BAGNARA. Scioglimento del Consiglio comunale, i commissari rispondono agli ex amministratori: costituzione in giudizio davanti al Tar

19 Luglio 2015
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una panoramica di Bagnara

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BAGNARA CALABRA –La Commissione Straordinaria del Comune di Bagnara si costituirà in giudizio per tutelare le ragioni dell’Ente nel procedimento al Tar del Lazio promosso, com’è già risaputo, dagli ex amministratori contro lo scioglimento per mafia. La decisione dei commissari è stata sancita dall’approvazione di una delibera, con la quale si individua altresì nell’avvocato Gaetano Callipo, del foro di Palmi, il professionista cui affidare la difesa dell’Ente. Delibera che richiama le ultime novità sulla vicenda: «Con ricorso acquisito al protocollo comunale in data 2 luglio 2015 al n.9413 il signor Zappia Cesare, in qualità di ex sindaco, e i signori Bagnato Vincenzo, Luppino Vincenzo, Foti Alfonso, in qualità di ex amministratori comunali, hanno adito il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, per ottenere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia esecutiva, del Decreto del Presidente della Repubblica del 14 aprile 2015 pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana in data 6 maggio 2015 con il quale è stato sciolto il Consiglio Comunale di Bagnara Calabra, con la contestuale nomina per la gestione della Commissione Straordinaria». Azione giudiziaria, quella degli ex amministratori, di fronte alla quale la Commissione Straordinaria ha reagito così: «Considerati i motivi esposti nel Dpr di scioglimento del Consiglio Comunale e le ragioni indicate nel ricorso, sussiste l’interesse dell’Ente comunale a costituirsi nel giudizio davanti al Tar, al fine di tutelare per quanto di competenza, la legittimità degli atti impugnati, il cui fine è quello di garantire che la Pubblica Amministrazione comunale venga gestita secondo criteri di piena legalità, nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini, che risultano per contro gravemente compromessi nel caso in cui gli organi comunali subiscono il condizionamento e/o le infiltrazioni della criminalità organizzata». f.m.

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