VILLA SAN GIOVANNI – Silenzio e rispetto. È quanto hanno invocato, nell’ultima seduta del consiglio comunale, la sindaca Giusy Caminiti e la presidente del Consiglio Caterina Trecroci in merito alla vicenda del neonato trovato morto in mezzo agli scogli della darsena di Pezzo e a tutti i conseguenti risvolti che hanno visto finire dietro le sbarre la nonna del piccolo, madre della tredicenne che lo ha partorito.
«Non resta null’altro da dire, perché – ha detto Trecroci – parliamo di minori, della parte più fragile, direi sacra, di una comunità. Ma certamene serve una riflessione che ci porti a recuperare il senso del sacro, dell’essenziale; una riflessione di ciò che è stato un nostro fallimento, un nostro senso di irresponsabilità su cui dobbiamo appunto riflettere».
«Il mio appello – ha aggiunto Caminiti – va alla comunità perché dove non siamo arrivati per scongiurare la tragedia possiamo arrivarci oggi. Portiamo rispetto a tutti, alle vittime, ai presunti colpevoli, ai familiari che sono villesi e che vivono la nostra città. Non è tempo di corresponsabilità o perlomeno di accertamenti da parte di alcuno, sono cose che toccano allo Stato di cui noi ci sentiamo profondamente parte». (fra.me.)
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