Addio al luminare della Cardiologia Franco Romeo. Lutto cittadino nella sua Fiumara

13 Gennaio 2024
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È venuto a mancare l’altro ieri mattina a Roma, a causa di un male incurabile, il professore Francesco Romeo, 74 anni, cardiologo di fama internazionale che ha dato lustro all’Italia, alla Calabria e in particolare al comune di Fiumara di Muro di cui era originario e a cui era rimasto fortemente legato.

I funerali si svolgeranno oggi nella Capitale alle ore 15,30, chiesa Santo Spirito in Sassia; dopodiché la salma giungerà a Fiumara dove domani alle ore 15, nella chiesa “Madonna del Carmine”, sarà celebrata la Santa Messa. Nel piccolo centro reggino sarà una domenica di lutto cittadino, proclamato con ordinanza sindacale.

Diverse e prestigiose le sue conquiste professionali del cardiologo calabrese: professore ordinario di Cardiologia all’Università Tor Vergata e direttore della Scuola di specializzazione in Cardiologia; componente del Consiglio superiore di sanità; Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica nel 2013, conferitagli dal presidente della Repubblica; presidente della Società italiana di Cardiologia; membro del ‘nominating committee’ della Società europea di Cardiologia.

La notizia della sua dipartita ha suscitato viva commozione e umano cordoglio sia a Fiumara che nei comuni limitrofi, da Villa San Giovanni (di cui era cittadino onorario) a Reggio Calabria. (fra.me.)

Filocamo: «Ha tenuto alto il nome di Fiumara»

«L’amministrazione comunale – così il sindaco fiumarese Michele Filocamo – si unisce al dolore dei familiari per l’immatura dipartita del compianto Prof. Franco Romeo; illustre concittadino che col suo operato ha tenuto alto il nome di Fiumara. È sempre stato vicino alla sua gente con il sorriso e la disponibilità che lo contraddistinguevano».

Cannizzaro: «Legame viscerale tra lui e la nostra terra»

«Mi colpisce profondamente – così il deputato Francesco Cannizzaro – la dipartita del Dottore Francesco Romeo, cardiologo di fama internazionale, ma soprattutto calabrese orgoglioso di esserlo e amico personale mio e della mia famiglia. Un legame viscerale quello tra lui e la nostra terra che, nonostante la notorietà ed i successi professionali a livello mondiale, non ha mai tralasciato. Anzi, l’ha sempre portata con sé, in giro per il mondo.

Una carriera ricca di successi che ora mi risuona in mente come un tamburo. Così come le nostre lunghe passeggiate romane o le sue incursioni estemporanee alla Camera dei Deputati solo per prendere un caffè insieme.

Un grande affetto mi lega ai suoi cari, in particolare alle figlie Alessia, Silvia e Francesca, ed alle sorelle Pina e Carmelina. A loro va il mio abbraccio più forte. Franco resterà sempre impresso nei cuori nostri, dei reggini e di tutti i calabresi».

Falcomatà e Versace: «Con Romeo muore anche un pezzo di Reggio Calabria»

«Esprimiamo il più sincero cordoglio per la morte di Franco Romeo, luminare della cardiologia originario di Fiumara di Muro». E’ quanto affermano, in una nota stampa, il sindaco ed il vicesindaco metropolitano, Giuseppe Falcomatà e Carmelo Versace, ricordando «un cittadino esemplare, da sempre impegnato nel campo della medicina e della scienza, luminare nel settore della cardiologia a livello nazionale ed internazionale, riferimento per il mondo accademico con decine di incarichi di prestigio nelle migliori università italiane, orgoglioso delle proprie radici reggine, un uomo che lascia un’impronta indelebile nella memoria della nostra Città metropolitana».

«Con Romeo – hanno continuato – muore anche un pezzo di Reggio Calabria, la sua amata Reggio, che ha sempre portato addosso come un vanto in ogni contesto in cui è stato chiamato ad operare». «È con profondo dolore che abbiamo appreso della sua dipartita», hanno proseguito il sindaco ed il vicesindaco stringendosi «in un caloroso abbraccio alle figlie, alla famiglia, agli amici di un grande medico e grandissimo reggino».

