Versace: «Il Ponte ha fermato la crescita di Reggio e dell’area metropolitana, ma non chiudo all’opera»

3 Novembre 2025
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«Non è la bocciatura della Corte dei Conti il vero problema del Ponte sullo Stretto. Il vero problema è che questa grande opera, tanto attesa e tanto proclamata, da quasi cinquant’anni, ha di fatto bloccato lo sviluppo e gli investimenti strategici della nostra area metropolitana, accentrando tutto e tutti su questa imponente ma sempre molto discutibile opera definita del secolo».

A parlare è il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, che interviene dopo la decisione della Corte dei Conti di non concedere il visto di legittimità alla delibera CIPESS n. 41/2025, relativa al finanziamento del progetto del Ponte.

«È necessario dire le cose come stanno – afferma Versace –. Non è la Corte a bloccare il futuro del Sud, ma una politica miope che da anni concentra risorse su un’opera simbolo, sottraendole a cantieri e interventi già pronti, realizzabili e utili per le nostre comunità».

Secondo Versace, i fondi destinati al Ponte sono stati prelevati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), cioè da quelle risorse che dovevano finanziare progetti cruciali per la Calabria e la Sicilia e che dovevano servire ad accorciare definitivamente il divario infrastrutturale tra nord e sud.

«Parliamo di circa 1,6 miliardi di euro, dirottati verso il Ponte e sottratti a infrastrutture prioritarie come la Bovalino–Bagnara, le strade di collegamento interne come la Pedemontana, la statale 106, l’alta Velocità e Capacità, la messa in sicurezza delle aree costiere e il potenziamento dei trasporti locali. Tutte opere già pianificate, tutte ferme perché il capitolo di spesa è stato svuotato».

Versace avverte che il rischio è quello di un blocco a catena: «Tutte le opere complementari al Ponte, dai raccordi ferroviari ai nuovi tratti stradali, dipendono direttamente dall’avvio del cantiere principale, almeno così ci hanno raccontato per anni, facendone per l’ennesima volta una delle battaglie vitali anche nell’ultima campagna elettorale alle Regionali. Finché il Ponte resta fermo, anche queste infrastrutture resteranno congelate. È una paralisi totale che penalizza l’intero territorio metropolitano».

Il vicesindaco non chiude alla realizzazione dell’opera, ma chiede un cambio di rotta politico e finanziario: «Non si tratta di essere contro il Ponte, ma di essere a favore dello sviluppo concreto del nostro territorio. Non possiamo restare fermi in attesa di un’opera che, da cinquant’anni, è solo sulla carta, mentre le nostre strade, i nostri collegamenti e la nostra economia restano indietro».

Conclude Versace: «La vera emergenza non è la sentenza della Corte dei Conti, ma la perdita di tempo e di risorse che questa storia infinita ci sta costando. La Calabria non può più permettersi promesse: servono cantieri veri, oggi, non sogni rimandati a domani».

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