VILLA SAN GIOVANNI -«Ennesimo scempio amministrativo da parte dell’ufficio tributi dell’ente, evidentemente senza alcuna guida, che a fine 2024 e sta continuando anche oggi, notifica avvisi di accertamento di un tributo TASI (Tassa Servizi indivisibili) che già dal 2016 non era dovuta per le abitazioni principali e le relative pertinenze, tranne alcune categorie (c.d. abitazioni principali di lusso)». Questa la denuncia lanciata nelle ultime ore su Facebook dall’ex sindaco Antonio Messina.
«Abbiamo atteso qualche giorno nella speranza che ci fosse qualche video messaggio istituzionale che legittimamente “facesse chiarezza”….ma nulla di tutto ciò. La solita manfrina delle responsabilità altrui, in questo caso l’OSL. Addirittura uffici chiusi sino a giorno 7 con possibilità di personale competente solo da giorno 9 gennaio e solo per il giovedì di ogni settimana per smaltire l’intera massa di atti con altissima percentuale di errore, come se il rispetto dei termini per l’atto tributario notificato fosse una variabile indipendente rispetto all’efficacia dell’eventuale istanza di annullamento in autotutela e del successivo ricorso».
«Tutto ciò, ribadisco – continua Messina – nel silenzio generale dell’Amministrazione Comunale che si dimostra lontana dalle problematiche che riguardano la cittadinanza amministrata».
«Ed in tal caso perchè non incidere in “senso positivo” in questo marasma creato dall’UFFICIO TRIBUTI dell’Ente, visto che l’atto è firmato dal responsabile del settore tributi dell’Ente, adottando una sorta di annullamento d’ufficio per quei casi di ERRORI ECLATANTI, ovvero richiesta illegittima del tributo TASI per le abitazioni principali “non di lusso” che sono individuate nello stesso atto o nei casi evidenti di errata indicazione della VIA dell’immobile oggetto erroneamente al tributo ove con un semplice “click” all’ufficio anagrafe e quindi con un certificato storico di residenza si potrebbe verificare il requisito della residenza del 2019 con la titolarità della proprietà dell’immobile e pertanto procedere all’annullamento d’ufficio o per quegli atti (tantissimi) ove non è indicato l’immobile oggetto dell’ avviso di accertamento».
«Ma anche questa volta – conclude amaro Messina – sarò tacciato di strumentalizzazione politica nel denunciare questa ennesima inefficienza amministrativa e nessuno dei suddetti consigli sarà adottato, perchè alla fine poco importa dei disagi creati alla cittadinanza e delle relative conseguenze che ciò determina».
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