«Nei suoi anni di attività – hanno concluso Falcomatà e Versace – Franco Romeo è stato modello e fonte d’ispirazione per tantissimi giovani che si sono approcciati alla conoscenza delle arti mediche. Un uomo che ha vissuto sempre con passione qualsiasi momento della propria esistenza, senza dimenticare il suo impegno verso i calabresi nelle giornate drammatiche del Covid. Perdiamo un professionista di elevatissimo spessore, un vero luminare che ha dedicato la sua vita alla scienza».

Saccomanno: «Non dimenticheremo mai il professionista e l’uomo»

«Ci ha lasciati Franco Romeo, notissimo cardiologo calabrese, uno dei padri della medicina moderna a livello europeo. Nato a Fiumara di Muro, città che ha dato i natali anche a Mino Reitano, con il quale sono cresciuti insieme, ha sempre avuto un legame viscerale con la Calabria e con tutti calabresi. Un male incurabile, scoperto qualche mese orsono, lo ha colpito inesorabilmente. Professore Straordinario di Cardiologia chiamato per riconosciuta fama dall’Università UniCamillus di Roma, è stato, anche, Ordinario di Cardiologia a Tor Vergata dal 2000 al 2020, Direttore della Cattedra di Cardiologia dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Direttore  della Scuola di Specializzazione della Cattedra di Cardiologia e Direttore della Unità OperativaComplessa di Cardiologia e Cardiologia Interventistica UTIC del Policlinico Universitario di Tor Vergata, AdjunctProfessor of Cardiology all’Università dell’Arkansas, Presidente della Federazione Italiana di Cardiologia negli anni 2011-2014. Nel 2013 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’Oro al merito della Sanità Pubblica. Ha avuto sempre contatti continui con l’America dove ha potuto anche formarsi sulle innovazioni ed ha sempre sognato di poter dare un forte contributo anche alla Sua Calabria. Tantissimi incarichi ricoperti che lo hanno reso uno dei migliori esperti della materia a livello mondiale e che, pur dinnanzi a tanti riconoscimenti, non gli hanno fatto perdere l’amore verso la sua terra e l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto. Sempre pronto a sostenere tutti ed in particolare i suoi corregionali. Lo ricordo con grande ammirazione e, contestualmente, con profondo dolore per non poterlo più abbracciare o salutare, ricordando quando, nei primi giorni di un freddo gennaio del 2019, a seguito di un grave malore del mio primo nipote, di appena 24 mesi, eravamo tutti a Roma presso il Bambin Gesù, per pregare per il piccolo, e lui è comparso all’improvviso, trafilato e con la sua semplicità per dirmi cosa poteva fare. Un abbraccio forte ha costellato quel momento pesantemente doloroso per me e per la mia famiglia. Questo era il professionista e l’uomo Franco Romeo. Non lo potremo mai dimenticare e non lo dimenticheremo mai. Tutti i calabresi leghisti e non che lo hanno conosciuto non possono che stare accanto ai figliAlessia Silvia e Francesca». Lo dichiara il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno

Neri:«Un sentito grazie a una mente raffinata e aperta»

«Reggio Calabria e il Paese intero perde un grande e generoso medico, Francesco Romeo, punto di riferimento a livello nazionale e non solo, che ha messo sempre a disposizione le sue competenze al servizio dei pazienti e del mondo sanitario.

La scomparsa del professore ordinario di Tor Vergata e direttore della Scuola di specializzazione di Cardiologia, lascia un enorme vuoto nella sua famiglia e in tutti quelli che hanno avuto l’onore di conoscerlo ed apprezzarne la sua illimitata disponibilità.

Il professore Romeo è stato un cardiologo che ha dato lustro alla sua città d’origine, alla sanità italiana e la dimostrazione è il riconoscimento assegnato dal presidente della Repubblica con la Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica nel 2013.

Sempre legato alla sua terra e fiero delle sue origini calabresi, il dottore Romeo svolgeva il suo lavoro con molta umanità e dedizione.

Ricordo con affetto e stima un luminare della medicina, una mente raffinata, aperta che ha dato prestigio alla nostra terra e non possiamo che salutarlo con un sentito “grazie”.

Vicini al dolore dei suoi cari, non dimenticheremo mai i suoi modi semplici e gentili e, soprattutto, il contributo appassionato alla medicina di un animo buono e generoso di cui si sentirà la mancanza, sia a livello umano che professionale». È quanto scrive in una nota il consigliere regionale Giuseppe Neri.

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