BAGNARA- Prime risposte all’invito per una possibile alleanza elettorale lanciato qualche giorno fa dal movimento Energia Pulita-Sinistra per Bagnara. Ma a farsi avanti sono bagnaresi emigrati, e non gruppi politici, associazioni, cittadini stabilmente in loco. A farlo notare, con un post sul proprio profilo facebook, è un esponente di spicco di Eps, Ninì Gramuglia. «Dalle reazioni scaturite alla pubblicazione del documento in cui, noi di Energia Pulita, elenchiamo le condizioni per partecipare ad una lista per il governo della città, ho verificato che, sulla rete, la proposta –sottolinea Gramuglia – è stata accolta favorevolmente da alcune persone di estrazione politica e culturale diversa (di sinistra, di destra, di 5 stelle e di centro). Queste persone sono accomunate da un elemento: vivono lontano, ma amano visceralmente il proprio paese».
Persone dunque disposte a rinunciare all’indennità di carica in caso di elezione, tra le condizioni dettate da Energia Pulita ai fini della formazione di una lista e di un programma in corsa alle prossime amministrative. Diversamente, chi vive quotidianamente Bagnara ha preferito tacere. «Pochi i commenti, e pieni di “ma”, da parte dei residenti. Nessuno dalle varie associazioni civiche e da chi abitualmente si occupa di politica locale», rileva ancora Gramuglia.
Che lettura dare a tali atteggiamenti? Il rappresentante di Energia Pulita ha maturato una sua convinzione e non esita a esprimerla: «I primi hanno accolto in modo immediato e senza riserve la proposta poiché, non risiedendo a Bagnara, non sono “contaminati” dai giochetti politici locali, per cui hanno potuto cogliere in pieno il messaggio di apertura e l’appello al cambiamento da noi lanciato. Gli altri sono rimasti spiazzati dal fatto che proprio noi, additati ad estremisti riluttanti ad ogni tipo di dialogo, siamo stati i fautori di una proposta di governo di “salute pubblica” per la città, rivoluzionaria nella sua semplicità».
Constatazione in cui si insinua un dubbio che solo i fatti futuri potranno dipanare: «Ringraziamo i primi e aspettiamo, pazientemente, dagli altri, pubblici segnali di vita. Speriamo – conclude Gramuglia – che il silenzio attuale non diventi assordante e non sia sintomatico dei sospetti, da alcuni espressi, che gli “opinion leaders” stiano intessendo trame segrete, aventi come scopo la creazione delle solite logore liste fatte solo di pacchetti di voti. Sarebbe il colpo di grazia ad ogni speranza di cambiamento per la nostra cittadina». f.m.
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