BAGNARA CALABRA – Ritiro dei permessi e blocco dei lavori autostradali sul territorio comunale di Bagnara Calabra. A tanto il sindaco Cesare Zappia minaccia di arrivare se non si provvede immediatamente alla messa in sicurezza del torrente Gaziano.
Esasperato e preoccupato per il grave rischio e i disagi che si vengono a creare a ogni pioggia e non solo, il primo cittadino ha inviato una lettera alle parti preposte per segnalare che, nonostante una sua precedente istanza, nessuna azione è stata intrapresa di fronte alla condizione di pericolo derivante dall’area terminale del Gaziano.
Destinatari della missiva, che nelle battute finali diventa una diffida vera e propria, sono stati: il prefetto di Reggio Calabria, la Protezione Civile Regionale, la società consortile Salerno-Reggio Calabria, l’Anas (ufficio per l’autostrada A3 Sa-Rc e settore viabilità di Reggio Calabria), la Provincia di Reggio Calabria.
Il sindaco Zappia, in qualità di prima autorità di Protezione Civile, evidenzia «l’ulteriore aggravamento delle condizioni di instabilità dell’intero versante, con movimenti franosi e quantità notevoli di detriti che, accumulandosi, hanno deviato il corso naturale del torrente, con aumento della portata idraulica. Non si può escludere che la situazione di attuale potenziale pericolo, con il ripetersi degli episodi alluvionali degli ultimi giorni, potrebbe aumentare notevolmente, innescando – ipotizza Zappia – ulteriori movimenti franosi. Tra l’altro la condizione geomorfologica del versante, caratterizzata da ripetuti salti di quota, in caso di movimenti di materiali detritici di varie dimensioni, aumenterebbe il rischio per la incolumità degli abitanti dei rioni ad alta densità abitativa posti a valle».
Il primo cittadino bagnarese arriva al dunque sottolineando che «nell’area compresa tra il ponte di attraversamento della statale 18 e l’area sottostante il vecchio viadotto Gaziano sono situati i punti di captazione dell’acqua potabile che costituiscono la maggiore fonte di approvvigionamento idrico di tutto il territorio comunale. In tale sito – prosegue Zappia – sono presenti le strutture del gruppo sorgentizio con relativo bottino di riunione, in atto quasi totalmente circondati da materiale franato, che ha causato ripetuti episodi di torbidità con inquinamento delle acque per uso umano e la conseguente non potabilità delle stesse».
Solo qualche giorno fa una frana ha determinato l’avviamento allo scarico della risorsa idrica con grossi disagi per la popolazione. E se non si fa qualcosa subito, Zappia prevede anche altro: «Lo stato di potenziale innesco di movimenti franosi, con il ripetersi di tali eventi potrebbe letteralmente trascinare a valle l’intero gruppo sorgentizio con gravissime conseguenze per la popolazione».
Per questi motivi, quindi, il sindaco ritiene «necessario attivare con la massima urgenza tutte le procedure atte a realizzare opere di messa in sicurezza del versante, con relativa difesa e regimentazione idraulica».
E infine Zappia avvisa che, in caso di mancato riscontro, procederà «alla revoca dell’autorizzazione all’uso di esplosivi per la demolizione dei manufatti del vecchio tracciato autostradale e alla emissione di ordinanza contingibile e urgente di sospensione di tutte le lavorazioni in atto sul territorio comunale del cantiere di costruzione dell’autostrada A3 Sa-Rc».
Il sindaco Zappia ha allertato pure Rfi, poiché ulteriori frane potrebbero interessare l’intera rete ferroviaria con importanti disagi per gli utenti.f.m.
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