CALANNA – Denunciano il mancato risarcimento danni gli imprenditori reggini messi in ginocchio dalle alluvioni del 2011. A quattro anni da quella terribile ondata di maltempo, non hanno ricevuto i pagamenti necessari a risollevare le sorti delle loro attività. Fondi previsti dallo Stato ma mai intascati dalle vittime, nemmeno dopo essere arrivati nelle casse dell’istituzione territoriale competente. A segnalare il preoccupante ritardo – facendosi così portavoce dei colleghi alle prese con lo stesso problema – è Agostino Francesco Mazza Laboccetta, dell’“Azienda Agricola A. Mazza Laboccetta” di Villamesa di Calanna: «La politica promette – esordisce in una lettera – ma non mantiene. Il caso in questione riguarda i fondi stanziati per l’indennizzo dei danni provocati dal maltempo ormai quattro anni fa. In seguito ai dovuti sopralluoghi tecnici, i danni sono stati sì riconosciuti ma i soggetti interessati attendono ancora i dovuti rimborsi». Rimborsi stabiliti dal decreto del Ministero delle politiche Agricole Alimentari e Forestali numero 5432 del 7/12/2012 (piogge alluvionali nelle province di Reggio Calabria e Catanzaro ed eventi di eccesso di neve nella provincia di Cosenza), tramite prelevamento dal Fondo di Solidarietà Nazionale per interventi compensativi dei danni conseguenti a calamità naturali in agricoltura. Alla Regione Calabria erano stati destinati di 2.039.088,00 euro, di cui 947.095,05 per i comuni della provincia di Reggio. Ma qualcosa non sembra essere andata per il verso giusto: «I cavilli burocratici, le lentezza della politica nostrana – prosegue Laboccetta – si tramutano in un disinteresse verso il benessere di quegli imprenditori che investono e vivono quotidianamente sul territorio calabrese e, in particolare, della provincia reggina. Nel luglio 2014 con decreto del dirigente del settore Sviluppo rurale, Zootecnia, Credito, Riordino e Trasformazione Fondiaria del Dipartimento Agricoltura Foreste e Forestazione è stato stabilito il trasferimento dei fondi all’Amministrazione Provinciale di Reggio Calabria, i beneficiari di questo risarcimento, però, sono ancora a mani vuote. I soldi sembrano finiti in un buco nero apertosi, forse, durante i trasferimenti burocratici tra Enti della stessa Regione. Poco è dato sapere agli addetti ai lavori, a chi fatica ogni giorno per coltivare e produrre sulla terra calabrese, a cui non viene riconosciuto – conclude Laboccetta – nemmeno ciò che gli spetta, la politica intanto latita senza dare risposte». f.m.
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