VILLA SAN GIOVANNI – «Con la variazione al bilancio di previsione 2020/2022 ai sensi dell’art. 250 comma 2 D. Lgs. n. 267/2000, abbiamo deciso di destinare delle somme per effettuare le analisi strutturali di tre importantissime aree sportive per garantire il diritto allo sport di tutti i cittadini villesi». Il sindaco, la giunta e il gruppo consiliare “Città in movimento” fanno il punto sulle attività eseguite per risolvere le criticità degli impianti sportivi “Stadio Santoro”, “Palestrina scuola elementare”, “Impianto sportivo Cannitello”.
«Senza entrare nel merito di ciò che si è “fatto” o che si doveva fare, questo intervento – spiega l’amministrazione Caminiti – mira all’ottenimento di uno “studio di vulnerabilità” completo. Questi interventi consistono in: prelievo carote in calcestruzzo; prelievo barre di armatura; indagini pacometriche; caratterizzazione calcestruzzo; caratterizzazione acciaio; indagine pacometrica; prove di carico (ringhiere stadio). Da una prima visione della raccolta dati, ancora parziali, si può evincere che le risultanze sulle strutture prese in analisi danno un riscontro parzialmente soddisfacente.
La città aspettava delle risposte e le stiamo formulando con metodo di coerenza scientifica e non di improvvisazione da campagna elettorale, promettendo mari e monti per poi scontrarsi con la realtà dei fatti.
Ci rincuora che i primi risultati delle prove strutturali – continua l’amministrazione comunale – promettono bene, soprattutto per l’impianto sportivo di cannitello e per la ‘palestrina’ delle scuole elementari, due strutture importantissime e legate tra loro. Legate tra loro perché potranno dare sfogo e respiro all’attività motoria delle scuole elementari di Cannitello e di Villa centro, che hanno una grande carenza di spazi da dedicare alle ore di educazione fisica. L’impianto sportivo di Cannitello, in adiacenza alla scuola media e a circa 150mt dalle elementari, dà una prospettiva diversa rispetto a quella che ha avuto fino ad oggi: vorremmo farlo tornare un punto di riferimento per l’attività sportiva coniugata con l’utilizzo scolastico che tutti ci immaginiamo.
La “palestrina” delle elementari, invece, ha una parte storica che ci sentiamo di condividere: pur non risultando esistente in nessuna delle planimetrie presenti all’ufficio tecnico, siamo riusciti a risalire ad un documento di fine anni ’60 dove si vede il fabbricato, ritrovato all’Archivio Storico di Reggio Calabria. Il voler investire su questa piccola, ma importantissima struttura ha un significato importantissimo per la formazione motoria scolastica. Perché come sanno tutti, appassionati di sport o addetti ai lavori, l’insegnamento dell’attività sportiva finalmente ha trovato un percorso deciso anche nelle prima classi della formazione scolastica. Senza dover citare ancora una volta quanto sia importante poter “sfoltire” la palestra della scuola media “Rocco Caminiti”.
Punto che toccheremo con grande attenzione più avanti. Per quanto riguarda lo stadio stadio “Santoro”, argomento di grande discussione, possiamo fornire delle rassicurazioni, anche se con grande grandissima cautela. I primi risultati parziali (attendiamo solo le prove di carico alle ringhiere della tribuna coperta, che pare siano andate bene), fanno evincere che la situazione strutturale è migliore del previsto. Adesso con questi risultati che, andranno al vaglio di un ingegnere strutturista, si potranno attivare gli iter necessari per poter ricevere la tanto attesa agibilità. Agibilità che, a prescindere da qualsiasi tipo di pettegolezzo spicciolo che è circolato sullo stadio, devee ed rispettare per come detto e scritto dal dirigente del nostro ufficio tecnico , il “Decreto Ministeriale 18 marzo 1996 (GU n.085 Suppl.Ord. del 11.4.96) concernente “Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi” coordinato con le modifiche e le integrazioni introdotte dal Decreto Ministeriale 6 giugno 2005.
Il tutto finalizzato ad una progettazione preliminare per far sì che l’ente possa trovarsi pronto ai prossimi bandi PNRR per impiantistica sportiva, per non perdere ulteriormente tempo a richieste di “coraggio” e di firme dalla dubbia legittimità, che sfociano nell’ormai sport preferito da alcuni: pettegolezzo politico, sport che piace solo a chi vuole strumentalizzare situazioni note a tutti in città, per gettare fango su chi lavora per il bene della nostra comunità.
Ci teniamo anche a tranquillizzare chi dice che queste somme stanziate siano state inutili: nessun danno di tipo erariale andrà ad investire l’ente. Anche perché se si dovesse parlare di danno erariale dovremmo ricordare tutti gli interventi inutili fatti sul “Santoro” nel recente passato, ma come già detto all’inizio siamo concentrati sul futuro e sulla visione che il mondo dello sport ha per far ripartire la nostra amata Città.
Ringraziamo gli uffici per il lavoro incessante sulle priorità non piramidali, ma trasversali, che tengono occupati tutti i nostri dipendenti in una vera e propria e continua corsa contro il tempo.
Quindi – conclude l’amministrazione comunale – il lavoro incessante non si ferma , con un solo obiettivo: ridare alla Città i propri spazi di aggregazione, con grande spirito di servizio verso i concittadini che aspettano risposte su quesiti sui quali abbiamo alzato il tappeto dove è stata messa sotto la polvere. Ed è veramente tanta!».
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