di CONSOLATA MAESANO
VILLA SAN GIOVANNI – Una mostra artistica del giovane pittore reggino Daniele Chiovaro è stata inaugurata sabato scorso presso la palestra della scuola secondaria di 1^ grado “Rocco Caminiti”. L’evento è stato proposto e organizzato da Domenico Trombetta, persona disabile che ormai tanti conoscono sul social network e su Facebook per la sua battaglia contro le barriere architettoniche e culturali nella città di Villa San Giovanni.
La storia di Daniele è quella un ragazzo affetto da una grave disabilità il quale però non ha assolutamente permesso che la malattia frenasse i propri sogni e il proprio talento. Così, con costanza, tenacia e l’appoggio della famiglia è riuscito a realizzare il suo obiettivo di diventare pittore ed espone i suoi quadri- realizzati tenendo i pennelli con la bocca- in parecchie mostre.
Cristina Santostefano- assistente di Chiovaro- racconta le tappe della sua carriera: dall’impossibilità di frequentare l’accademia delle belle arti a Reggio Calabria a causa delle barriere architettoniche al fortunato incontro con Antonio Federico, fondatore della prima accademia del fumetto calabrese “reggio comix”, che assieme a lei inizia a seguire il ragazzo per aiutarlo ad esprimere al meglio se stesso tramite la pittura.
Daniele racconta degli inizi del suo amore per la pittura: “Ho avuto questa passione sin da piccolo: guardavo i documentari per poi rappresentare il movimento. Soprattutto, mi piaceva dipingere gli animali”.
L’artista ama dipingere la natura: protagonisti sono spesso gli scenari agresti, con immensi prati, grandi alberi (“amo la primavera”, spiega Daniele), molta attenzione ai fiori e parecchia sensibilità per i paesaggi marini.
Il pittore spiega anche la scelta dei colori frizzanti e vivaci: “Mi piacciono molto: li uso per trasmettere serenità e allegria. L’azzurro è uno tra i miei colori preferiti, perchè mi dà un senso di libertà”.
E se gli si chiede quale messaggio voglia lanciare attraverso le sue opere, risponde con un sorriso: “Tutte le persone devono imparare ad affrontare la vita con serenità. È necessario avere coraggio e non abbattersi mai di fronte alle difficoltà: anzi, bisogna superarle”. Perché, come ha ribadito Domenico Trombetta nel presentare l’iniziativa, “disabilità non è sinonimo di inferiorità”.
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