VILLA. Ordigno bellico, 20 anni dopo la storia si ripete: Comune avvia ricognizione per piano di evacuazione

23 Ottobre 2015
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l area di cantiere che ospita lìordigno

VILLA SAN GIOVANNI- Ordigno bellico, scatta l’evacuazione. Quasi 20 anni dopo ad Acciarello la storia si ripete. E anche se allora le portata dell’evento fu sicuramente più grossa, la popolazione non può fare a meno di avvertire un minimo di preoccupazione in vista della giornata in cui si metterà completamente ko la bomba aerea (di 250 kg) rinvenuta lo scorso 14 ottobre in un cantiere di una costruzione edilizia lungo la via Domenico Lucisano. Giornata non ancora segnata sul calendario, perché prima vanno definiti aspetti fondamentali affinché lo svolgimento delle operazioni previste avvenga in totale sicurezza. Lo sfollamento di alcuni cittadini (quanti non si sa) è dunque l’unica certezza emersa dalla riunione svoltasi ieri pomeriggio in Prefettura alla presenza di tutte le parti istituzionalmente interessate. Per il Comune di Villa San Giovanni: il sindaco Antonio Messina, il responsabile dell’Ufficio di Protezione Civile geometra Mario Barresi, la consigliera delegata alla Protezione Civile Patrizia Liberto e il consigliere Pietro Caminiti, rappresentante del quartiere di Acciarello. A fare un breve resoconto dell’incontro presso l’ufficio territoriale del governo di Reggio Calabria è lo stesso primo cittadino: «Non c’è né una data né un raggio di azione per l’esecuzione degli interventi e per l’evacuazione – spiega Antonio Messina – ma c’è la certezza che si procederà con l’evacuazione. Si tratta di un’operazione complessa, ma abbiamo avuto la rassicurazione che in questi casi si procede in tranquillità. Redigeremo un piano di evacuazione e a tal fine abbiamo già avviato un’attività di ricognizione dei residenti del posto: man mano che si restringe l’area si stabilirà il numero di coloro che dovranno essere evacuati. Contestualmente la Prefettura e le altre autorità coinvolte – prosegue il sindaco di Villa San Giovanni – realizzeranno un piano di studio tecnico per verificare il raggio di azione. Dopodiché ci sarà proposta una data per il disinnesco dell’ordigno: abbiamo espresso preferenza perché ciò avvenga di domenica, considerato che negli altri giorni della settimana la nostra città è soggetta a un traffico maggiore». A dire il vero, come già sottolineato su questo giornale, di disinnesco si era parlato già all’indomani del ritrovamento, sia dal Comune sia dalle forze dell’ordine impegnate a presidiare la zona. Di sicuro l’ordigno è stato messo in sicurezza, e adesso va svuotato del contenuto di tritolo e bonificato. f.m.

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