VILLA SAN GIOVANNI – «Il consiglio comunale ha definitivamente concluso l’iter di regolarizzazione amministrativo-contabile iniziato il 26 luglio con l’approvazione del bilancio stabilmente riequilibrato, che rimette sui binari della normalità l’Ente che dal 5 novembre 2021, a seguito della dichiarazione di dissesto, ha iniziato la difficile procedura tesa al risanamento». È quanto comunicato da sindaco, giunta e gruppo consiliare “Città in movimento” all’indomani della seduta consiliare del 21 febbraio 2024.
«La discussione in aula – recita il comunicato della squadra di governo – si è avviata sul rendiconto di gestione 2022, per poi proseguire sul Documento unico di programmazione (D.U.P.) e, da ultimo, sul bilancio previsionale pluriennale 2023-2025.
Con l’approvazione, infatti, l’Ente ha ‘pareggiato’ la sua posizione amministrativa dotandosi dei documenti contabili di cui era fino ad oggi sprovvisto, rientrando nello status di “normalità” al pari di tutti gli altri enti locali, proiettandosi per il prossimo appuntamento del 15 marzo 2024, data ultima di legge per l’approvazione del previsionale 2024-2026.
Quest’amministrazione si è assunta l’onere di scelte impopolari ma giuste, necessarie al traghettamento in bonis».
«L’incertezza – si legge ancora nel comunicato – ci ha spesso responsabilmente portati a chiederci se ciò che facevamo potesse essere frutto di una decisione sicura, se potesse essere conveniente, se assunta in quei termini sarebbe stata popolare. Ma noi abbiamo ascoltato la coscienza che chiede: è giusto? Ed abbiamo deciso sin dall’inizio di prendere una posizione che non era né sicura, né conveniente, né popolare ma “giusta”. Lo abbiamo fatto consapevolmente, comprendendo ed assumendoci il rischio: oggi, a distanza di meno di 20 mesi, abbiamo traguardato l’obiettivo preliminare per divenire una città “normale”».
Il comunicato prosegue con le dichiarazioni dell’assessore al ramo Sergio Giordano: «Abbiamo operato con una gestione su bilanci non programmati da questo consiglio con le limitazioni imposte dal dissesto, affrontando tante soluzioni di emergenza, programmando interventi strutturali grazie alla febbrile attenzione per l’intercettazione di diversi contributi esterni (dai fondi comunitari a quelli metropolitani), ma anche e fondamentalmente sfruttando al meglio le risorse interne disponibili.
Un rendiconto che ha dimostrato una gestione condotta in quell’equilibrio – tanto discusso ed eccepito come non tale da più parti- ma riconosciuto tale sia dal Ministero con l’approvazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, che ha saputo utilizzare quasi tutte le risorse disponibili registrando un avanzo di gestione di soli € 13.923,50, segno di grande attenzione all’utilizzo di risorse, in linea con le stesse considerazioni della minoranza , secondo cui il segno tangibile di una corretta capacità gestoria si legge proprio in quel risultato di amministrazione che esprime la capacità di massimo utilizzo delle risorse disponibili».
«I fatti – continuano Caminiti&Co – ci hanno dato ragione sull’attendibilità del nostro operato calibrato e sovrapposto proprio a quell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato ritenuta corretta ai fini del risanamento dal Ministero degli interni con il decreto del luglio 2023, che all’indomani della notifica avvenuta in agosto 2023 ci ha consentito di procedere nei tempi imposti dalla normativa all’approvazione di
1. D.U.P. 2021-2023,
2. bilancio di previsione 2021-2023,
3. riaccertamento dei residui 2021
4. rendiconto di gestione 2021,
5. D.U.P. 2022-2024,
6. riaccertamento dei residui 2022
7. bilancio di previsione 2022-2024.
8. rendiconto di gestione 2022,
9. D.U.P. 2023-2025
10. bilancio di previsione 2023-2025
Giusta, dunque, la scelta iniziale grazie alla quale sono stati licenziati dal 22 settembre 2023 ben 10 documenti contabili
Giusta anche la scelta di postergare la data di celebrazione del consiglio per l’approvazione dal 2 febbraio al 21 successivo, proprio per evitare ogni possibile intralcio amministrativo che avrebbe potuto compromettere il risultato e la prosecuzione del viaggio intrapreso».
«Oggi guardando al futuro – concludono – siamo ancora più determinati nel fare bene e operare rispettosamente per una città, Villa San Giovanni, che attende da troppo tempo il ritorno alla normalità e soprattutto per cominciare a costruire la Città di domani».
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