Villa San Giovanni. Rinvio per Bandafalò, continua l’agonia del sindaco sospeso. E il Tar decide su nomina Richichi

VILLA SAN GIOVANNI – È una telenovela infinita quella che racchiude la vertenza amministrativa sulla nomina del vicesindaco Maria Grazia Richichi e la vicenda della sospensione del sindaco eletto Giovanni Siclari per gli effetti della legge Severino derivanti dalla sentenza di primo grado nel processo cosiddetto “Bandafalò”.

Le ultime notizie che giungono dalle aule giudiziarie reggine non sembrano favorevoli all’amministrazione Richichi-Siclari. Al Tar è finita poco fa la discussione sul giudizio di riassunzione proposto dai due consiglieri Pd Antonio Salvatore Ciccone e Lina Vilardi dopo il verdetto del Consiglio di Stato che reintegrava Richichi e squadra. I giudici amministrativi hanno trattenuto la causa in decisione, prospettando anche la possibilità di una decisione in forma semplificata. Se decideranno sul cautelare già in giornata arriverà la decisione sulla permanenza in carica della Richichi. In caso contrario il Tar ha 30 giorni per depositare la sentenza in forma semplificata. Spostandoci in Corte d’Appello ecco invece un altro rinvio per “Bandafalò” e, di conseguenza, l’ennesimo rinvio per l’insediamento del primo cittadino eletto: l’udienza è stata rimandata al 20 giugno perché si è astenuto un magistrato del collegio. Dunque, ancora due settimane per sapere se Siclari avrà riconosciuta la prescrizione e se potrà così liberarsi dalla sospensione che gli ha impedito, fin qui, di esercitare il mandato affidatogli un anno fa dagli elettori.

fra.me.