VILLA. Tempo libero e dispersione scolastica, Fidapa presenta indagine su studenti “Nostro/Repaci”: vince la voglia di emigrare

21 Aprile 2015
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convegno Fidapa

di CONSOLATA MAESANO 

VILLA SAN GIOVANNI – Nell’ambito del convegno “Tempo libero e dispersione scolastica”, la Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni e Affari) ha presentato i risultati di un’indagine conoscitiva durata due anni su un campione di studenti dell’istituto “Luigi Nostro/Repaci” riguardante il modo in cui i più giovani sfruttano il tempo libero.

È intervenuta all’incontro la dirigente dell’istituto Maristella Spezzano, la quale ha sottolineato come la peculiarità dell’indagine sia stata quella di aver guardato ai giovani a 360°, nella loro complessità. La preside ha inoltre aperto uno tra i temi più attuali della nostra penisola: quello della fuga dei cervelli.

Dai risultati della ricerca è difatti emersa la tendenza dei giovani a proiettare il loro futuro in un’ottica europea, per la scarsa fiducia che essi pongono nell’ambito locale e nazionale. Continuando così il territorio rischia di perdere le eccellenze del domani, ossia gli studenti che già adesso raggiungono notevolissimi risultati e che tra un paio d’anni si vedranno costretti ad abbandonare la propria terra. Malgrado la scuola si sia impegnata in una serie di interventi per tamponare il fenomeno dell’emigrazione dei talenti, l’intervento del solo mondo scolastico non è sufficiente: serve l’aiuto di tutta la società e delle altre istituzioni, la cui assenza viene percepita dagli studenti.

Anna Stajano, referente della commissione “Riforma e dispersione scolastica” della Fidapa di Villa San Giovanni ha illustrato le varie fasi ed i meccanismi che hanno accompagnato l’indagine conoscitiva.
Il campione preso in esame era composto da 180 studenti, provenienti dalle prime e dalle quarte classi per il primo anno di lavoro e dalle seconde e quinte classi per il secondo anno.Si trattava di un gruppo composto da ragazzi residenti a Villa San Giovanni e nei comuni limitrofi e di nazionalità diverse: italiani, brasiliani, romeni ed honduriani. La fase successiva è stata la raccolta dati dei consumi culturali. I risultati hanno evidenziato un consumo elevato nei settori informatici, sportivi, nella lettura dei libri e nella navigazione in rete; scarseggiano invece i consumi di cinema, teatro, viaggi e volontariato.

Per quanto riguarda il settore dell’informazione è emerso che i giovani si interessano poco alle notizie e all’informazione locale. A spiegare il dato la scarsa soddisfazione territoriale dei giovani cittadini, che hanno evidenziato la mancanza e la necessità di spazi verdi, luoghi d’aggregazione, strutture sportive nonché di borse di studio e di gemellaggi con l’estero.

Francesco Pira, sociologo, giornalista e docente di comunicazione presso l’Università di Messina ha tracciato un quadro scientifico della dispersione scolastica, che rappresenta un pericolo per la società: studi specifici hanno difatti dimostrato che la stragrande maggioranza dei ragazzi che abbandonano la scuola si dedicherà alla criminalità già entro i 24 anni. Non solo: esso costa ogni anno alla nazione circa il 4% del Pil, che viene utilizzato dallo stato per la lotta a tale fenomeno. In Italia la percentuale di abbandono scolastico in rapporto alla media europea è elevatissima, seconda solo alla Spagna: se nel vecchio continente si parla di un 11%, nella nostra penisola il tasso sale quasi al 18%.

Nel suo intervento, lo psichiatra Pasquale Romeo si è incentrato sui cambiamenti avvenuti nella società postmoderna, quali il tramonto delle istituzioni e dei punti di riferimento e sulle ripercussioni che essi hanno avuto sul singolo. La conseguenza di tale declino è principalmente stata l’ineducazione alla responsabilità ed ha avuto ripercussioni soprattutto sull’attuale generazione dei quarantenni: l’Italia pecca di eccellenze proprio in tale fascia d’età. Altra grave carenza è quella dell’autodirezionalità, ovvero della capacità di inseguire dei traguardi. Il dottore si è inoltre concentrato sull’importanza delle idee, che rappresentano il punto di partenza per ogni successo e sull’affermarsi di disturbi antisociali della personalità.

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