«La Lega sta svolgendo un ruolo significativo nell’informare sul ponte sullo Stretto, che è un’opera di grande ingegneria con una lunghezza di oltre 3300 metri, creando la campata più lunga al mondo. Questo progetto posizionerà l’Italia al centro delle attività ingegneristiche e imprenditoriali, con rivalutazione delle aziende che procederanno alla sua realizzazione.
Quindi, la prima cosa fondamentale è rappresentare che il ponte risulta un’opera eccezionale e fondamentale per lo sviluppo del Sud e dell’intera Nazione. Tuttavia, personalmente, considero il ponte come un fatto compiuto, perché ci sono importanti lavori in corso che riguardano i collegamenti, come l’alta velocità. Attualmente, l’alta velocità è in fase di progettazione per la sua realizzazione. Sono, infatti, iniziati gli espropri per il primo tratto. Grazie al ponte che verrà realizzato, l’alta velocità avrà un secondo binario separato, il che significa che avremo un enorme vantaggio, avendo un tracciato dedicato esclusivamente per l’alta velocità. Questo è un risultato diretto della realizzazione del ponte, poiché l’alta velocità è un elemento sostanziale e fondamentale per la sostenibilità dell’opera. Quindi, le ricadute sono molteplici e avremo enormi infrastrutture sia lungo la costa che nell’entroterra siciliano e calabrese. Ci saranno infrastrutture ferroviarie e autostradali, con un investimento di circa 60 milioni di euro per i lavori necessari sulle due sponde. Questo porterà a uno sviluppo di grande rilevanza. Inoltre, avremo un collegamento tra gli aeroporti e i porti, con una conseguenza fondamentale. Da un vecchio studio è emerso che tutto ciò che viene lavorato nella zona di Catania, conosciuta come il “piccolo Veneto”, sarà imbarcato dal porto di Gioia Tauro. Quindi, c’è un’interconnessione significativa tra le due regioni».
Lo ha ribadito il commissario regionale della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno, all’indomani del partecipato convegno svoltosi a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale, per discutere di “Ponte: crescita, sviluppo e occupazione”.
«Inoltre, la società dello Stretto – ha aggiunto Saccomanno – ha svolto un enorme lavoro: si sta cercando di eseguire tutta la progettazione e le autorizzazioni successive e sino al progetto esecutivo, che dovrebbe essere approvato entro il 30.04.2024, a costo zero! Vi sono importanti interlocuzioni che dovrebbero portare a tali risultati. Infine, le risorse finanziarie che sono esistenti e che grazie al lavoro del Governo sono già disponibili.
Pertanto, l’opera verrà realizzata nei tempi previsti e non ci saranno, sicuramente, ripensamenti. Il Ministro Matteo Salvini ha dimostrato lungimiranza e, comunque, un forte impegno per accelerare il processo di attuazione, partecipando, anche, a due riunioni del consiglio di amministrazione per sostenere una azione rapida e concreta. Infine, è stato creato presso il MIUR un tavolo per individuare le necessarie figure professionali e indirizzare verso queste una indispensabile formazione e istruzione. Queste figure saranno identificate in collaborazione con gli istituti scolastici locali, in modo che la forza lavoro possa essere reclutata nei territori calabresi e siciliani».
«Senza aggiungere – ha concluso il leader della Lega calabrese – che vi sono precisi cronoprogrammi che dovranno, con certezza, portare all’apertura dei cantieri nel luglio 2024. Questo progetto mira, quindi, a promuovere, principalmente, lo sviluppo, la crescita e soprattutto l’occupazione del sud. Si prevede un grande numero di persone che lavoreranno sull’opera e sarà necessario coinvolgere forze lavorative professionali locali ed anche al di fuori della Calabria e della Sicilia. È fondamentale procedere con serietà ed impegno, evitando errori e infiltrazioni mafiose. Sono già stati stabiliti rapporti con le autorità competenti per garantire la correttezza e limpidezza del processo di attuazione. La volontà, le risorse e un team di ingegneri competenti sono già presenti per portare avanti questa rilevante opera strategica. È, anche, un’opportunità per l’Italia di riacquistare autorevolezza a livello internazionale, dimostrando la capacità delle imprese italiane di realizzare grandi opere come questa e per come è già accaduto nel passato».
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