REDAZIONE – Si lotta contro il tempo per salvare quel poco che resta della costa villese e delle abitazioni tra Cannitello e Porticello e si confida nella clemenza del mare, dopo le dannose mareggiate della scorsa settimana e di dicembre passato. Sono state due mattine intense per il comitato di difesa della costa di Cannitello: ieri mattina un folto gruppo di cittadini si è recato a Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana, assieme al sindaco facente funzioni Maria Grazia Richichi; oggi invece gli abitanti hanno aperto le porte delle proprie ville alla stampa villese e ai vigili del fuoco, impegnati in sopralluoghi. Perché le case sono inagibili, letteralmente squartate dalla furia del mare, e tali vanno riconosciute. Villa nord confida nello stanziamento dei fondi della convenzione tra la Regione e la città metropolitana (1 milione e 800 mila euro, tutti destinati alla costa villese) e nel riconoscimento dello stato di calamità naturale. Quest’ultimo era stato approvato all’unanimità dalla massima assise nell’aprile del 2018, ma «adesso bisognerà aggiornare la delibera, riproporla in consiglio: serve un nuovo sopralluogo per i danni più recenti, bisogna inserire anche le richieste di risarcimento. Dopo la firma della convenzione, invece, servirà un tavolo semipermanente di confronto tra i soggetti interessati» ha dichiarato ieri la Richichi, mentre i rappresentanti dell’ex provincia spiegavano a lei e ai cittadini che la responsabilità nel mancato stanziamento dei fondi dipende dalla Regione: «Le competenze sono sue» dicono il vicesindaco metropolitano Riccardo Mauro e l’architetto responsabile per il settore metropolitano per la difesa delle coste Giuseppe Mezzatesta, mostrando le copie cartacee dei numerosi solleciti. «La Calabria è il Ministero con portafoglio, non ha mai formalizzato le deleghe alla metrocity». I tempi di realizzazione del progetto sono lunghi e complessi: avranno una durata di circa 3 anni. Il progetto, soprattutto non può subire stralci per interventi veloci e urgenti. La panacea di ogni male non è la natura, ma gli interventi dell’uomo: gli abitanti di Porticello e di Cannitello continuano a ripeterlo all’infinito: «Basta massi, basta pannelli messi a mare tanto per gioco, basta coi lavori inutili e dannosi come quelli del 2003: prendete in mano il Master Plan della Regione Calabria, pensate al ripascimento artificiale di torrenti Piria e Zagarella, gettate sabbia!»
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