VILLA SAN GIOVANNI. Primo consiglio comunale dell’era Saladino, tra resilienza e preoccupazione

14 Ottobre 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Il primo consiglio comunale alla presenza del commissario prefettizio Vittorio Saladino è previsto per il 17 ottobre 2017 alle ore 16,30 o, in caso di seduta deserta, il giorno 19 ottobre 2017 alle ore 19. Una seduta straordinaria, ovviamente convocata dal presidente Nino Giustra, che vedrà la trattazione del seguente ordine del giorno: lettura e approvazione verbali seduta precedente; su richiesta di 1/5 dei consiglieri: discussione sullo stato degli edifici scolastici e servizi annessi; su richiesta di 1/5 dei consiglieri: discussione sugli impianti sportivi; su richiesta di 1/5 dei consiglieri: discussione sulla dotazione organica dell’ente; su richiesta di 1/5 dei consiglieri: accordo di programma 89-92; regolamento di disciplina delle riprese audiovisive del Consiglio comunale e loro diffusione.

L’ordine del giorno è quasi interamente dedicato ad argomenti proposti dalla minoranza e rinviati nell’ultimo, caotico, civico consesso. Ma in quale clima si svolgerà la prossima riunione della massima assemblea cittadina? Sembra legittimo pensare che il morale dei consiglieri non sarà dei migliori, soprattutto tra i banchi della maggioranza. La notizia dell’insediamento della commissione d’accesso antimafia ha, infatti, un po’ gelato la coalizione “LeAli per Villa”, che a fatica stava provando a riprendersi dal verdetto del Tar che ha azzerato l’esecutivo Richichi e consegnato i poteri di sindaco e giunta al commissario Saladino. Adesso, l’attesa più grande non è più per il rientro del sindaco sospeso Giovanni Siclari, ma per la conclusione – entro sei mesi in caso di proroga  – del lavoro d’indagine avviato l’altro ieri nelle stanze della casa municipale. A meno di qualche colpo di scena a livello politico, saranno proprio le conclusioni finali degli ispettori antimafia – e, di conseguenza, quelle della Prefettura e del Ministero dell’Interno – a scrivere il futuro di questa giovane e tormentata consiliatura. L’eventuale scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata – ipotesi che, se si verificasse, getterebbe delle ombre sulla gestione amministrativa recente e, forse, passata – porterebbe al commissariamento dell’ente per almeno altri 18 mesi, con tutti i possibili effetti che ne deriverebbero.

Non c’è dubbio che il momento sia delicato. In questo frangente, dunque, appare ancora più rilevante il ruolo del prefetto Saladino, che sarà al timone del Comune fino a quando l’evolversi degli eventi glielo consentirà. Al di là dell’ordinaria amministrazione, al commissario potrebbero toccare decisioni molto importanti per la città. E, chiaramente, resta da vedere quale sarà la reazione del consiglio comunale di fronte alla nuova situazione d’incertezza determinata dall’arrivo della commissione d’accesso. Saranno mantenuti i buoni propositi espressi nel dare il benvenuto al commissario? È ciò che si augura la città, sebbene non manchino i sostenitori delle “dimissioni di massa”. Ipotesi, questa, che i consiglieri comunali per il momento non avrebbero preso in considerazione. Se da un lato il morale non può essere alle stelle, dall’altro sembra viva la volontà di provare a resistere per mantenere fede tanto alla scelta degli elettori quanto al messaggio con cui è stato accolto il prefetto. 

Un messaggio istituzionale e propositivo, quello firmato dal presidente del Consiglio Nino Giustra: «Il presidente del Consiglio comunale di Villa San Giovanni, Antonino Giustra, saluta l’arrivo del commissario, il prefetto Vittorio Saladino, con la certezza che Sua Eccellenza saprà fornire un contributo rilevante per la città intera. In un momento d’incertezza, la figura del prefetto Saladino rappresenta una guida sicura per Villa San Giovanni. L’intero Consiglio comunale assicura al neo commissario la massima collaborazione, nel rispetto dei ruoli di ciascuna delle parti, affinché il percorso avviato sin dalle elezioni dello scorso giugno possa proseguire nell’interesse esclusivo della cittadinanza villese. Pertanto, il prefetto Saladino troverà nelle stanze del municipio di palazzo San Giovanni, amministratori pronti ad un lavoro intenso, duro, ma necessario per assicurare al Comune quel giusto ruolo che riveste nello scacchiere della città metropolitana di Reggio Calabria. Ringraziando la Prefettura reggina guidata da Sua Eccellenza, il prefetto Michele Di Bari, per la solerzia con cui ha assicurato la continuità amministrativa a Villa San Giovanni, il presidente del Consiglio,a nome di tutti i consiglieri, dà il benvenuto al prefetto Vittorio Saladino, nella certezza che con il suo insediamento si possa discutere insieme delle numerose tematiche che riguardano il territorio villese e che devono essere affrontate al più presto. Nella figura di presidente del consiglio posso garantire che ci sarà la massima collaborazione nella volontà di lavorare nel pieno rispetto della trasparenza e della legalità per il bene del paese».

Collaborazione, trasparenza, legalità. Ovvero, le tre parole chiave di una buona amministrazione e di una buona politica. Vedremo.

Fra.Me.

 

 

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