VILLA SAN GIOVANNI – Ecco il Peba. Il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche è pronto e sarà presentato il 5 settembre 2018 alle ore 16,30 nell’aula magna della scuola primaria Villa centro, piazza Valsesia. Finalmente. Non è chiaro se si tratti della versione definitiva del Piano o se, dopo i contributi che giungeranno durante l’incontro di domani, lo stesso potrà essere ancora modificato prima di arrivare in giunta e, infine, in consiglio comunale. Perchè si suppone che questi due ultimi passaggi debbano essere anch’essi fatti. Pur essendo uno strumento obbligatorio per gli enti locali, a Villa San Giovanni si è parlato per la prima volta di Peba grazie al cittadino Domenico Trombetta. È stato grazie alla battaglia del noto paladino dei diritti dei disabili e della civiltà in genere se, negli anni passati, il Comune ha cominciato a occuparsi di barriere architettoniche e, quindi, del Peba. Oggi, dopo anni di dibattiti e annunci, l’atteso risultato è stato raggiunto.
I P.E.B.A. (Piani per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche) – si legge su superabile.it – sono uno strumento di pianificazione degli interventi, previsti in alcune norme vigenti inerenti sia l’accessibilità che il più ampio tema dei diritti delle persone con disabilità. I piani sono stati introdotti nel 1986 relativamente agli edifici pubblici (Legge 41/86, art. 32) poi estesi nel 1992 agli spazi urbani (Legge 104/92, art. 24); nel 1996 con il D.P.R. 503/96 artt. 3-4 vengono definiti anche i percorsi accessibili.
L’obbligatorietà della redazione del P.E.B.A da parte delle Amministrazioni competenti – si legge ancora sul portale – è stabilita entro un anno dalla adozione dalla Legge 41/86, riferita agli edifici pubblici; i termini di attuazione risultano ad oggi, in molte circostanze, ampiamente successivi o addirittura disattesi, proprio per la mancanza del piano.
La realizzazione del piano ingloba, con le diverse estensioni della norma, gli edifici agli spazi aperti oltre ad interessare altri molteplici aspetti; riguarda sia le barriere fisiche che quelle senso-percettive; consente di operare, creando continuità tra monitoraggio, programmazione e realizzazione degli interventi, per i quali vengono indicati i costi delle opere, per una più corretta programmazione finanziaria; supera un approccio episodico e frammentario dei progetti.
Il piano costituisce, alla stregua di ogni altro strumento di pianificazione, un approccio metodologico e programmatico con l’obiettivo, in questo caso, di migliorare i livelli di accessibilità.
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