Rapinano i cacciatori in Aspromonte. Arrestati dai Carabinieri

26 Febbraio 2019
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Nella notte, i Carabinieri della Compagnia di Palmi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Palmi, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 persone di seguito indicate, a vario titolo ritenute responsabili di rapina”, “falsificazione di monete”, “furto”, “ricettazione”, danneggiamento”, “delitti in materia di armi e in materia di stupefacenti:
•  SCICCHITANO Domenico, cl. 86 di Seminara;
•  ALAMPI Salvatore Filippo, cl. 98 di Seminara;
•  LAGANÀ COMANDÈ Giuseppe Domenico cl’ 98 di Seminara;
•  CILONA Michele cl. 82 di Palmi;
•  GIOFFRE’ Domenico cl. 93 di Seminara;
•  BRIZZI Andre’ Oscar cl. 96 di Palmi;
•  ORFEO Diego cl. 97 di Sinopoli.
Le indagini dei militari della Compagnia di Palmi, coordinate dal Sostituto Procuratore dottore Ignazio VALLARIO, sono state avviate a seguito del danneggiamento a mezzo arma da fuoco ai danni di un’abitazione e di un’autovettura in Seminara ed hanno permesso di documentare i ruoli di ALAMPI, SCICCHITANO, LAGANA’, ORFEO e BRIZZI nella commissione di rapine ai danni di cacciatori, tra Palmi e Seminara. Gli episodi oggetto di approfondimento investigativo erano tutti caratterizzati dal medesimo modus
operandi, con sopralluoghi preliminari nelle zone delle rapine, l’impiego di 2 o 3 soggetti, travisati e armati di pistola, nonché pianificando le vie di fuga in territorio aspromontano. Le indagini hanno permesso di far luce su almeno 10 rapine, commesse fra il novembre 2016 e il settembre 2018, grazie alle quali gli indagati sono riusciti ad impossessarsi di almeno 10 fucili da caccia, abitualmente nascosti nei pressi di casolari disabitati nelle campagne seminaresi, a cui gli indagati potevano facilmente accedere anche di giorno per prelevarle senza destare alcun sospetto.
In talune rapine, la spregiudicatezza ha condotto i malviventi ad esplodere colpi di arma da fuoco a scopo intimidatorio, per interrompere il tentativo di reazione delle vittime.
Lo sviluppo delle attività tecniche ha altresì fatto emergere le responsabilità di ALAMPI e GIOFFRÈ sia nella produzione di banconote e monete contraffatte, sia nella loro immissione in circolazione, tramite la spendita in esercizi pubblici.
Lo stesso GIOFFRE’ e CILONA si sono resi responsabili di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Nel corso delle indagini sono state inoltre documentate, nei confronti degli odierni destinatari delle misure, condotte predatorie come il furto di carburante da mezzi parcheggiati in sosta, nonché idanneggiamento a mezzo arma da fuoco ai danni di un’abitazione e di un’autovettura in Seminara, che aveva dato origine all’attività investigativa.
Al termine delle formalità di rito i soggetti sono stati tradotti presso le Carceri di Reggio Calabria Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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