REGGIO. Focus 'ndrangheta, blitz al lido Aquarius: pugno duro contro i gestori. FOTO

1 Luglio 2016
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“Focus Ndrangheta – Arrestato per furto di energia elettrica un soggetto che gestiva una struttura balneare senza alcuna autorizzazione in località Pentimele del Comune di Reggio Calabria – Sequestrata la parte della struttura “Lido Aquarius” ubicata sul demanio marittimo”

Nell’ambito del piano prefettizio di azione nazionale e transnazionale denominato “focus ‘ndrangheta 2016”, sono state predisposte una serie di attività ispettive interforze sul territorio provinciale volte anche ad una verifica sul corretto utilizzo del demanio marittimo nel litorale reggino.

Nel corso della mattinata del 30 giugno, personale della Guardia Costiera congiuntamente a militari della Stazione Carabinieri di Archi e della Sezione operativa navale del Roan Guardia di Finanza di Reggio Calabria, ognuna negli ambiti delle proprie competenze, hanno effettuato delle verifiche presso lo stabilimento balneare denominato “Aquarius” sito in località Pentimele del comune di Reggio Calabria, le cui strutture risultano insistere in parte sulle aree demaniali ed in parte su area privata.

Gli accertamenti effettuati all’interno della struttura hanno permesso alla polizia giudiziaria intervenuta di deferire alla locale Autorità Giudiziaria i soggetti che gestivano lo stabilimento balneare denominato “Lido Aquarius” per tutta una serie di violazioni sia di natura demaniale che paesaggistica, oltre al fatto ancor più grave di aver rilevato la presenza di un allaccio abusivo alla rete elettrica. E’ stato chiesto l’intervento dei tecnici della società d’erogazione che hanno confermato l’illecito approvvigionamento.

Si riportano nel dettaglio le contestazioni eseguite:

  • Denuncia alla Procura di Reggio Calabria del sig. A.T. (1957) tratto in arresto, soggetto peraltro già noto alle forze dell’ordine e della moglie A.M. M. (1960) denunciata a piede libero;
  • Violazioni di natura demaniale, paesaggistico-ambientale, edilizia-urbanistica, oltre al furto di energia elettrica. E’ stata altresì configurata l’ipotesi di violazioni di sigilli, in quanto alcune opere erano già state sequestrate alcuni anni fa nell’ambito di precedenti accertamenti.
  • Sequestro penale delle opere strutture poste sul demanio marittimo per assenza di titolo autorizzativo per oltre mq. 500.

Dettaglio delle cose poste sotto sequestro:

  • Ø 4 cabine balneari in muratura realizzate al piano spiaggia disposte sull’estremità sud dello stabilimento ed occupanti una superficie totale pari a circa mq. 32;
  • Ø Struttura adibita ed attrezzata a bar e cucina in legno e muratura, poggiante in parte su platea in cemento ed in parte su struttura portante in materiale ligneo posta all’estremità sud dello stabilimento ed occupante una superficie totale pari a circa mq. 104;
  • Ø 1 struttura posta a protezione della costa, realizzata sul lato sud dello stabilimento, costituita da sabbia, massi e blocchi in calcestruzzo e delimitata sul lato mare da paletti in legno e rete metallica di superficie irregolare per un totale paria a circa mq. 230;
  • Ø Platea cementizia prospiciente il locale bar, rialzata dal piano spiaggia di circa 30/40 cm. per complessivi mq. 62 circa, sulla quale è installata una struttura portante metallica con applicati proiettore e casse;
  • Ø postazione DJ occupante una superficie di circa mq. 2;
  • Ø Platea cementizia scoperta per complessivi mq. 27 circa sulla quale insiste una scala di accesso principale posta sul prospetto centrale della struttura, (che dalla quota strada permette di raggiungere la spiaggia) ed un vano ascensore.
  • Ø Platea cementizia scoperta che prosegue verso nord, costeggiante la struttura principale, per mq. 44 circa sulla quale insiste una struttura in muratura con tettoia spiovente a due falde, costituita da quattro locali adibiti a docce di circa mq. 8;
  • Ø 6 cabine balneari in muratura realizzate al 1° piano sotto strada, ubicate sotto la struttura principale dello stabilimento;
  • Ø 1 scala a chiocciola in ferro che permette il collegamento tra l’area adibita a stabilimento con altre strutture utilizzate da altra ditta;
  • Ø cabine balneari in muratura realizzate al piano spiaggia disposte sull’estremità nord dello stabilimento e provviste di n. 10 porte di accesso, occupanti una superficie complessiva pari a circa mq. 50;
  • Ø 1 struttura in muratura con tettoia spiovente adibita a deposito attrezzi occupante una superficie totale pari a circa mq 7;
  • Ø 1 struttura posta a protezione della costa realizzata sul lato nord dello stabilimento, costituita da massi e blocchi in calcestruzzo posti parallelamente alla linea di costa;
  • Ø 35 ombrelloni con struttura metallica e copertura sintetica di colore bianco, i quali, previo smontaggio e rimozione dall’arenile;
  • Ø 4 cavi elettrici di lunghezza: cm. 60 circa (marrone), cm. 75 circa (azzurro), cm. 70 circa (nero), cm 65 circa (nero),   con relativo interruttore magnetotermico (marca SACE S2), utilizzati per l’allaccio abusivo alla rete elettrica.

L’uomo è stato altresì tratto in arresto per furto di energia elettrica in flagranza ed è stato trattenuto presso il proprio domicilio a disposizione della Autorità Giudiziaria.

Le risultanze delle attività di polizia giudiziaria sono state riferite al magistrato di turno della locale Procura della Repubblica dott. Giovanni GULLO.

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