VILLA SAN GIOVANNI – A Villa San Giovanni si è aperta ufficialmente la stagione degli incendi. Un classico estivo. Terreni di sterpaglie e colline che bruciano per mano di piromani o di persone decisamente distratte. Sulla scia di qualche episodio dei giorni scorsi, nella notte a cavallo tra sabato e domenica a essere colpita dalle fiamme è stata la zona nord della città. Poco dopo la mezzanotte, un rogo ha infatti interessato la località di Santa Trada, precisamente al confine col borgo di Porticello e con la strada statale 18. Un incendio non imponente ma abbastanza insidioso, tant’è che solo che il pronto intervento dei pompieri ha evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente. Uomini e mezzi al lavoro per domare uno dei primi roghi di sterpaglie, restando nel territorio della Costa Viola, della stagione estiva 2015. L’area collinare di Santa Trada si conferma dunque uno dei punti maggiormente esposti al rischio di incendi, unitamente a tutta la località della Costa Viola, da Bagnara passando per Scilla fino a Villa. Sebbene un anno fa il bilancio è stato meno “rovente” rispetto al passato, sul finire dell’estate sono stati ancora tanti gli ettari di vegetazione andati in fumo. Un territorio privato della sua linfa vitale. Ridotto ai minimi termini, danneggiato dal punto di vista idrogeologico e messo nelle condizioni ideali per franare o smottare. L’auspicio è che, conclusa questa stagione estiva, la conta dei danni non sia troppo pesante. E a tal fine, vale sempre la pena di ricordare le regole che l’istituzione comunale prescrive in materia di prevenzione di incendi boschivi e di sterpaglie. Intanto, i proprietari o affittuari di terreni limitrofi alle linee ferroviarie ed alle strade statali, provinciali e comunali, devono creare una fascia di isolamento priva di cespugli e di vegetazione erbacea secca, provvedendo altresì alla falciatura della vegetazione cespugliata, ai rovi e quant’altro potrebbe essere infiammabile e comunque di tenere pulito il proprio fondo. Altra cosa fondamentale, il divieto di gettare fiammiferi, sigarette e qualunque altra cosa atta ad appiccare il fuoco nell’attraversare boschi, cespugli e campi con erba secca adiacente ai boschi. E inoltre, il materiale di risulta delle lavorazioni che si effettuano nei boschi deve essere sistemato in modo tale da non determinare pericolo per la propagazione degli incendi e nel contempo non danneggiare la rinnovazione vegetativa. fra.me.
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