamente a funzionari e burocrati che di certo applicherebbero leggi e regolamenti, senza alcuna necessità di lettura del contesto territoriale.

Noi ci stiamo facendo carico in ogni modo a nostra disposizione del grande bisogno di portualità a Villa San Giovanni, speriamo che dopo le ultime vicende di questa estate, anche l’amministrazione abbia nel frattempo rivisto la propria posizione e senza alcuna contrapposizione pregiudiziale o partitica, ci affianchi in questa battaglia che rappresenta un enorme opportunità per l’intera cittadina!

In tutto questo, un grande riconoscimento va a tutti i cittadini che si sono fatti parte attiva nella vicenda, in special modo il gruppo “Diportisti Villa San Giovanni”, che ha dato esempio di appartenenza al territorio e partecipazione democratica.

 

 

 

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